prendo avodart e urorec a pranzo e a cena.se sospendo per qualche giorno può influire positivamente
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prendo avodart e urorec a pranzo e a cena.se sospendo per qualche giorno può influire positivamente per un calo di libidine.grazie.
Gentile paziente i farmaci da lei menzionati sono estremamente diversi tra loro e solo uno dei due “può causare un calo della libido”. La Silodosina (urorec) se sospesa smette di funzionare in circa 18-24 ore, e quindi il suo effetto svanisce (sopratutto quello sull’eiaculazione). Diverso è il discorso per quanto riguarda la Dutasteride (Avodart), dove l’azione di tale molecola, impiega molto più tempo ad agire e quindi anche a terminare.
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Come già spiegato dal collega, ciò che potrebbe giustificare un calo della libido potrebbe essere la Dutasteride. La sospensione transitoria del farmaco è valutabile ma comunque l'effetto "positivo" della sua sospensione non sarebbe immediato.
Buongiorno, come anticipato dai colleghi, tra i farmaci da lei assunti, è l' Avordart (la Dustaride) che può spiegare un calo della libido. Tuttavia, tale effetto sarà visibile non nell'immediato ma dopo un arco temporale più esteso. Cordialmente, Dott.ssa.
Buongiorno,
Le rispondo con grande prudenza perché sta parlando di **farmaci specifici** (Avodart e Urorec) e qualsiasi modifica va sempre concordata con il medico.
Posso però aiutarLa a comprendere la situazione in modo chiaro.
Avodart (dutasteride) e Urorec (silodosina) sono farmaci utilizzati per problemi prostatici. Entrambi possono avere effetti sulla sfera sessuale, anche se in modo diverso: diminuzione della libido, difficoltà nell’erezione o modifiche dell’eiaculazione sono effetti **noti e possibili** della terapia. Questo non significa che compaiano in tutti i pazienti, ma che sono *possibili*.
La domanda che mi pone – se sospendere per qualche giorno possa migliorare la libido – richiede una precisazione importante:
**è sconsigliato sospendere autonomamente questi farmaci, anche solo per pochi giorni**, perché possono perdere la loro efficacia, e soprattutto perché potrebbe esserci un peggioramento dei sintomi urinari che stavano trattando.
In alcuni casi, quando gli effetti collaterali diventano importanti, il medico può valutare:
– un aggiustamento del dosaggio,
– una diversa combinazione di farmaci,
– oppure un cambio di molecola.
Ma solo il medico che La segue può farlo in sicurezza, conoscendo la Sua situazione clinica.
Ciò che posso dirLe, in modo generale e non sostitutivo di una visita, è che **sospensioni intermittenti “fai da te” non sono una soluzione e possono creare squilibri**, mentre un confronto chiaro con l’urologo o il medico curante può portare a un miglioramento sia dei sintomi prostatici che della qualità della vita sessuale.
Se lo desidera, sono disponibile anche per un colloquio conoscitivo per aiutarLa ad affrontare la parte emotiva e relazionale che questi effetti collaterali possono aver generato, ma per la gestione dei farmaci è fondamentale che si confronti con il Suo curante.
Resto a Sua disposizione.
Le rispondo con grande prudenza perché sta parlando di **farmaci specifici** (Avodart e Urorec) e qualsiasi modifica va sempre concordata con il medico.
Posso però aiutarLa a comprendere la situazione in modo chiaro.
Avodart (dutasteride) e Urorec (silodosina) sono farmaci utilizzati per problemi prostatici. Entrambi possono avere effetti sulla sfera sessuale, anche se in modo diverso: diminuzione della libido, difficoltà nell’erezione o modifiche dell’eiaculazione sono effetti **noti e possibili** della terapia. Questo non significa che compaiano in tutti i pazienti, ma che sono *possibili*.
La domanda che mi pone – se sospendere per qualche giorno possa migliorare la libido – richiede una precisazione importante:
**è sconsigliato sospendere autonomamente questi farmaci, anche solo per pochi giorni**, perché possono perdere la loro efficacia, e soprattutto perché potrebbe esserci un peggioramento dei sintomi urinari che stavano trattando.
In alcuni casi, quando gli effetti collaterali diventano importanti, il medico può valutare:
– un aggiustamento del dosaggio,
– una diversa combinazione di farmaci,
– oppure un cambio di molecola.
Ma solo il medico che La segue può farlo in sicurezza, conoscendo la Sua situazione clinica.
Ciò che posso dirLe, in modo generale e non sostitutivo di una visita, è che **sospensioni intermittenti “fai da te” non sono una soluzione e possono creare squilibri**, mentre un confronto chiaro con l’urologo o il medico curante può portare a un miglioramento sia dei sintomi prostatici che della qualità della vita sessuale.
Se lo desidera, sono disponibile anche per un colloquio conoscitivo per aiutarLa ad affrontare la parte emotiva e relazionale che questi effetti collaterali possono aver generato, ma per la gestione dei farmaci è fondamentale che si confronti con il Suo curante.
Resto a Sua disposizione.
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