Madre, sorella maggiore morte di alzaimer.Sorella minore ha l'alzaimer avanzato iniziato a 72 anni

9 risposte
Madre, sorella maggiore morte di alzaimer.
Sorella minore ha l'alzaimer avanzato iniziato a 72 anni, ora 77 anni. Io ho 72 anni e sono preoccupato visto i precedenti della mia famiglia. Chiedo se è il caso di fare degli esami per valutare in anticipo la presenza di sintomi di questa patologia. Mai valutato prima il problema, chiedo ciò per tranquillizzarmi. Grazie.
Dott.ssa Laura Perego
Neurologo
Osio Sotto
Buongiorno.
Intanto, in bassa percentuale la malattia è ereditaria.
Bisognerebbe verificare con una Visita Neurologica le loro diagnosi e discutere insieme se presenta sintomi tali per iniziare a fare degli esami.
Se comunque ha paura di avere un disturbo simile a quello delle sue familiari, prenoti una visita neurologica da un professionista vicino a lei.
Troverete delle risposte.
Cordialità

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Dott.ssa Alessandra Gualandrini
Geriatra, Internista, Medico certificatore
Modena
Buona sera,ritengo sia opportuno si rivolga al
suo medico di base per farsi richieder una visita psicogeriatrica presso i Centri DisturbiCognitivi presenti
in ogni citta'.Qui a Modena dove lavoro sono i migliori.-
la demenza si puo'prevenire e solo i geriatri sanno farlo.-Ritengo Lei possa e debba farlo.-
Cordiali saluti.-
Dott.ssa Concetta Stornante
Psichiatra, Psicoterapeuta
Bologna
In buona parte delle AUSL esistono centri per la valutazione dei disturbi cognitivi, collegati in genere alla neurologia/neurofisiologia/geriatria. Servirà per differenziare un normale cambiamento del funzionamento cognitivo legato all'età con una patologia tipo demenza. Un saluto
Dott. Maurizio Luppi
Psichiatra, Psicoterapeuta, Neurologo
Spilamberto
Buongiorno, le demenze vanno diagnosticate prima possibile per poterle contrastare nel migliore dei modi, quindi si sottoponga a visita psicogeriatrica o neuropsicologica per valutare un eventuale iniziale deterioramento mentale.
La saluto cordialmente, Maurizio Luppi.
Dott.ssa Elisa Cipriani
Geriatra, Internista
Roma
Puo' sottoporsi ad una visita geriatrica e ad una attenta valutazione dei fattori di rischio.
Prof. Simone Migliore
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Buonasera, il primo passo è quello di fare una visita neurologica ed un esame neuropsicologico volto ad approfondire il funzionamento delle funzioni cognitive. In seguito, secondo i casi, lo specialista potrà richiedere ulteriori approfondimenti. In ogni caso muoversi per tempo aiuta a capire, affrontare le proprie ansie e preoccupazioni ed eventualmente intraprendere percorsi di prevenzione e/o supporto terapeutico. Cordiali saluti
Dott.ssa Chiara Cerrone
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Novara
Buonasera,
la sua preoccupazione è comprensibile.
Sicuramente le consiglierei una Valutazione Neuropsicologica così da poter effettuare una "fotografia del suo cervello" ora. Un esame di questo tipo, se approfondito e ripetuto regolarmente, può rilevare anche solo piccole alterazioni della sua efficienza cognitiva (o comportamentale) e darle indicazioni precise circa l'evoluzione o assenza dalla malattia.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti in merito.
Cordialità.
Chiara Cerrone
Buongiorno,

Direi che in prima battuta bisogna accertarsi che le sue sorelle abbiano avuto veramente la stessa malattia, M. di Alzheimer essendoci altre demenze degenerative che vi assomigliano per alcuni aspetti. Anche fosse comunque non è detto che lei possa avere una forma familiare della malattia. In ogni caso si potrebbe fare una visita di screening anche neuropsicologico per valutare il suo attuale stato cognitivo, approfondire la sua anamnesi familiare e nel caso fare almeno una RMN cerebrale senza mezzo di contrasto. Resto a disposizione. Cordiali saluti
Dr. Federica Nicoletta Sepe
Neurologo
Alessandria
Buongiorno,

Capisco la sua preoccupazione, considerando la storia familiare di **Alzheimer** che coinvolge sua madre e le sue sorelle. La predisposizione genetica può aumentare il rischio di sviluppare questa patologia, ma è importante ricordare che l’Alzheimer non dipende esclusivamente dalla genetica; fattori ambientali e lo stile di vita giocano un ruolo altrettanto importante.

### Riguardo agli esami:
Al momento non esistono test diagnostici in grado di predire con certezza l’insorgenza dell'Alzheimer, ma esistono **esami neurologici** e **valutazioni cognitive** che possono aiutare a monitorare eventuali cambiamenti nella memoria e nelle funzioni cognitive. Alcuni dei test più comuni includono:

- **Test neuropsicologici**: Sono strumenti che misurano diverse funzioni cognitive (memoria, attenzione, linguaggio, capacità visuospaziali, ecc.) e possono aiutare a individuare segni precoci di decadimento cognitivo.
- **Risonanza magnetica (RM)** o **Tomografia computerizzata (TC)**: Possono rilevare eventuali modifiche strutturali nel cervello, come l'atrofia cerebrale, tipica dell'Alzheimer.
- **Esami del sangue**: Anche se non sono in grado di diagnosticare l'Alzheimer, alcuni test possono essere utili per escludere altre cause di declino cognitivo, come carenze nutrizionali o problemi metabolici.
- **PET cerebrale**: Un esame che può rivelare l'accumulo di **placche amiloidi** (caratteristiche della malattia di Alzheimer) nel cervello.

### Quando è utile fare degli esami?
Se non presenta ancora sintomi evidenti ma è preoccupato a causa della sua storia familiare, una visita **neurologica** può essere utile per una valutazione delle sue funzioni cognitive. Alcuni test, come il **Mini Mental State Examination (MMSE)** o il **MoCA**, possono aiutare a identificare eventuali segnali precoci.

Anche se non è possibile prevenire completamente l'Alzheimer, ci sono **modifiche nello stile di vita** che possono ridurre il rischio, come un'alimentazione sana, esercizio fisico regolare, stimolazione cognitiva (lettura, giochi di memoria, ecc.) e socializzazione.

### Conclusioni:
Le consiglio di **consultare un neurologo**, che potrà valutare se è il caso di fare degli esami specifici. Tuttavia, se non presenta sintomi evidenti, il monitoraggio regolare delle sue funzioni cognitive può essere una scelta prudente, ma non necessariamente urgente.

Spero che queste informazioni la possano rassicurare. Se ha altre domande, sono a sua disposizione.

Cordiali saluti.

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