Ho iniziato un percorso di psicoterapia perchè credo che negli ultimi anni non vivo più la mia vita

16 risposte
Ho iniziato un percorso di psicoterapia perchè credo che negli ultimi anni non vivo più la mia vita a pieno, convivo con pensieri negativi perennamente e non riesco più a godermi nessun momento. Penso sempre che qualcosa di brutto possa succedere. Ho una tachicardia perenne e spesso ho paura che mi possa venire un infarto e morire. Da questo percorso ancora non riesco a trarre benefici, anzi.. Vorrei piuttosto capire se per gli attacchi di panio devo rivolgermi a uno psicoterapeuta specializzato proprio su questo tipo di problema. Al momento mi è stato proposto un lavoro basato su delle tecniche di rilassamento da fare in autonomia a casa. Secondo voi solo questo mi permetterà di risolvere il problema?

Grazie in anticipo
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Si affidi al suo terapeuta per cercare di capire quali fattori costituiscono l'origine ed il mantenimento degli attacchi di panico. Le strategie di rilassamento sono utili per favorire un abbassamento dei livelli di attivazione somatica.
Cordialmente, dott FDL

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Buongiorno, provi a consultarsi con il professionista che la sta seguendo, tenga conto che è anche agli inizi del percorso psicoterapeutico, quindi un confronto con il professionista può esserle utile anche per valutare come procedere insieme in base al miglioramento o meno del suo stato di malessere. Resto a disposizione, Cordiali Saluti.
Salve, sicuramente le tecniche di rilassamento potranno aiutarla a gestire alcuni momenti in cui si trova in difficoltà.
Ritengo che sia importante fare un lavoro profondo rispetto a quello che sta dietro l'attacco di panico.
Visto che lei è già seguito da un terapeuta, penso sia più utile confrontarsi con il collega che la sta seguendo.
Resto a disposizioni per altre informazioni o chiarimenti.
Sono disponibile anche online.
Saluti
Dott.ssa Porcelli
Gentile utente, grazie per la domanda. Immagino che non sia piacevole sentirsi in allarme e avere il timore che possa succedere qualcosa da un momento all'altro. Condivido la scelta di rivolgersi ad un professionista. Sicuramente le tecniche di rilassamento sono una buona strategia di gestione dell'ansia. L'obiettivo di tali tecniche è quello di ristabilire un sistema di attivazione che è andato "in tilt". Oltre tali tecniche si lavora anche sui pensieri che elicitano un attacco di panico e sulla regolazione emotiva.
Sono sicura che il percorso intrapreso l'aiuterà a regolare l'ansia.
In bocca al lupo!
Buona serata
Salve è molto utile per il vostro lavoro che lei parli con il suo terapeuta di questi temi. Le problematiche che pone ed i vissuti sono sicuramente importanti e meritano uno spazio nell'ambito del vostro lavoro legato alla psicoterapia. Un cordiale saluto
Gentile Utente, le tecniche di rilassamento sono un valido strumento nell'intervento sugli attacchi di panico, ma vanno introdotte con un giusto timing, perché si rischia di passarle come qualcosa capace di eliminare l'ansia invece che aiutarci a contenerla. L'ansia, come tutte le emozioni, è necessaria e lo scopo dev'essere di aiutarci a mantenerla entro un range di tollerabilità piuttosto che disfarcene, così come con rabbia e tristezza per esempio. Ecco dunque che avvertire l'ansia ci porterà in primis a coglierne l'attivatore, e in secundis ad autorizzarci a fare qualcosa per maneggiarla, come per esempio con le tecniche di rilassamento. Porti la sua insoddisfazione all'attenzione del/della suo/a terapeuta, l'aiuterà a riformulare gli obiettivi in una forma che non la faccia sentire immobile. Quando il problema è molto presente, è importante riconoscersi anche i più piccoli passi in termini di movimento, altrimenti si rischia di vivere l'intervento come un tutto o nulla che facilmente porta a sperimentare impotenza. Un caro saluto
Salve, le consiglio di parlarne con il collega che la sta seguendo e non abbia nessun timore nell'esternare i suoi dubbi ed eventuali perplessità che ha maturato. Sono certo che avrà tutte le risposte che servono. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Buongiorno,
grazie per la sua richiesta, è sempre un'opportunità di confronto.
Dal momento che ha detto che sta facendo Psicoterapia individuale è sempre opportuno confrontarsi apertamente con chi la sta seguendo.
un saluto
Dott.ssa Meloni Federica
Salve condivido con i colleghi la possibilità di potersi confrontare in maniera aperta con il suo terapeuta esternando i suoi dubbi. Il confronto aiuta a chiarirsi e a prendere in considerazione, da parte del professionista, i suoi dubbi. Gli attacchi di panico hanno un origine profonda e, come tutti i sintomi, sono segnali di qualcosa che sta funzionando meno.
Per qualsiasi chiarimento resto a disposizione
Buongiorno, se ha iniziato un percorso di psicoterapia ne parli con il suo terapeuta. Gli attacchi di panico con le tecniche di rilassamento dovrebbero diminuire. La respirazione è la panacea di tutti i mali, se ben eseguita abbassa il ritmo cardiaco e i livelli di ansia. Un altro modo è sentirsi sulle proprie gambe, quindi fare esercizi in piedi. E poi sicuramente è necessario indagare sulle cause della sua ansia, per renderla più tollerabile. Ne parli con il suo terapeuta, vedrà che con un po' di tempo si sentirà meglio.
Un saluto
Claudia m
Salve, alcune tecniche di rilassamento se utilizzate in studio possono diventare anche una tecnica terapeutica quando affiancate ad un lavoro sui vissuti delle sue sessioni personali di rilassamento. Se così non fosse non si è più in ambito terapeutico ma più in ambito di un corso di esercizi di rilassamento. Sono due cose diverse. Se fosse la seconda opzione le consiglierei di iniziare a chiedere al professionista se è uno psicologo o uno psicoterapeuta. Nel caso la risposta fosse la prima le consiglio di iniziare anche un lavoro di psicoterapia per affrontare il problema.
Buongiorno, grazie per aver espresso i suoi timori su questo portale. Le preoccupazioni derivate dai pensieri che scrive (“non vivo più la mia vita a pieno”) possono portare a manifestazioni fisiche quale ad es. tachicardia. Il notare le sensazioni fisiche genera a sua volta un circolo vizioso di ansa e attacchi di panico (paura della paura). Le consiglio di esternare i dubbi al suo terapeuta per rivedere il razionale/scopo del lavoro con tecniche di rilassamento e sulla terapia stessa. Saluti
Buonasera,
in una psicoterapia si va oltre le tecniche di rilassamento e si affrontano anche le convinzioni negative che spesso inducono all'attacco di panico e con la Mindfulness psicosomatica si possono riconoscere più sottilmente i vari segnali di allarme e gestirli anche con approcci corporei.

La psicologia cognitivo comportamentale è l'approccio che ha più successo in questo tipo di disturbo.

Saluti
Gianpietro Rossi
Buongiorno,
Sono disponibile per aiutarla con tecniche propense a superare gli attacchi di panico.
Mi contatti se intende procedere con il percorso.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Gentile utente, credo sia fondamentale che lei riesca a condividere i suoi dubbi e i suoi timori con il suo terapeuta.
Un caro saluto, Dott.ssa Francesca Froiio
Buonasera, per prima cosa mi sento di consigliarle di esprimere i suoi dubbi al terapeuta che la segue, qualora dovessero persistere le consiglierei un percorso di psicoterapia sistemico relazionale al fine di prendere in considerazione anche il contesto in cui avvengono i suoi disturbi.
Oltretutto sarebbe utile anche ottenere altre informazioni rispetto alla sua vita.
Sarebbe utile inoltre anche un percorso E.M.D.R (tecniche di desensibilizzazione e rielaborazione di piccoli e grandi traumi.
Buona serata
Dott. Raffaello Di Monte
Dott.sa Luisa Anibaldi

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