Ho 57 anni e già da pubere soffrivo di timori ed arrossamenti al volto in situazioni che modificavan

7 risposte
Ho 57 anni e già da pubere soffrivo di timori ed arrossamenti al volto in situazioni che modificavano la mia tranquilla solitudine. Cresciuto si è aggravata. Adesso qualsiasi evento nuovo mi genera ansia ed arrossamento che mi disturba fortemente. Esistono farmaci visto che la terapia psicol. è fallita?
Per i disturbi d'ansia esistono due categorie di farmaci utilizzabili. Gli antidepressivi (SSRI, SNRI....) sono farmaci che possono arrivare a risolvere il problema se assunti per un tempo congruo ed ai dosaggi corretti, che devono essere stabiliti dal medico (meglio se psichiatra). In alternativa ci sono le benzodiazepine che hanno effetto lenitivo rapido, ma da sole non possono risolvere alla radice il problema ed andrebbero assunte solo per brevi periodi.

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Gentile utente, come suggerito dalla colleghe potrebbe esserle utile valutare la possibilità di riprendere un percorso di psicoterapia nell'ambito della quale, insieme a uno specialista, potrebbe comprendere meglio la natura dei suoi timori e acquisire una miglior capacità di gestione dell'ansia affinché la sua qualità di vita possa migliorare. La terapia farmacologica può essere utile nel trattamento dei disturbi d'ansia e deve, eventualmente, essere prescritta da un medico (meglio se specialista in psichiatria).
Buongiorno esistono certamente dei farmaci anti ansia come le hanno illustrato i colleghi. Ma è anche vero che vi sono numerosi studi che affermano che l'integrazione di farmaci e psicoterapia ottiene a lungo andare i migliori e più duraturi risultati. Circa la dichiarata sua solitudine, che come scrive si è aggravata crescendo, la considererei come la "confessione" della sua avversione alle relazioni, amicali o di aiuto che siano. Ne deduco quindi che, in linea deduttiva, l'idea di poter risolvere il suo disagio ereutofobico con i farmaci le sia sembrato più invitante e percorribile. Cordiali saluti
Gentile utente, molte volte il farmaco non esclude il lavoro psicologico e viceversa. E' possibile che alla base del disagio emotivo che lei prova, e che il suo corpo così chiaramente esprime, possa esserci qualche motivo, anche datato, che emerge nel presente anche se ha radici antiche. Credo possa esserle di aiuto un percorso con EMDR, per poter lasciare il passato nel passato, alleggerire il suo presente e poter guardare il futuro con serenità. Auguri di tutto cuore Cordialmente dr Luisa Morassi
Buongiorno: Lei avrà i suoi buoni motivi per considerare la precedente terapia psicologica come fallita e nessuno La vuol convincere del contrario. Sopratutto se non ha imparato niente sul Suo funzionamento relazionale. E tuttavia potrebbe essere per Lei grandemente utile ripensare alle Sue aspettative, perchè se anche dalla psicoterapia si aspettava di mantenere la Sua tranquilla solitudine (come mi sembra si aspetti da altri approcci) forse ha sbagliato "negozio": la psicoterapia non offre tranquille solitudini. Daltronde anche le tranquille solitudini sono sempre un po' agitate, come Lei stesso sta sperimentando... E la vita, immaginata come tranquilla solitudine, forse non è per Lei la prospettiva più soddisfacente, sopratutto se è fantasticata come difesa dal coinvolgimento relazionale ed emotivo con gli altri... che hanno molto da darci. Mi auguro che possa guardare alla Sua vita con maggiore serenità e con maggiore libertà Dott. Ferri
Gentile utente, Naturalmente essendo io una psicoterapeuta non posso redargurla su eventuali farmaco terapie, ma penso che varrebbe la pena riflettere sul perché la terapia psicologica non ha dato i suoi frutti, dal momento che attualmente è proprio la psicoterapia il trattamento d'elezione per l'ansia, soprattutto se tanto poco "situazionale" come appare il suo disturbo. Di fatto sarebbe complicato assumere un farmaco quando la sua solitudine viene disturbata, mentre è chiaramente più semplice provare a imparare a gestirla qualora si presenti! Io le consiglio di cercare uno psicoterapeuta di orientamento cognitivo-comportamentale che con questo genere di problemi offre un trattamento di provata efficacia. Naturalmente vi sono altri indirizzi validi!
Ha tutta l'aria di essere un problema di fobia sociale e non di psicosi, venga per un consulto

Esperti

Monia Pizzuti

Monia Pizzuti

Psicologo clinico

Ceccano

Jessica La Magra

Jessica La Magra

Psicologo, Psicologo clinico

Monterotondo

Simona Galietto

Simona Galietto

Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Psicologo

Napoli

Arianna Serio

Arianna Serio

Psicologo clinico

Roma

Francesca Calvano

Francesca Calvano

Psicoterapeuta, Psicologo

Roma

Monica Calabrese

Monica Calabrese

Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico

Grosseto

Domande correlate

Vuoi inviare una domanda?

I nostri esperti hanno risposto a 378 domande su Ansia
  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati o richieste di una seconda opinione.
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.