Ho 53 anni e nel 2015, a causa di otosclerosi, mi sono operato presso una struttura ospedaliera pubb

Ho 53 anni e nel 2015, a causa di otosclerosi, mi sono operato presso una struttura ospedaliera pubblica di stapedectomia all’orecchio destro con ottimi risultati. Nel 2016 lo stesso chirurgo ha tentato lo stesso intervento nell’orecchio sinistro senza riuscire a portare a termine l’intervento a causa di difficoltà di accesso del condotto uditivo. Quindi si è fermato per motivi di sicurezza e non ho avuto conseguenze negative per l’udito che è rimasto come era prima dell’intervento. Ad aprile 2019 ho ripetuto l’intervento sempre all’orecchio sinistro con lo stesso chirurgo in anestesia totale per poter usare la fresa per allargare il condotto uditivo. Nonostante questo, la forma anatomica dell’orecchio non consentiva di operare in sicurezza e quindi il chirurgo afferma di essersi fermato per non provocare danni. Il giorno seguente all’operazione ho fatto una prova audiometrica che sostanzialmente confermava la buona conduzione della via ossea, per cui il chirurgo mi ha detto che avrei riacquistato lo stesso udito di prima dell’intervento. A distanza di un mese invece si è verificato una drastica menomazione dell’udito con perdita quasi totale della conduzione ossea e quindi anche di quella aerea. Per cui praticamente non ci sento più col sinistro. Vorrei sapere da cosa può essere dovuto e se devo rassegnarmi a sentire solo dall’orecchio destro, oppure se secondo voi è possibile tentare un nuovo approccio per provare a sostituire la staffa. Grazie mille.