Gentili dottori, Da un mese e mezzo circa non vivo più bene la mia adolescenza. Quella volta mi ven

15 risposte
Gentili dottori,
Da un mese e mezzo circa non vivo più bene la mia adolescenza. Quella volta mi venne in mente il fatto di aver visto casualmente un uomo nudo il giorno precedente e subito credetti di essere omosessuale, nonostante io mi sia sempre ritenuto e percepito come etero. Mi salì improvvisamente un'ansia assurda e per calmarmi mi sono masturbato. Però ho notato subito che il pensiero persisteva e da quel momento non faccio altro che non sia masturbarsi, andare su Internet a cercare informazioni, a vedere per strada se mi attraggono più le ragazze o i ragazzi. E pensare che prima avevo occhi solo per le ragazze. Poi spunta qualche settimana dopo un'altro pensiero fisso che a momenti alterni si sovrappone o si mischia con l'altro. Mentre guardavo una serie TV tra me e me mi concentrai su un'attrice e pensai: "Bel corpo, bel fisico". Subito dopo: "E se fossi trans !?". Da quel momento temevo di scoprirmi femmina, quando in realtà se guardo dentro di me penso: "Com'è possibile?!". Non ho mai desiderato avere un corpo femminile, infatti mi sono sempre apprezzato per come sono senza problemi. La cosa che più mi tranquillizza sempre è il fatto che i miei problemi siano nati da dei pensieri, che non corrispondono alla realtà. Eppure rimangono in testa e non riesco a liberarmene. Voglio solo tornare come prima. Penso sempre al fatto che se non avessi fatto questi pensieri adesso starei sicuramente pensando ad altro, ma nei momenti di maggiore ansia tutto mi sembra reale anche se non sento il bisogno di cambiare qualcosa. Secondo voi si tratta di un disturbo ossesivo compulsivo?
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Buon pomeriggio,
Partendo da quello che scrive, credo che lei sia molto giovane.
Io ho capito questo:
sta vivendo probabilmente una crisi esistenziale, forse data proprio dalla sua giovane età, cui contribuisce il momento storico che stiamo attraversando, così privo di certezze e di definizione da rendere tutto impalpabile, complicato da vivere, senza punti di riferimento…
I suoi sono pensieri intrusivi, che possono cambiare oggetto, ma la sostanza resta la stessa: lei si sente sempre più smarrito e insicuro, privo di forza e in preda all’ansia perché tutto ruota intorno a questi pensieri angosciosi che la bloccano e tengono in scacco la sua vita.
Si faccia aiutare. Un supporto in questi momenti è il regalo più grande e più importante che possiamo farci.
Le nuvole sopra di noi si diraderanno e torneremo a vedere un paesaggio un po’ più chiaro.
In bocca al lupo
S.L.
Buongiorno,
innanzitutto la invito a tentare di non etichettare subito i sintomi e i disturbi che la caratterizzano in questo momento. Spesso, nella quotidianità si tende ad attribuire subito la dicitura "disturbo", quando in realtà dovremmo imparare a usarla con molta più discrezione!
Detto ciò, penso che quello che al momento attuale la disturba maggiormente non sia tanto una confusione e disorientamento rispetto al suo orientamento sessuale/identità di genere, quanto dei pensieri ossessivi (attenzione perché avere pensieri ossessivi non significa per forza soffrire di DOC!) che la tormentano circa questo tema.
Ritengo che una psicoterapia cognitivo-comportamentale possa esserle d'aiuto per identificare questi pensieri ed eventualmente capirne anche le origini.
Sperando di esserle stata d'aiuto,
Dott.ssa Elisa Folliero
Ciao! Posso dire che hai fatto bene a scrivere per comprendere cosa sta succedendo? L'adolescenda è un momento davvero impegnativo. E' il periodo di passaggio che da bambini ci porta ad essere adulti. Perdiamo inenitabilemnte i nostri punti di riferimento per ricrearne di nuovi. Questo genera molta ansia e stress. Una chiacchierata con uno psicoterapeuta potrebbe aiutarti ad abbassare il livello di ansia e a gestire i pensieri che, da come li descrvi e dal comportamento che metti in atto per calmarli, sembrano un disturbo ossessivo compulsivo. Non fare diagnosi, ma cerca di comprendere con qualcuno di esperto la natura delle tue difficoltà. Sono disponibile anche on line. Tienici aggiornati. Dott.sa Brunella Ieva
Buongiorno, a prescindere dalla diagnosi credo sia importante che chieda supporto per alleviare la sofferenza che vive, sofferenza causata dai pensieri intrusivi ma anche dai comportamenti che sembra mettere in atto per "neutralizzarli" (masturbazione, ricerca di informazioni su internet). Purtroppo questi comportamenti sembrano accentuare l'ansia e rendere i pensieri ancora più insistenti, generando un circolo vizioso. La psicoterapia potrà essere certamente di aiuto, sia per gestire più efficacemente i pensieri disturbanti, sia per conprenderne la natura e il significato alla luce della sua storia e del suo quadro di personalità. Cordiali saluti
Ciao, data la tua giovane età è comprensibile che tu possa avere momenti di crisi identitaria. L'ansia che stai vivendo ha bisogno di un supporto psicologico che possa aiutarti a trovare le risposte che ti angosciano. Sii fiducioso e chiedi aiuto ad un professionista che ti sostenga in questo periodo delicato della tua vita. Ti accorgerai che le cose sono più semplici di quello che immagini. Ti faccio tanti auguri
Ciao, l'adolescenza è un periodo delicato di grande conquiste per la crescita dell'identità ed è del tutto normale avere pensieri e dubbi soprattutto in questa società fluida. Credo che per comprendere al meglio la direzione da intraprendere per la tua vita adulta sia importante un percorso che possa aiutarti a conoscerti nelle tue molteplici sfaccettature e tutto sarà più semplice e chiaro. Buona fortuna.
Buonasera e grazie per la sua domanda. Sarebbe utile che potesse parlare con un professionista. Al di la della.diagnosi, potrebbe aiutarla a sciogliere certi pensieri ed emozioni e ad andare in contro a testa alta, alla sua giovane vita. Un caro saluto.
Ciao, dici di essere adolescente, questo è un periodo di grandi cambiamenti, di pensieri sulla vita, di identificazione con modelli... È un periodo difficile e ricco, può esser vero tutto e il suo contrario, si è in cerca di una via. Certo, il mondo virtuale ed i modelli proposti non aiutano, siamo e siete,voi giovani, mitragliati di informazioni spesso superficiali e poco reali. Se ti senti così disorientato, invece di cercare una diagnosi, un'etichetta, perché non fai qualche colloquio con uno psicoterapeuta? Sarebbe sicuramente di conforto e utile.
Ora dovrebbe ancora essere attivo il bonus psicologo...
In bocca al lupo
Ciao
Claudia m
Gentile utente, mi sembra di capire che è un ragazzo giovanissimo. Avere pensieri che ha esposto sopra non vuol dire necessariamente soffrire di un doc.
Sicuramente sta vivendo un periodo di crisi e di sofferenza per questo le suggerisco un percorso ad orientamento cognitivo comportamentale per gestire meglio i suoi pensieri e le sue emozioni.
Resto a disposizione per eventuali dubbi
Cordiali saluti
Dott. ssa Daniela Chieppa
Salve, le suggerisco di contattare uno psicologo per affrontare il carico ansioso che sta opprimendo la sua vita. Non esiti perché le assicuro che vista la sua giovane età potrà intraprendere un breve percorso terapeutico che le consentirà di risolvere quanto ci racconta e le consentirà di avere una vita decisamente più serena. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Buongiorno, mi spiace per la situazione di disagio che sta vivendo e comprendo la sua necessità di capire e affrontare la sua ansia. Spesso la nostra mente ci porta a formulare dei pensieri per risolvere dei problemi reali, concreti della nostra vita con delle modalità tali per cui quegli stessi pensieri diventano a loro volta dei problemi da risolvere e generano emozioni negative. E' così che si innesca un circolo vizioso che ci porta a rimuginare continuamente oppure ad evitare quei pensieri distraendoci, facendo delle attività in maniera compulsiva, come ad esempio lavorare, fare sport o assumere cibo o altre sostanze in maniera continua ed eccessiva. Ritengo sia molto importante che lei si prenda cura di questo momento parlandone con un professionista competente al fine di comprendere che tali pensieri o emozioni difficili nascondono dei desideri profondi e sani che vanno fatti emergere imparando ad osservare, descrivere ed accettare ciò che provoca disagio. Rimango a disposizione per ogni ulteriore dubbio o necessità di chiarimento, anche online.
Un caro saluto
Dott.ssa Antonella Giardiello
Gentile utente,
percepisco la sua preoccupazione rispetto hai dubbi che da qualche mese le sono nati. Da quello che dice mi sembra abbastanza consapevole di ciò che la attrae in termini di interesse sessuale, anche se presumibilmente la sua età è contraddistinta da una maturazione anche in questo senso che genera spesso delle crisi identitarie; colgo comunque il suo tentativo di riconoscere i pensieri come tali (sono solo pensieri). La mente infatti spesso tende a presentarci pensieri che sambrano distaccarsi molto da noi, dai nostri interessi e dai nostri valori. E' qualcosa che capita più spesso di quanto si possa immaginare, ed a moltissime persone. La trappola è quando iniziamo a dare un'importanza assoluta a ciò che la nostra mente ci dice, come se "avesse sempre ragione" lei. Certamente prima di parlare di Disturbo o fare qualsiasi diagnosi ci sarebbe da approfondire meglio la sua situazione ed i suoi vissuti, cosa che la invito caldamente a fare. Un mese e mezzo non è tanto, e potrebbe essere il momento giusto per dare a questo suo vissuto il giusto spazio.
Cordialmente, Dr.ssa Noemi Carrieri- Firenze
Buongiorno, indubbiamente è difficile convivere con il disagio che sta provando. In adolescenza è molto frequente sentirsi smarriti e non avere ancora le idee chiare su molti aspetti compresa la sessualità.
Ciò potrebbe contribuire a fare insorgere l'ansia. Provi a non darsi delle etichette e a darsi del tempo per capire quale significato si cela dietro la masturbazione. Il suo corpo e i suoi comportamenti le stanno mandando dei segnali. Contatti un professionista per cercare di capire quali pensieri sostengono questo comportamento al fine di vivere la sua sessualità serenamente e liberamente.
D.ssa Papadia
Buonasera, sicuramente sta vivendo un'adolescenza in modo critico, nel senso che si critica e guarda dal di fuori in modo piuttosto intrusivo cercando di dare delle risposte a dei pensieri che si alternano e apparentemente si escludono a vicenda. L'etichetta, se aiuta a dare un nome (e 'tutto' ha bisogno di un'identità), dall'altro può diventare limitante se non vissuta in modo integrato. Si dia tempo e se sente come disagevole e disturbante la situazione si prenda uno spazio di terapia personale. Un caro saluto e a disposizione anche on line. Maria dr. Zaupa

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