Esiste un farmaco simile alla paroxetina per curare un burn out e una lieve depressione senza conseg

2 risposte
Esiste un farmaco simile alla paroxetina per curare un burn out e una lieve depressione senza conseguenze sulla sessualità?
Tutti i farmaci possono avere effetti indesiderati, non per tutti sono i soliti, alcune persone tollerano i trattamenti senza problemi. Alcuni farmaci hanno piu effetti indesiderati riguardanti la sessualità (paroxetina), altri meno, alcuni per niente. C’è poi un compromesso da accettare tra risposta ad un trattamento e qualità della vita, ma In linea di massima provare a fare dei cambiamenti di terapia quando gli effetti indesiderati sono poco tollerabili, merita sempre. Saluti.

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Dr. Federico Baranzini
Psichiatra, Psicoterapeuta, Psicologo
Milano
Gentile utente,
la paroxetina appartiene alla classe degli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), farmaci efficaci per depressione e disturbi d'ansia, ma che effettivamente possono causare effetti collaterali sulla sfera sessuale in una percentuale significativa di pazienti.
Esistono diverse alternative terapeutiche che potrebbero essere considerate:
Bupropione: È un antidepressivo con un meccanismo d'azione diverso (agisce su dopamina e noradrenalina) e generalmente non causa disfunzioni sessuali. In alcuni casi può addirittura migliorare la libido.
Mirtazapina: Appartiene a una classe diversa (antidepressivi atipici) e tende ad avere un profilo di effetti collaterali sessuali più favorevole rispetto agli SSRI.
Vortioxetina: È un antidepressivo più recente che, pur agendo sulla serotonina, ha un profilo di effetti collaterali sessuali generalmente migliore rispetto agli SSRI tradizionali.
Agomelatina: Agisce sui recettori della melatonina e ha un profilo di effetti collaterali sessuali molto favorevole.
È importante sottolineare che la risposta ai farmaci è molto individuale e quello che funziona bene per una persona potrebbe non essere altrettanto efficace per un'altra. Inoltre, per il burnout potrebbero essere utili anche approcci non farmacologici come la psicoterapia.
Le consiglio vivamente di discutere queste opzioni con il suo medico curante o uno psichiatra, che potrà valutare la sua situazione specifica e guidarla nella scelta più appropriata per il suo caso.
Cordiali saluti
Federico Baranzini
Psichiatra e Psicoterapeuta a Milano

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