ernia discale tra L2 e L3 postero mediana preforaminale con relativa impronta durale..formicolio per

3 risposte
ernia discale tra L2 e L3 postero mediana preforaminale con relativa impronta durale..formicolio permanente e forte dolore al ginocchio e alla coscia..fatto tecar e tens..preso codamol e medrol..ma non passa...cerco uno specialista a Firenze che trovi la cura giusta...
Dott. Pier Francesco Eugeni
Neurochirurgo, Chirurgo vertebrale
Teramo
Li disturbo riferito appare essere congruo con il quadro morfologico descritto. Se la storia clinica non è breve, tanto più se il quadro clinico è refrattario al trattamento medico e a quello fisico, c'è indicazione ad una procedura chirurgica. La procedura corretta può essere di vario tipo (microdiscectomia oppure decompressione più ampia con eventuale artrodesi) e in questa decisione il dato morfologico (le immagini di Risonanza Magnetica) possono essere di grande aiuto. Quello che comunque è fondamentale, sempre, è correlare il quadro clinico soggettivo con quello obiettivo (valutazione clinica del paziente da parte del neurochirurgo) e quello morfologico in modo che la cura pianificata sia sempre e soltanto rivolta al paziente e al suo disturbo e mai solo a quello che si vede alla RMN. E' più che verosimile che la paziente trovi, anche a Firenze, un Neurochirurgo che sappia valutare il suo caso e considerarlo con la tempestività che merita.

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Dr. Mario Bianco
Neurochirurgo
Canosa di Puglia
Se le immagini corrispondono al referto e cioè c' è soltanto l ' ernia e prevalentemente da un lato (che non viene descritto) con notevole effetto compressivo e in conflitto con le strutture nervose, in assenza di efficacia della terapia medica conservativa ( cortisone,analgesici ,presidi fisioterapici)allora va eseguito l' intervento di asportazione dell ' ernia con ottime possibilità di risoluzione della sintomatologia.Si rivolga al Neurochirurgo di fiducia per le valutazioni da vicino del caso e se conferma l ' intervento sia abbastanza sereno e fiducioso di trovare una pronta soluzione ai suoi problemi
Dr. Daniele Prosetti
Radiologo, Neurochirurgo
Livorno
Sostanzialmente d'accordo, si può ipotizzare anche una terapia decompressiva mininvasiva, come ozonolisi o alcol gelificato o, ancora, meccanica con frammentazione ed aspirazione; tutto a cielo chiuso.

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