Dopo aver subito una serie di comportamenti offensivi, manipolativi e denigratori da mia suocera (cr

20 risposte
Dopo aver subito una serie di comportamenti offensivi, manipolativi e denigratori da mia suocera (credo narcisista) decido con il mio compagno di darle un ultima possibilità. Le facciamo una videochiamata (viviamo a 1000km di distanza) durante la quale cerchiamo di farle ammettere i suoi errori o convincerla ad andare in terapia per farsi aiutare. Ovviamente non ha voluto saperne nulla dicendo che che lei sta benissimo e dobbiamo andarci noi.
No contact da un mese, oggi improvvisamente ci scrive mio cognato “Il vostro psicoterapeuta fa sedute online per caso? Mamma vorrebbe iniziare il percorso con lo stesso psicoterapeuta vostro, e penso che sia sensato, visto che ha sotto terapia voi e conosce già la vostra situazione”
È da considerare solo l’ennesimo tentativo manipolativo per intaccare anche la nostra terapia di coppia, o una presa di coscienza di avere un disturbo? Inoltre, è possibile per il terapeuta accettare una terapia individuale con mia suocera, avendo già me e compagno in terapia di coppia?
Dr. Vincenzo Cappon
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta
Castiglione delle Stiviere
Salve, puó darsi sia un tentativo di manipolazione da parte della suocera, ma se il terapeuta é bravo non si farà manipolare. Quindi é possibile che lo stesso terapeuta faccia entrambe le terapie.
Saluti

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Dott.ssa Silvia Di Chio
Psicoterapeuta, Psicologo, Terapeuta
Roma
Salve, io non credo che un professionista possa fare una terapia di coppi con voi e poi vedere anche sua suocera. Lo spazio vostro rimane della coppia. Credo che se la suocera voglia farsi aiutare dovrà chiedere l'aiuto di qualcun'altro. Vi auguro il meglio.
Dott.ssa Sandra Siciliano
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Professional counselor
Napoli
Buonasera,
potrebbe trattarsi di un tentativo di manipolazione da parte di sua suocera e visti i trascorsi credo sia meglio mettere una distanza con la signora ed inviarla ad un altro terapeuta.
Potrebbe chiedere al suo terapeuta di coppia li nome di un collega a cui rivolgersi, spiegando alla signora che non sarebbe corretto seguire voi e anche lei
Dott.ssa Giulia Scalesse
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Arzano
Buongiorno, le consiglio di rivolgersi al suo terapeuta, in questo caso alcuni colleghi tendono a prendere in carico più persone dello stesso nucleo familiare.
Io invece, personalmente, preferisco non seguire parenti diretti/migliori amici.
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Dott. Dino Burtini
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Pescara
Il terapeuta bravo e preparato nella gestione dei sistemi parentali sa ben governare le situazioni e potrebbe avere ancor più elementi per il suo lavoro. In fondo la questione suocera sembra sia piuttosto cogente e condizioni le relazioni che sono inevitabilmente intersecate tra loro. Il terapeuta non temerà eventuali tentativi di manipolazione, ma li accoglierà come delle opportunità per promuovere cambiamenti e condotte che possano aprire a nuove consapevolezze e favorire serenità e benessere nelle relazioni. A mio avviso la psicoterapia moderna ha il compito, per quanto possibile, di riunire non di dividere.
Dott. Massimiliano Trossello
Psicologo, Terapeuta, Psicologo clinico
Leinì
Buongiorno, è' importante mantenere una certa distanza emotiva da situazioni così disfunzionali anche se provengono da familiari stretti.

Dal punto di vista etico, un terapeuta dovrebbe evitare di trattare contemporaneamente più membri della stessa famiglia, specialmente se si tratta di situazioni conflittuali. Inoltre, la terapia di coppia è un delicato equilibrio tra due persone, e aggiungere un terzo potrebbe complicare ulteriormente la situazione.
Cordiali saluti
Dott.ssa Maria Luisa Di Costanzo
Psicologo, Terapeuta, Psicoterapeuta
Napoli
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Dott.ssa Nicoletta Gentile
Psicoterapeuta, Psicologo
Pescasseroli
Buongiorno, alla prima domanda le rispondo che può essere un tentativo di manipolazione, alla seconda un terapeuta deontologicamente non può prendere in carico persone della stessa famiglia. Per il terapeuta ,può diventare difficile e problematico gestire le proprie emozioni e mantenere la distanza. La persona in terapia, non si sentirebbe libera di esprimere le proprie emozioni e considerazioni che riguardano l'altro familiare. Cordiali saluti
Dott. Lucio Aucello
Psicoterapeuta, Psicologo, Terapeuta
Modena
Buongiorno gentile Signora, da quel che si può desumere da quanto scritto è probabilmente un tentativo di manipolazione , che sembra peraltro essere sostenuto anche dal cognato, forse a sua volta manipolato. Pur nell'assoluta consapevolezza che un buon terapeuta sia munito di un bagaglio tecnico -professionale ed esperienziale per tentare di evitare sconfinamenti tra i vari setting, a mio avviso è comunque opportuno che la suocera faccia riferimento ad un altro terapeuta.
Dr. Alessandro Gambugiati
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta
Prato
Buonasera e grazie per la domanda. Dipende dal metodo di lavoro utilizzato dal terapeuta e dalla sua esperienza. Se in famiglia la conflittualità è sostenibile, lavorare con tutta la famiglia non solo è possibile ma è anche auspicabile. Può infatti capitare di prendere in terapia (individuale, di coppia o familiare) più membri della stessa famiglia focalizzando sulle problematiche che si possono manifestare negli individui o nei sottogruppi che in essa si possono manifestare. La invito a contattarmi per ulteriori informazioni e per fissare un appuntamento senza alcun impegno da parte sua. Grazie. Saluti, dott. Alessandro Gambugiati
Dott.ssa Cristiana Danese
Psicologo, Psicologo clinico
Palermo
Buongiorno, visti i trascorsi la sua ipotesi sembrerebbe essere fondata, anche se comunque secondo me vale la pena ascoltare la sua richiesta. Provi a parlarne con il suo terapeuta e lasci che sia lui a valutare la questione...se ritiene utile prendere in carico la signora oppure se crede che sia più opportuno indirizzare sua suocera ad un collega. Qualsiasi scelta ne derivi questa sarà di competenza di un professionista e di conseguenza verrà più facilmente accettata dalla diretta interessata. Se lo vorrà, sono a sua disposizione anche online. Vi auguro il meglio. Dott.ssa Cristiana Danese psicologa
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Dott.ssa Giacinta Matilde Isorni
Agopuntore, Anestesista, Psicoterapeuta
Saronno
E' controindicato che lo stesso terapeuta che già sta seguendo la coppia prenda in carico altri della stessa famiglia. Il terapeuta deve avere uno sguardo scevro da pregresse influenze. Inoltre dal terapeuta si parla di se stessi e non di altri, nel senso che ci si può riferire ad altri rispetto a quello che suscitano in noi e si lavora sul perchè noi reagiamo a determinate persone in un modo piuttosto che in un altro. Quindi se anche fosse un tentativo di interferire nel vostro rapporto non avrebbe efficacia dato che qualsiasi terapeuta riporterebbe la questione alla persona che sta seguendo perchè è l'unica su cui può lavorare.
Dott. Marco Dusi
Psicologo clinico, Psicologo, Terapeuta
Bassano del Grappa
Buonasera, comprendo la sua difficile situazione ma le volevo confermare che è altamente sconsigliato per un terapeuta prendere in carico familiari o anche solo amici stretti dei propri pazienti. In questo caso particolare ci sarebbero conflitti che potrebbero minare entrambe le terapie. Le consiglio di rivolgersi con il suo compagno al vostro terapeuta e di proteggere un vostro spazio intimo e privato.
Dott.ssa Giada Casumaro
Psicologo, Terapeuta, Professional counselor
Rovereto sulla Secchia
La presa in carico di parenti o conoscenti è sconsigliato per un terapeuta proprio per non avere influenze reciproche e una visione unilaterale. Si consigliano percorsi diversi e diffiderei di chi invece lo consiglia. Potete invece chiedere al vostro terapeuta se ha qualche conoscenza e suggerirne diversi eventualmente.
Rimango a disposizione,
Dott.ssa Casumaro Giada
Dr. Cristina Finocchiaro
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Molto interessante la sua domanda, avrebbe necessità di approfondimenti.
Premesso che personalmente non prenderei in carico la suocera se avessi già voi in consulenza, se il vostro è però un terapeuta familiare potrebbe invitarla come "consulente" per un incontro/due, forse ha qualcosa da dire ed è importante ascoltarla (!).
Oppure se fossi il vostro terapeuta la invierei ad un collega.
Ma prima ci sono dei punti da considerare:
-la richiesta non la fa vostra suocera ma il vostro cognato (chi è che esprime il bisogno?)
- se veramente la sig.ra ha bisogno e vuole fare psicoterapia può rivolgersi a chiunque dei colleghi vicino casa sua, in autonomia
-siete stati voi ("cerchiamo di farle ammettere i suoi errori o convincerla ad andare in terapia per farsi aiutare") a stimolare questo bisogno, va quindi letto nell'ambito di una dinamica familiare, che purtoppo non è possibile in questa sede, ma non lo sottovaluterei da terapeuta familiare.
- sembrerebbe positivo che sia maturata una riflessione, potete parlarle chiaramente, forse sono maturi i tempi. Buon lavoro
Dott.ssa Cristina Finocchiaro
Psicologa e Psicoterapeuta
Dott.ssa Gabriella Ciampi
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta
Roma
Buongiorno.
Il/La psicoterapeuta non può seguire in terapia persone direttamente e strettamente collegate al proprio paziente, tranne sì tratti di terapia di coppia o familiare. Nel vostro caso quindi non può prendere anche sua suocera, può eventualmente fare un colloquio/consulenza per conoscerla di persona, ascoltarne la richiesta e quindi farsi un'idea migliore dello stile di personalità di lei e delle vostre dinamiche familiari, ma poi dovrebbe inviarla ad una/un collega.
Buona vita.
Dott. Francesco Pellino
Psicologo, Psicologo clinico, Terapeuta
Milano
Il terapeuta potrebbe anche accettare non andando contro codice deontologico ma personalmente io lo eviterei e qualunque terapeuta che ascoltasse o leggesse questa sua versione perché ci sarebbe a rischio la sua di fiducia e comprometterebbe la relazione terapeutica, colonna portante di un percorso con uno psicoterapeuta. Se desidera chiarimenti non esiti a contattarmi.
Dott.ssa Melissa Angelini
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta
Torino
Buonasera, non è possibile, per uno psicoterapeuta, avere in cura un familiare o amico di un paziente già in cura, poiché ciò potrebbe può minare la neutralità del professionista e, quindi, la sua capacità di offrire un supporto efficace. Qualunque sia la possibile causa del comportamento della suocera, dovrà rivolgersi ad un altro terapeuta, affinché ognuno possa avere uno spazio proprio. Un caro saluto
Dott.ssa Francesca Giampietri
Psicoterapeuta, Terapeuta
San Maurizio d'Opaglio
Buongiorno, le rispondo provando a mettermi nei panni dello psicoterapeuta vostro che viene contattato dalla suocera / madre di miei pazienti. Non sarebbe molto professionale accettare la suocera / madre come paziente, proprio perché essendo vostro terapeuta conosco bene le dinamiche.
Le indicherei altri professionisti che possono prenderla in carico.
Da quello che lei scrive è una situazione in cui chiarezza e trasparenza sono fondamentali e non c'è spazio per la confusione. La confusione porterebbe solo allo sfumarsi dei confini e a possibili invasioni non necessarie.
Cordialmente
Dott. Daniele Gallucci
Psicologo, Terapeuta, Psicologo clinico
Roma
Gentile utente, è importante che si confronti con il suo terapeuta rispetto alla questione il quale potrà rassicurarla certamente.
Cordiali saluti
Dott. Daniele Gallucci

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