Chiedo gentilmente un riscontro. Ho una bimba di un anno, Aurora, la quale trascorre molto tempo co

18 risposte
Chiedo gentilmente un riscontro.
Ho una bimba di un anno, Aurora, la quale trascorre molto tempo con i nonni paterni, e ho l’impressione che si possa creare un disequilibrio al riconoscimento di noi genitori, prediligendo i nonni.
Le primissime settimane, ho affidato loro Aurora nel pomeriggio per recuperare il sonno privato da ripetute notti insonni. Tuttora spesso la bambina sta con loro alcune ore pomeridiane, consentendomi di dedicarmi ad altro (casa, spesa). I nonni sicuramente le deridano quantitativamente più tempo, perché ha l’esclusiva. Quando invece la bambina è con me, ma siamo sole in casa (mio marito lavora) non riesco a dedicarle il mio tempo al 100% perché devo comunque cucinare, riordinare ecc.
Aurora è una bambina gioiosa, solare, propensa alla compagnia altrui.
Mi è capitato più volte che quando i nonni riportano a casa la bambina, lei si protrae per venire in braccio a me, la saluto e subito si irrigidisce spingendosi verso di loro, a volte ha pure pianto vedendoli allontanarsi. Io sono molto scoraggiata, non vorrei che riconoscesse in loro le figure genitoriali, e temo che questa cosa possa intensificarsi negativamente con il mio immediato rientro al lavoro post maternità, dovendo affidare a loro Aurora.
Può essere che il neonato non riconosca la mamma o preferisca i nonni ?
Salve, ritengo che la socievolezza della bambina più l'effettiva presenza dei nonni come punto di riferimento stabile possano aver creato questa situazione tale per cui ritengo opportuno che lei possa, seppur con fatica, a ritagliarsi degli spazi esclusivi con cui poter condividere momenti significativi con Aurora. Capisco quanto la stanchezza possa regnare sovrana specialmente nei primissimi mesi e nei primissimi anni tuttavia il supporto dei genitori è di vitale importanza per la bambina. Ritengo importante dunque che voi genitori possiate eventualmente essere seguiti qualora riscontriate stress eccessivo tipico di questa fase.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Gentilissima, vorrei rassicurarla sul fatto che sua figlia sa benissimo chi sia la mamma , chi la nonna, chi la zia e così via. Piuttosto mi chiedo quanto i suoi timori possano essere influenzati da una insicurezza di fondo nel suo ruolo materno. Sia serena. In questo nuovo ruolo, un percorso psicologico per comprendere l'origine delle sue insicurezze e superarle, potrebbe essere d'aiuto. Resto a disposizione se lo desidera e la saluto cordialmente, dott.ssa Manuela Leonessa
Buongiorno,
intanto sua figlia ad un anno non è più una neonata, ma una bimba che sta iniziando a riconoscere le figure di riferimento oltre quelle genitoriali, come i nonni per l'appunto. Aurora sa chi è la mamma e credo che questo contenuto sia più connesso alle sue paure ed insicurezze legate alla tematica di "non essere abbastanza o di non essere sufficiente presente nelle modalità e nel tempo". Si tranquillizzi, eviti di far aumentare l'ansia altrimenti rischia che la sua relazione con la bimba diventi una performance piuttosto che una delle esperienze più significative che una donna possa fare!
Un caro saluto
Dott.ssa Aurora Moriggi
Buongiorno, capisco la sua preoccupazione, è una paura comune nelle neomamme, soprattutto nel caso del primo figlio/a. Ci tengo a rassicurarla su questo, sua figlia sa chi è la sua mamma, semplicemente avrà dei punti di riferimento ulteriori, i nonni, che potranno essere una grande risorsa per il futuro. Mi chiedo se questa sua preoccupazione non si rifletta anche in altri ambiti della sua vita o delle sue relazioni. Rimango a disposizione se ha altri dubbi, domande o se vuole approfondire questo aspetto in colloqui psicologici. Le auguro il meglio. Dott.ssa Rota
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Buongiorno, la sua proccupazione è comprensibile in quanto neo-mamma, ma intanto ci tengo a rassicurarla sul fatto che Aurora sa bene chi è la sua mamma. Mi chiedo se la sua preoccupazione possa essere più legata ad un suo sentimento di inadeguatezza come madre o di senso di colpa per il fatto che le sembra di dedicare a sua figlia meno tempo rispetto ai nonni (risorsa preziosissima tra l'altro). Le consiglio di non farsi fagocitare dall'ansia o dalle preoccupazioni in modo da trasmettere più serenità e sicurezza alla bimba. Rimango a disposizione se ha dubbi, domande o sente la necessità di approfondire questi stati d'animo. Un caro saluto, Dott.ssa Rebecca Farusi
Salve,
Ritengo che siano dubbi e preoccupazioni innescati dal suo essere e sentirsi madre. Ma tutto questo spesso ha un peso emotivamente importante. Il suo dubbio potrebbe essere più interno che esterno, ma che potrebbe far nascere riflessioni interessanti e molto producenti. Se ha bisogno ci sono anche online.
Dott. Matteo Salvucci
Buongiorno, credo che i suoi dubbi siano assolutamente comprensibili, e che le sue preoccupazioni possano anche essere legate ad una preoccupazione per l'imminente rientro a lavoro che porterà Aurora a vivere i nonni con molta frequenza. La preoccupazione legata al rientro al lavoro post maternità è frequente e il momento è sempre molto delicato. Se dovesse sentire la necessità di approfondire la situazione, rimango a disposizione. Un saluto, Dott.ssa Elena Quattrini
Salve, prima di tutto mi sembra importante rassicurarla sul fatto che sua figlia sa benissimo che è lei la sua mamma. A volte è normale che i bambini al rientro a casa magari da un pomeriggio particolarmente divertente piangono perché dispiaciuti per la fine del gioco.
Il ruolo di mamma è impegnativo e avere timori simili ai suoi sono più che normali, ma a volte quando questi sono molto intensi, questo senso di malessere viene avvertito dai bambini che come uno specchio li manifestano con pianto, rigidità e quant'altro. Le consiglio di concedersi la preziosità di un percorso terapeutico che le permetta di tornare alla serenità con sé stessa e nel rapporto con la piccola.
Cordialmente
Cara la ringraziamo per aver scritto. L’esperienza della generatività, come quella della maternità, solleva inevitabilmente angosce e interrogativi mettendoci a confronto con qualcosa di nuovo che ci chiama a ricalibrare le risorse e le energie in nostro possesso e ad affidarci alla rete che più può esserci di sostegno, senza che ciò necessariamente comprometta quel primario e privilegiato legame di attaccamento col materno; piuttosto quest’ultimo se sufficientemente supportato, soprattutto nelle prime tappe evolutive, ha modo di poter continuare a curare le molteplici cose che interessano la sua esistenza. Ad ogni modo, un percorso di ascolto può rivelarsi di aiuto per accogliere quei timori e quelle domande relativi alla fase di vita che sta attraversando.
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Di Costanzo
Buongiorno, Aurora ha un anno e perciò riconosce tranquillamente la sua figura di madre e sa distinguerla da altre figure di riferimento, in questo caso i nonni. Le sue preoccupazioni sono associate alla sua nuova esperienza di madre. Non è necessario allarmarsi bensì cerchi di accogliere queste sensazioni. Dott.ssa Alessandra Zifatini
È normale che la bambina sia molto legata ai nonni, specialmente se trascorre molto tempo con loro. Tuttavia, non c'è motivo di preoccuparsi che preferisca i nonni ai genitori o che non riconosca la figura materna. I bambini a questa età sono molto flessibili e si adattano facilmente alle diverse figure di riferimento.

Il fatto che la bambina pianga quando i nonni se ne vanno è un segno che si sente sicura e protetta con loro, ma non significa che preferisca loro rispetto ai genitori. La bambina ha bisogno di tempo e di un'esperienza costante con entrambi i genitori per sviluppare un forte legame con entrambi. È importante che lei e suo marito trascorriate del tempo di qualità con la bambina, giocando, parlando e facendo attività insieme, anche se solo per brevi periodi di tempo.

Quando è da sola con la bambina, può coinvolgerla in attività che le consentono di dedicarle più tempo, come farla partecipare alla preparazione dei pasti o aiutarla a fare le pulizie. Anche se non sei in grado di dedicarle tutto il tuo tempo, è importante che la bambina senta che sei presente e che ti preoccupi per lei. Puoi anche considerare di trovare un modo per ridurre il tempo trascorso con i nonni, se ciò ti preoccupa.

Infine, è importante che la bambina si senta amata e protetta da entrambi i genitori e dai nonni, in modo che possa sviluppare un forte legame con tutte le figure importanti nella sua vita.

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buonasera, penso che nel ruolo di madre lei rappresenti una figura insostituibile e unica , cosi come insostituibili e unici sono i nonni che con tanta sollecitudine si sono presi cura della nipotina .
Fare i genitori non è semplice e nessuno nasce imparato, dice un famoso proverbio. Fare il genitore è qualcosa che si può fare meglio con le giuste informazioni e sostegno alla genitorialità; lei e sua figlia potreste trarre un grande vantaggio con tale supporto. Un caro slauto.
Gentilissima utente, comprendo la sua preoccupazione.
Quello che posso dirle è che generalmente bambini socievoli che accettano la compagnia di altre persone in assenza di mamma e che si riappacificano con lei in modo non troppo complicato quando torna, sono bambini che vedono la mamma come una base sicura e questo è prezioso e molto utile alla loro crescita psico fisica. Capisco il dolore che può provocare e la paura che ne può derivare, ma credo sia segno che la sua bambina sa che può stare serenamente con altre persone perché sa lei tornerà sempre a prenderla. E questo è molto importante.
Quello che può fare è parlare con lei quando la lascia dai nonni, dirle esplicitamente che la mamma va via però un pochino, che sentirà la sua mancanza ma che tornerà a prenderla dopo, come sempre. Questo è molto rassicurante per i bambini così piccoli (e anche per le mamme).
Se già lo fa, continui così.

Rimango a disposizione nel caso ne sentisse il bisogno

Dottoressa Carlino Eleonora
Salve, penso che lei si stia ponendo delle domande molto importanti. Comprendo la preoccupazione che vive ma ritengo che il problema non sia per la bambina nel riconoscere quali siano le figure genitoriali e penso che sia valido che abbia un buon rapporto con i nonni e questo è anche merito suo. Non è il tempo che un bambino trascorre con determinate figure a determinare quanto si leghi a loro ma la qualità di tale tempo, sicuramente però quando un bambino così piccolo si trova a "separarsi" da un luogo e da persone con cui ha trascorso buona parte della giornata può avere una reazione di irrigidimento. Io penso sia importante per lei riconoscere che quel tempo che le dedica è il suo 100%, e che cucinare e riordinare fa parte del prendersi cura e la bambina lo sente.
Mi auguro che le risposte che le sono state date la stiano aiutando, per qualsiasi domanda non esiti a contattarmi.
Hai familiarità con la frase "Ci vuole un intero villaggio per crescere un bambino"? Tua figlia avrà sempre più bisogno di figure di rifermento positive, per crescere felice: nonni, zii, amici, insegnanti, allenatori, ecc. Ognuno avrà un ruolo importante nella vita di tua figlia e se sarà fortunata ognuno la aiuterà a sviluppare una parte fondamentale della sua personalità. Credo che queste tue parole nascondano in realtà la tua insicurezza: spesso le madri non si sentono abbastanza: abbastanza presenti, abbastanza brave, abbastanza super eroine. E' un discorso lungo e complicato che parte da noi, per passare dalla società, dalle aspettative nostre e degli altri... ti consiglio di vivere al meglio il tempo che passate insieme, che non vuol dire non staccarti da lei neanche un secondo, ma significa vivere quel tempo con serenità, facendo cose belle e affettive. Ogni bambino ha diritto di avere una madre felice e realizzata: lavora, prenditi del tempo per te, FAI UNA TERAPIA che ti permetta di conoscerti e amarti, e passa del tempo di qualità con la tua bambina! Un saluto
Gentile Utente,
dalle sue parole sembrano emergere sentimenti di preoccupazione in relazione al legame con sua figlia. Nonostante le relazioni significative che Aurora sta sviluppando con altre figure importanti, come i nonni, il ruolo della mamma e del papà rimane centrale nella sua vita. Nei primi anni di vita, i bambini cominciano a scoprire il mondo e a sviluppare legami con diverse persone. Questo è un processo naturale dello sviluppo e non indica che Aurora non riconosca il suo ruolo di madre. Al contrario, il fatto di aver sperimentato un senso di sicurezza nel rapporto con i genitori le permette di esplorare e sviluppare connessioni con altre persone.
Nel caso in cui le sue preoccupazioni dovessero persistere, le consiglio la possibilità di pensare ad un percorso psicologico che possa aiutarla a riconoscere e comprendere i suoi vissuti.
Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Un caro saluto.

Dott.ssa Valeria Venturini
È comprensibile che tu possa essere preoccupata per il fatto che tua figlia sembri preferire i nonni paterni o che possa creare un disequilibrio nel suo attaccamento. Tuttavia, è importante tenere presente che i bambini possono passare attraverso diverse fasi di attaccamento e possono dimostrare affetto e preferenze in modi diversi a seconda delle circostanze.

Ecco alcune considerazioni:

Attaccamento al primo genitore: È normale che molti bambini sviluppino un forte attaccamento al genitore che si prende maggiormente cura di loro nelle prime fasi della vita, spesso la madre. Questo attaccamento iniziale è una parte naturale dello sviluppo infantile.
Attaccamento ai nonni: È anche normale che i bambini sviluppino legami affettuosi con i nonni o altre figure di cura significative nella loro vita. Questo può essere positivo e benefico per il bambino.
Fasi dello sviluppo: I bambini attraversano diverse fasi di sviluppo, compresi momenti in cui sembrano preferire una persona rispetto a un'altra. Questo può variare nel tempo.
Comportamento transitorio: Può accadere che un bambino mostri una preferenza temporanea per una persona, ma ciò non significa necessariamente che l'attaccamento principale sia stato compromesso.
Tempo di qualità: Anche se non riesci a dedicare tutto il tuo tempo alla tua bambina quando sei sola con lei, è importante riconoscere l'importanza della qualità del tempo trascorso insieme. Anche momenti brevi ma significativi possono contribuire all'attaccamento e al legame tra voi due.
Ritorno al lavoro: Il ritorno al lavoro dopo la maternità può essere un momento di transizione sia per te che per tua figlia. È importante essere paziente e comprensiva con te stessa e con il tuo bambino durante questo periodo. L'attaccamento tra madre e figlio può continuare a svilupparsi e rafforzarsi nel tempo.
Infine, se hai preoccupazioni persistenti sull'attaccamento di tua figlia o sull'effetto del tempo trascorso con i nonni, potrebbe essere utile consultare un professionista della salute mentale o un pediatra. Possono offrire orientamento e supporto personalizzato per affrontare queste preoccupazioni specifiche e aiutarti a comprendere meglio il comportamento di tua figlia.
Salve signora, sua figlia è molto piccola e, da donna, non è semplice trovare un equilibrio lavorativo e nel suo ruolo di mamma.
Può, quando è con sua figlia, imparare a trascorrere più tempo con lei, giocarci, solidificare la vostra relazione madre-figlia, così come dovrebbe avvenire con il papà. Pian piano troverà un equilibrio in questo.
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