Carissimi dottori... So gia qual e la causa del mio problema... Una violenza ripetuta di mio zio mat

33 risposte
Carissimi dottori... So gia qual e la causa del mio problema... Una violenza ripetuta di mio zio materno dall eta di 11 anni. Per 4 anni e andato avanti. Io mi sentivo aporca schifosa e inutile e mi sono buttata nel cibo.... Poi la vita non e andando a migliorare incinta a 18 anni sposata e separata con 3 figli... Un bimbo morto insomma la. Mia vita un incubo. Ora quello che mi freme e qualcosa che mi blocchi le abbuffate perche poi ato malossimo collo denti testa.. Sono stanca.... Molto
Le consiglio vivamente di rivolgersi ad un bravo/brava psicoterapeuta. Ce ne sono di validi anche nelle ASL: provi a chiedere a quella di zona. L e auguro buona ricerca

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Gentile signora,
Può essere utile un percorso di psicoterapia che la aiuti a superare questi eventi traumatici per riacquistare la sua serenità.
Il mio personale consiglio è di affidarsi a un terapeuta abilitato all'utilizzo dell' E. M. D. R., tecnica riconosciuta a livello internazionale come efficace sul trauma.
Sul sito ufficiale trova tutte le informazioni e l'elenco dei terapeuti abilitati suddivisi per regione.
I miei migliori saluti
Buonasera. Ciò che colpisce in tutto il suo scrivere è una forma di impulsività, dolore e difficoltà a sperare in una reale situazione migliore. Anche il mio parere è quello di rivolgersi ad un centro multidisciplinare per i disturbi del comportamento alimentare, ne esistono diversi in quasi tutte le regioni e spesso operano anche in convenzione con il territorio. È possibile che occorrano più figure professionali (nutrizionista, psicoterapeuta, psichiatra) per aiutarla in maniera efficace
Salve, effettivamente lei ha subito un trauma importante nella sua infanzia, come già consigliato dalla mia collega lei dovrebbe intraprendere un percorso terapeutico con una terapeuta che pratica la terapia EMDR. Il paziente che ha subito un trauma, come l'abuso, ricorda l'evento traumatico ma lo elabora e lo percepisce come evento del passato e si riduce l'intensità. Le auguro di stare meglio, se vuole mi può contattare online, Eugenia Cardilli
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Buongiorno signora, mi spiace molto per le sue dolorose vicende. Purtroppo sappiamo che queste lasciano profonde ferite che continuano a fare male anche se sono passati anni...e ci "ingarbugliano la vita" ancora di più. Un bravo psicoterapeuta esperto nella cura di violenze e traumi potrà aiutarla a comprendere il legame tra gli eventi passati e il malessere del presente. Le auguro di riuscire a stare meglio!
Buongiono, è sempre difficile accostarsi alla sofferenza di persone che hanno subito traumi come il suo senza invadere o sminuire. Cosa dire in più rispetto a quello che i colleghi le hanno già suggerito? Sicuramente un percorso multidisciplinare potrebbe essere quello più indicato, magari in fasi diverse. Cominciare con una psicoterapia con un esperto nel trattamento dei traumi potrebbe essere un buon inizio. Durante un trauma, specie se ripetuto, la psiche per difendersi si dissocia, avviene cioè una scissione fra l'evento e le emozioni associate. Le emozioni in parte rimangono legate alla memoria corporea, in parte vengono chiuse in un vero e proprio bunker e rimangono quindi inaccessibili. Queste parti nascoste influenzano inconsciamente comportamenti, emozioni, pensieri apparentemente senza nessuna connessione con gli eventi traumatici del passato. Un importante lavoro di psicoterapia dovrebbe aiutare a riconnette le parti dissociate per poter riprendere un "normale funzionamento" e mandare in pensione tutte quelle funzioni vicarie (depressioni, disturbi alimentari, dipendenze varie, ecc) che hanno riempito lo spazio della frattura che si è creata a scopo difensivo. Le auguro di risolvere!
Infatti la sua vita è stata veramente piena di esperienze traumatiche. Un percorso terapeutico che la aiuti ad elaborare questa vita traumatica e a ricongiungere, come ha detto la collega, le emozione con gli eventi, per poi giungere ad accettare che la vita passata non si può cambiare, ma si può cambiare quella presente e futura. Le augoro di stare meglio
salve, iniziare una psicoterapia è il mio suggerimento. Un luogo dove poter elaborare tutto quello che scrive e poter imparare a non usare più il cibo per alleviare la sua sofferenza.
Un saluto
Io non mi addentro; non posso che consigliarle di chiedere aiuto in modo più concreto. Se avesse difficoltà posso trovare il modo di metterla in contatto con professionisti competenti nella sua zona.
Buonasera. La violenza che lei ha subito ed il lutto a cui è andata incontro sono dei grandi traumi a cui bisognerebbe offrire ascolto e cura.
Le consiglierei una psicoterapia e l'EMDR che è una terapia mirata per l'elaborazione dei traumi, che potrebbe aiutarla moltissimo.
Può contattarmi per saperne di più.
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Cara il suo sentire è davvero molto sofferto.
La consapevolezza però è tanta e questo è già un buon punto di partenza.
Le consiglio vivamente un percorso terapico così da non sentirsi più sola nel portare questo pesante fardello.
La saluto augurandole il meglio.
Dott.ssa Costa
Parlandone con un terapeuta dinamico potrà tirare fuori cose che nemmeno immagina, secondo i suoi tempi ovviamente. Non può piovere per sempre, c' é sempre un modo per riprendersi da queste brutte esperienze. Un grande augurio affinché possa tornare a vivere serena.
Buonasera, le difficoltà che ha incontrato nel corso della sua vita incominciano con un evento fortemente traumatico che la segna e che ancora oggi non riesce a lasciare nel suo passato. Intraprendere un percorso terapeutico con un terapeuta EMDR le consentirebbe di elaborare questi ricordi dolorosi, riducendo anche i sintomi che riferisce e le abbuffate a cui in parte sono probabilmente collegate. Le faccio i migliori auguri. Un caro saluto
Salve, è fondamentale che intraprenda un percorso psicoterapico (e forse anche una valutazione psichiatrica, se necessario, per un supporto farmacologico), a maggior ragione se ha dei figli. Gli eventi dolorosi nella sua vita sono stati molti, si dia modo di superarli.
In bocca al lupo
Marta Calderaro
Buongiorno, ha già provato un percorso di psicoterapia?
Ottime cose, Dott. Andrea De Simone
Buongiorno, la sua ricerca dell'origine del suo sintomo risulta essere già il primo passo, le consiglio pertanto di continuare in questa direzione rivolgendosi ad uno psicoterapeuta con cui possa condividere le linee di un percorso e gli obbiettivi.
Gentile signora,
le esperienze dolorose che ha vissuto sembrano incidere ancora molto sulla sua vita e il cibo può spesso rappresentare un rifugio, come sembra essere nel suo caso. Le consiglio caldamente di iniziare un percorso di psicoterapia, per riuscire a trovare una maggiore serenità, elaborando quei ricordi dolorosi che le causano tanta sofferenza.
Un caro saluto
Dott.ssa Andrea Carta
Buonasera Signora. Le consiglio un approccio multidisciplinare. Ha bisogno di un supporto psicologico ed una guida dal punto di vista alimentare. Deve correggere ogni aspetto e soprattutto deve essere seguita dal punto di vista psicologico per superare i problemi che la spingono verso il cibo in maniera incontrollata. Io sono una nutrizionista con master in psicobiologia del comportamento alimentare. Se vuol approfondire non esiti a contattarmi. Cordiali Saluti
Purtroppo elaborare le violenze non è compito semplice, ma con l'ipnosi o l'EMDR si ottengono ottimi risultati senza prolungare all'infinito la psicoterapia. L'ipnosi è molto utile anche per le dipendenze come quella da cibo.
Buona Vita Stefano Zenaboni
Buongiorno,
ha ragione, ha avuto una vita davvero difficile, e piena di ostacoli. Ma mi permetta di dirle che credo che il vero problema non siano le abbuffate. Quelle indicano piuttosto che c'è un vuoto da riempire ... un vuoto che va colmato in un altro modo, un vuoto che ha bisogno di essere visto, elaborato, superato. Le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia, che la aiuti a ripercorrere la sua vita e a vivere il resto in modo più sereno! In bocca al lupo!
Gentile utente, in poche righe descrive una serie di esperienze di vita potenzialmente traumatiche e fonte di grande sofferenza. La sensazione di spossatezza e impotenza che descrive è comprensibile alla luce dei suoi trascorsi ma deve essere elaborata e compresa. Le suggerisco di rivolgersi a uno psicoterapeuta per valutare insieme di iniziare un percorso di cambiamento.
Carissima bulimica, con la mia TQE ( Terapia Quantistica Emozionale , vedi il mio sito e i miei video) puoi eliminare questi traumi e cambiare vita. Mi dispiace solo che vivo a Siracusa. Pensaci, le alternative sono un fallimento.
Una sola e vera strada percorribile: una seria psicoterapia integrata e potenziata da medicinali naturali. Le ha bisogno, infatti, di rielaborare i suoi traumi e di prendere consapevolezza di dei meccanismi di difesa e delle strategie di "sopravvivenza" che ha messo in atto e che la penalizzano.
Gentilissima,
le esperienze che lei descrive davvero colorano di tinte molto fosche la sua vita, nella quale sembra esserci stato poco spazio per scelte libere e all'insegna del suo personale benessere. Forse la sua richiesta di "bloccare le abbuffate" è un primo passo per riprendere il controllo della sua esistenza, a partire dal rapporto con il cibo: in questo caso le consiglio di scegliere un terapeuta con il quale avviare una relazione di fiducia. Potrete lavorare insieme affinchè lei inizi a percepirsi come persona dotata di valore e quindi meritevole di benessere e serenità. Rimango a disposizione per ogni suo bisogno.
dott.ssa Roberta Sala
Buongiorno cara signora. Lo credo bene sia stufa e stanca. Ha subito molte situazioni molto difficili e la sua vita è stata molto sofferta. Nel suo percorso non ha mai incontrato uni psicologo? Le abbuffate che ora la rapiscono possono essere in relazione ai trascorsi di cui ci accenna, come fossero una risposta agli eventi, un modo di reagire e riuscire ad andare avanti. Le consiglio caldamente di rivolgersi ad uno psicoterapeuta per meglio inquadrare il suo rapporto col cibo ma soprattutto per alleggerirsi delle sofferenze attuali e del passato. Coraggio!
Gentile signora, gli episodi che racconta sembra abbiano avuto un impatto traumatico e forse il suo rapporto con cibo indica un timido tentativo di gestire le sue preoccupazioni. E anche io come i colleghi le suggerisco di rivolgersi ad un terapeuta per iniziare un percorso di psicoterapia.

Le nuove tecniche per l'elaborazione del lutto e del trauma si sono rivelate veramente efficaci!

Un caro saluto
Gentilissima, grazie per la sua condivisione. Non esistono problemi, esistono solo soluzioni. Chieda e ottenga aiuto. un caro saluto.
Buona sera,
La rielaborazione degli eventi traumatici da lei vissuti potrebbe rappresentare un efficace aiuto nel gestire e risolvere la problematica delle abbuffate, presumibilmente strutturatasi come modalità di fronteggiamento del dolore. Si affidi ad uno psicoterapeuta per individuare il tipo di percorso più idoneo alle sue esigenze. Cordiali saluti
Buongiorno,
esistono protocolli terapeutici appositivi finalizzati alla rielaborazione di eventi traumatici, come quelli da lei riportati; EMDR può ad esempio essere un supporto adeguato e funzionale nell'indagine e intervento sui vissuti e contenuti legati al trauma; nel frattempo, potrebbe esserle utile svolgere un lavoro parallelo, in cui indagare i diversi meccanismi che mette in atto per "protezione" (come ad esempio un abbuffata, utile nel breve termine per silenziare alcune emozioni faticose da gestire) e trovare insieme delle alternative maggiormente funzionali.
Buona giornata
Dott. Luca Oppo
Gentile utente,
Quanta sofferenza che permea queste sue righe!
La Sua volontà e motivazione per poter stare meglio le fa onore e dovrebbe riconoscersela.
Scrive di esperienze che l'hanno messa a dura prova e che l'hanno portata, fungendo forse da concause, a sviluppare una serie di sintomi (le abbuffate) nel tentativo di gestire le emozioni connesse. Forse potrebbe per lei essere giunto il momento di lasciare andare tutto questo dolore per poter proseguire nel Suo percorso di vita con più leggezza.
Un percorso psicoterapeutico con un* specialista che si occupa di traumi potrebbe fare al caso suo per aiutarla in questa impresa!
Un caro saluto
Gentile utente, sicuramente in questo caso le consiglio di chiedere aiuto a un professionista psicoterapeuta.

Cordialmente

Dottor Mauro Vargiu
Buongiorno, le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia. In primis occorre intervenire sulle problematiche legate al comportamento alimentare e sul malessere che sta vivendo, la priorità ora è la sua serenità fisica e mentale.
Poi se si sentirà pronta potrà affrontare gli eventi traumatici che non ha ancora elaborato. La tecnica dell'EMDR è molto efficace a questo scopo.
Per qualsiasi supporto può contattarmi e sarò felice di poterla aiutare.
Un saluto, Sara Passavanti
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Buongiorno. Il suo messaggio è inciso e molto toccante. Parla di una infelicità diffusa in più ambiti della vita e le abbuffate mi risuonano come punta dell'iceberg di una realtà insoddisfacente. Credo che un confronto con uno psicoterapeuta possa essere un punto di partenza per affrontare tutto il suo vissuto.

Le auguro il meglio

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