Buongiorno, sono uno studente di 22 anni. Un anno fa ho iniziato a svegliarmi di notte con un sib

2 risposte
Buongiorno,

sono uno studente di 22 anni. Un anno fa ho iniziato a svegliarmi di notte con un sibilo nel respiro e, dopo aver effettuato test allergologici, ho scoperto di essere allergico al cane che vive con me.

Recentemente ho eseguito un test alla metacolina, risultato positivo, e il pneumologo mi ha diagnosticato un asma bronchiale allergico. Tuttavia, non ho avuto crisi asmatiche negli ultimi sette mesi, pur continuando a vivere con il cane. Nonostante questo, il mio medico mi ha prescritto Symbicort due volte al giorno.

Essendo giovane, sono preoccupato riguardo all’assunzione regolare di cortisone e vorrei chiedere un vostro parere: è sempre necessario seguire la terapia prescritta anche in assenza di crisi, considerando che i bronchi risultano comunque infiammati?

Grazie per l’attenzione.
Dott.ssa Maria Alessandra Lassandro
Allergologo, Medico estetico
Bari
Gentile paziente, la terapia dell’asma bronchiale si basa sulla visita e l’esame spirometrico. Anche in assenza di crisi asmatiche potrebbe essere necessario eseguire una terapia inalatoria continuativa. Potrebbe essere necessaria una rivalutazione allergologia al fine di impostare eventualmente una immunoterapia desensibilizzante utile anche ad alleviare la sintomatologia asmatica.

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Buonasera.

Capisco la tua preoccupazione riguardo all’assunzione regolare della terapia, ma è importante sapere che l’asma non trattato può rappresentare un rischio per l’organismo. Anche in assenza di crisi evidenti, l’infiammazione delle vie aeree persiste e può causare danni a lungo termine, rendendo i bronchi più sensibili e aumentando il rischio di riacutizzazioni.

Il farmaco che ti è stato prescritto contiene un corticosteroide inalatorio, che agisce localmente sui bronchi senza avere gli effetti sistemici tipici dei cortisonici assunti per via orale. Questo lo rende sicuro per un uso prolungato, riducendo l’infiammazione e prevenendo peggioramenti della malattia.

I polmoni di un soggetto asmatico si abituano facilmente a una respirazione compromessa. Per anni potresti non renderti conto dell’infiammazione persistente, ma quando i sintomi si manifestano, la situazione può essere già peggiorata.

Inoltre, data la natura allergica dell’asma, potrebbe essere utile valutare con l'allergologo l’immunoterapia specifica ("vaccino" per l’allergia), che nel tempo può ridurre la sensibilità all’allergene e migliorare il controllo della malattia.

Ti consiglio di seguire attentamente le indicazioni del tuo medico e non modificare la terapia senza consultarlo.

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