Buongiorno,sono Aurora ho una bambina di 5 mesi Mia figlia oltre a non voler dormire nella sua cull

18 risposte
Buongiorno,sono Aurora ho una bambina di 5 mesi
Mia figlia oltre a non voler dormire nella sua culla( dorme un ora e poi si sveglia urlando) nel letto con me è un continuo attaccarsi al seno.(non usa il ciuccio)e non capisco se è per fame o per altro. Premetto che faccio allattamento misto e il giorno do quasi sempre il biberon. La situazione sta diventando stancante perché mi fa passare le nottate in bianco e tra poco dovrò tornare a lavorare. Avete qualche consiglio? Grazie mille
Buongiorno Aurora, capisco la fatica dei primi mesi con sua figlia. Può capitare che i bambini appena messi nella culla si rifiutino di rimanere lì. Potrebbe essere necessario tenere ancora sua figlia nel letto con lei per un po' di tempo e piano piano abituarla alla culla. Rimango a disposizione per altri dubbi o chiarimenti. Le auguro il meglio. Dott.ssa Rota
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Salve,
il disagio e la stanchezza che sta vivendo sono più che comprensibili.
La maternità è uno degli eventi più particolari nella vita di una donna e spesso ci si trova a vivere un misto di emozioni: estrema felicità, ma anche tristezza e scoppi di pianto. Non bisogna sentirsi in colpa o inadeguate se alle volte ci si sente sopraffatte dalla stanchezza. È più che normale, perché l'arrivo di un neonato implica profonde trasformazioni a livello fisico e psicologico, nonché la necessità di un riadattamento della propria quotidianità per fare spazio alle esigenze del nuovo arrivato.
Detto ciò, è fondamentale chiedere aiuto a chi si ha intorno, senza paura di sentirsi giudicate e con la convinzione di poter e dover fare tutto da sole. È bene ritagliarsi degli spazi per se stessa per poter "ricaricare le batterie", soprattutto se si trova ad affrontare notti insonni. Qualora dovesse sentirsi eccessivamente sopraffatta dalla situazione, il consulto con un professionista può esserle d'aiuto per trovare delle strategie funzionali.
Per quanto riguarda la piccola, provi a rivolgersi al pediatra che la segue per consigli in merito; probabilmente, con il passare dei mesi diventerà un po' più autonoma e riuscirà a trascorrere la notte nel suo lettino.
Augurandole una buona giornata resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordiali Saluti.


Buonasera Aurora, mi spiace per le sue nottate in bianco e per la sua stanchezza. Ha fatto bene a chiedere consiglio, vedrà che le risponderanno molti professionisti! Le consiglierei di rivolgersi al suo pediatra o di andare in un vicino consultorio familiare perchè aiutino entrambe. Se il problema dovesse persistere, o se lei dovesse accorgersi di non essere solo stanca ma magari di vivere anche qualche momento di sconforto o tristezza o altro, allora si rivolga ad uno psicologo per prendersi cura di lei... Sa, è imprescindibile che stia bene anche lei. Le auguro il meglio e rimango a disposizione, saluti ad entrambe. Dott.ssa Giulia Remondini
Salve, comprendro benissimo la sua preoccupazione. Le consiglio di rivolgersi al suo pediatra che saprà consigliarla al meglio. In merito alla sua stanchezza se col passar dei giorni avvertisse sintomi emotivi legati eccessivamente allo stress e all'umore si rivolga subito a uno psicologo per analizzare il suo stato. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Gentile Aurora buongiorno,
purtroppo consigli per aiutare la sua bambina a dormire in maniera più costante la notte non ne ho, avrà già capito che qualunque cosa si escogiti, alla fine i neonati continuan a fare a modo loro. Il contatto fisico per loro equivale alla sopravvivenza per questo è così importante ed è anche possibile che la sua bimba non si attacchi al seno solo per nutrirsi ma per mantenere questo contatto. Se non riesce a dormire di notte provi a organizzarsi per farlo di giorno. Chieda a chi le sta vicino di portarsi la bimba fuori per un'oretta (magari anche due) e ne approfitti per dormire e per quando tornerà al lavoro si informi su tutti i permessi che la ditta le concede (allattamento ecc.) Nessuno può prevedere quando la sua bimba comincerà a dormire tutta la notte, per questo avrà bisogno di tutto l'aiuto che riuscirà a trovare. E se dovesse cominciare a credere che tutto questo è troppo complesso per lei chieda un sostegno psicologico, perchè come in molti casi succede non saranno le risorse a mancarle ma la consapevolezza di averle già in dotazione. Le faccio un mare di auguri con simpatia e resto a disposizione se lo desidera. Dott.ssa Manuela Leonessa
Salve Aurora, mi dispiace tanto per il disagio e comprendo benissimo la sua preoccupazione.
La maternità è uno degli eventi più particolari nella vita di una donna e spesso ci si trova a vivere un misto di emozioni: estrema felicità, ma anche tristezza e scoppi di pianto e rabbia . È più che normale sentirsi così , perché l'arrivo di un neonato implica profonde trasformazioni a livello fisico e psicologico, nonché la necessità di un riadattamento della propria quotidianità per fare spazio alle esigenze del nuovo arrivato. È bene ritagliarsi degli spazi per se stessa per poter "ricaricare le batterie", soprattutto se si trova ad affrontare notti insonni. Qualora dovesse sentirsi eccessivamente sopraffatta dalla situazione, il consulto con un professionista può esserle d'aiuto per trovare delle strategie funzionali. Per quanto riguarda la piccola, provi a rivolgersi al pediatra che la segue per consigli in merito; probabilmente, con il passare dei mesi diventerà un po' più autonoma e riuscirà a trascorrere la notte nel suo letto.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti. Cordiali Saluti.

Dott.ssa Martina Torrisi
Gentilissima, la maternità è la cosa più bella che possa vivere una donna ma nello stesso tempo anche molto impegnativa. I primi mesi di vita di un bambino sono pieni di gioia ma tolgono energie e sonno .... La continua ricerca del seno è un desiderio di tenere la mamma sempre accanto, è così per tantissimi bambini.Sua figlia crescerà e pian piano diventerà sempre più autonoma, nel frattempo si faccia aiutare dalle persone che le stanno vicino. Qualora la situazione non dovesse cambiare chieda consiglio al pediatra e, se per lei la cosa diventa insostenibile, si rivolga a un terapeuta che possa aiutarla a far chiarezza sulle difficoltà ed emozioni che sta vivendo.
Qualora lo volesse resto a disposizione, anche online.
I miei migliori auguri
Dott.ssa Miculian
Salve si confronti con il pediatra per capire se la bimba ha qualche piccolo malessere che la fa piangere di notte qualche colichetta varie per capire se si tratta di capricci o di piccole problematiche reali. Dopodiché eicordi che i figli sono specchio dei genitori e se in lei si stanno facendo largo preoccupazioni per come farà quando dovrà tornare a lavoro può darsi che le sue ansie si riflettano sulla piccola quindi si armi di pazienza chieda al pediatra quanto la notte la deve allattare e non si sostituisca al ciuccio provi a metterla in culla a piccoli dosi e si faccia aiutare da familiari se può e se si sente abbattuta si rivolga ad uno psicologo spero di esserle stata utile
Cara mamma,
ci sono degli aspetti da analizzare per prendere consapevolezza:
1) come già saprà il latte artificiale ha un tempo di digestione differente da quello materno, pertanto la bambina di giorno, prendendo quello artificiale, potrebbe essere “soddisfatta” più a lungo rispetto alla notte che prende quello materno e pertanto ha bisogno di soddisfare “più frequentemente” la sua fame
2) dando per assodato che abbia preso un buon ritmo sonno-veglia, molti bambini (ma non tutti) vivono l’addormentamento come “perdita di controllo” e quindi non risulta difficile immaginare la ricerca continua del porto sicuro per garantirsi la sopravvivenza e l’allontanamento dell’angoscia
3) qualora non abbia ancora delle regolarità nel dormire di giorno e di notte, sarebbe bene cominciare presto: quanto più dorme bene di giorno tanto più dorme bene di notte, si in termini di qualità che in termini di quantità
4) la maggior parte dei bambini, se non abituati fin da subito a dormire nel loro lettino, difficilmente di punto in bianco dormiranno da soli. Sarà necessario un periodo di “transizione” che la vedrà impegnata a sacrificare un po’ di sonno
5) dal mese prossimo comincerà lo svezzamento: questo in termini di sazietà (e quindi di sonno) potrebbe fare la differenza
6) non veda il rientro a lavoro necessariamente come un aspetto negativo: fino ad oggi nel suo spazio mentale c’era solo suo figlia, domani che rientrerà a lavoro nel suo spazio mentale dovranno sussistere il lavoro e la figlia. Inevitabilmente questo nuovo spazio mentale sarà percepito dalla bambina che naturalmente si adatterà alle nuove circostanze.
7) tenga presente che nei prossimi mesi ci potrebbero essere delle regressioni nel sonno: quando arriveranno i dentini (intorno agli 8 mesi, qualcuno prima e qualcuno dopo) e quando tornerà a lavoro.
8) tutti i punti precedenti escludono una causa organico/medica per cui è necessario contattare il pediatra.

Fatte queste considerazioni magari le saranno già venute in mente le soluzioni più adeguate da applicare con sua figlia.
Possiamo aggiungere sicuramente il farsi aiutare da chi le sta intorno: per esempio se c’è il marito/compagno potete alternarvi una notte per uno, oppure nell’arco della stessa notte vi svegliate una volta per uno (fintanto che la bambina non si abitua a dormire anche con braccia diverse).
Poi, in questa fase, può essere utile riorganizzare la giornata per recuperare il sonno perso la notte: dormire quando dorme la bambina, stando meno dietro alle faccende di casa.

Spero che le cose migliorino presto. La saluto e le faccio i miei migliori auguri!
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Ciao Aurora, capisco che la situazione sia difficile per te avendo due bambini uno di 2 anni e una di due mesi . Ci sono alcuni possibili motivi per cui la tua bambina non dorme bene nella sua culla e si attacca continuamente al seno. Potrebbe avere fame, desiderare la vicinanza della madre, avere bisogno di conforte, avere un disturbo del sonno, o avere problemi di digestione.

Ecco alcuni consigli che potrebbero aiutare a migliorare la situazione:

Prova a creare un ambiente di sonno accogliente nella sua culla, senza rumori o fonti di luce fastidiosi. Utilizza biancheria morbida e confortevole.

Cerca di ripetere sempre lo stesso rituale del sonno per aiutare la tua bambina a capire che è ora di dormire. Questo potrebbe includere attività come cantare una canzone, coccolarsi o leggere una storia.

Prova ad allattare tua figlia in modo che sia ben nutrita prima di metterla a letto nella culla. In questo modo, potrebbe dormire di più e svegliarsi meno frequentemente per mangiare durante la notte.

Se la tua bambina vuole essere vicina a te, prova a mettere la culla accanto al tuo letto. In questo modo, potrai allattarla o accarezzarla facilmente quando si sveglia.

Cerca di essere paziente e costante nei tuoi sforzi per aiutare la tua bambina a dormire meglio. Ricorda che i bambini a questa età hanno bisogno di molto comfort e attenzione.

Spero che questi consigli possano aiutarti a migliorare la situazione. Se il problema persiste, non esitare a consultare il tuo pediatra per ulteriori consigli e raccomandazioni se avessi bisogno di ulteriori informazioni mi trova tramite messaggio privato.




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Cara Aurora, la maternità come avrai sperimentato, è un momento molto delicato e di trasformazione, in qualche modo è come rinascere, e nel suo caso, insieme a sua figlia è nata anche una mamma. Questo per dirle, che è normale avere sentimenti contrastanti a volte e avere la sensazione di non saper cosa e come fare. Laddove può, chieda sempre aiuto, deve riposarsi ed essere serena. Per quanto riguarda il problema penso sia meglio scomporlo in due più piccoli: 1) i frequenti risvegli e 2) dormire nel lettino. Comincerei dal primo , dato che fa già allattamento misto, ha provato a proporre il latte artificiale come ultima poppata? Solitamente sazia molto i bimbi che dovrebbero, di conseguenza, dormire più profondamente e più a lungo. Le suggerisco inoltre di associare una routine di addormentamento (saluti ai pupazzi o a chi c’è in casa, una filastrocca) subito prima della poppata da cominciare prima che lei chieda il seno.In qualche modo dovrebbe anticiparla nel suo bisogno altrimenti preferirà il seno. Provi intanto così a risolvere con qualche giorno di assestamento i frequenti risvegli, poi passerà al cambio di letto. Suggerirei di affrontare un cambiamento per volta.
Spero di esserle stata utile.
Buonasera Aurora, capisco quanto può essere stressante far fronte ai continui risvegli notturni della sua bambina. Oggi ci sono psicologi specializzati nel sonno dei bambini le consiglio di rivolgersi direttamente a qualche collega che si occupa di questa specifica funzione. un saluto affettuoso
Buongiorno Aurora, comprendo la sua preoccupazione e sofferenza. La maternità è un momento della vita durante il quale le routine vengono rivoluzionate e adattate ai bisogni del bambino e potrebbe essere comune attraversare dei momenti in cui ci si sente fortemente stressati. Potrebbe esserle utile in questo momento seguire un percorso di sostegno alla genitorialità per comprendere al meglio i cambiamenti che sta affrontando e per avere uno spazio di ascolto dove esplorare i suoi dubbi e le sue preoccupazioni, sentendosi sostenuta ed accolta. Per quanto riguarda la sua richiesta, le motivazioni sottostanti i frequenti risvegli di sua figlia possono essere molteplici e purtroppo ho poche informazioni per poterle dare un consiglio esaustivo. Rimango a disposizione per eventuali chiarimenti. Un saluto, Dott.ssa Francesca Sartor
Buongiorno Aurora, spero di aiutarla con la mia risposta. Sicuramente qualsiasi tipo di allattamento è molto impegnativo e i risvegli sono fisiologici. Sappiamo che per i nostri piccoli esiste una suzione nutritiva e una non nutritiva. Nel primo caso si può osservare proprio la mascella del piccolo muoversi regolarmente, anche l'orecchio, e può sentire deglutire; nel secondo caso parliamo invece di quel tipo di suzione del bambino che ha più una funzione consolatoria, una coccola, una ricerca di contatto molto più interessante del ciuccio. Se lei allatta al seno la notte e al giorno dà la formula (non è specificato), un'ostetrica o consulente IBCLC potrebbe valutare se il seno è sufficientemente stimolato nella produzione di latte in quanto meno si attacca il bimbo al seno, meno quest'ultimo produrrà latte (la produzione si calibra sulla richiesta; diverso è invece se tira il suo latte durante il giorno). Consideri che comunque il latte artificiale non farebbe dormire più a lungo la bambina e che i bambini che prendono il seno fanno più fatica rispetto a poppare dal biberon e quindi potrebbero stancarsi, addormentarsi non del tutto sazi e quindi risvegliarsi per mangiare ancora, e questo può succedere per più volte di seguito. Insieme a questa valutazione ostetrica si può lavorare poi sulla questione "lettino" con un consulente del sonno, considerando le sue comprensibili necessità e le raccomandazioni sulla "nanna sicura". A disposizione per chiarimenti, un saluto. Dott.ssa Rachele Mommi.
Ciao Aurora, capisco che la situazione con tua figlia ti stia creando stress e stanchezza. È importante ricordare che ogni bambino è unico e che i bisogni e i comportamenti possono variare. Tuttavia, posso darti alcuni consigli che potrebbero essere utili.

Valuta la fame: Considera se tua figlia potrebbe effettivamente essere affamata quando si attacca al seno. Se riceve un adeguato apporto di cibo durante il giorno, potrebbe essere utile consultare il pediatra per escludere altre possibili cause del suo disagio.
Creare una routine: Cerca di stabilire una routine quotidiana per tua figlia, in modo che possa capire quando è il momento di dormire. Mantenere un ambiente tranquillo e confortevole nella sua culla potrebbe aiutarla ad associare quel posto al sonno.
Metodo del "dormire addormentati": Puoi provare il metodo del "dormire addormentati", che consiste nel mettere la tua bambina nella culla quando è sonnolenta ma ancora sveglia. In questo modo potrà imparare a addormentarsi da sola e sviluppare l'autonomia nel sonno.
Gradualmente separarsi: Se vuoi abituarla a dormire nella sua culla, potresti iniziare ad allontanarti gradualmente dal letto, spostandoti prima a fianco della culla e poi sempre più lontano, fino a quando si sentirà a suo agio a dormire da sola.
Introdurre alternative al seno: Potrebbe essere utile introdurre gradualmente il ciuccio come alternativa al seno. Tuttavia, tieni presente che ogni bambino ha le proprie preferenze, quindi potrebbe richiedere tempo per abituarsi.
Coinvolgimento del partner: Se possibile, coinvolgi il tuo partner nel processo di addormentamento e di gestione notturna. In questo modo potrai condividere le responsabilità e prenderti dei momenti di riposo.
Consultare un esperto: Se i problemi persistono e ti senti sopraffatta, potresti considerare di consultare un pediatra o un esperto di sviluppo infantile. Possono fornirti un supporto più specifico sulla situazione della tua bambina e darti suggerimenti personalizzati.
Ricorda che la genitorialità può essere impegnativa e richiedere pazienza. Cerca di prenderti cura di te stessa durante questo periodo e chiedi aiuto quando ne hai bisogno. Buona fortuna!
Buongiorno, Aurora. Comprendo che la situazione con sua figlia sia sfidante. È importante ricordare che ogni bambino è unico e che le abitudini di sonno e alimentazione possono variare. Potrebbe essere utile consultare un pediatra per escludere eventuali problemi di salute. Nel frattempo, potrebbe sperimentare diverse strategie per favorire il sonno, come creare una routine rilassante prima di coricarsi e rassicurare sua figlia con il contatto fisico e la voce. Potrebbe anche essere utile coinvolgere il padre o un caregiver per condividere le responsabilità notturne. Ricordi di prendersi cura anche di sé stessa, poiché il riposo è essenziale per affrontare la giornata lavorativa.
Rimango a disposizione,
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Buongiorno,
comprendo la sua stanchezza e la sua preoccupazione per il rientro a lavoro. Concordo con il fatto di sentire il parere di un pediatra per quanto concerne l'alimentazione ma, oltre a questo, potrebbe essere utile mettere vicino alla bimba un capo di abbigliamento della mamma o un pupazzo che abbia comunque il profumo di mamma. Inoltre può promuovere la routine dell'addormentamento con una storia letta da lei o dal papà in modo che, nel tempo, questo diventi un'abitudine per la sua bimba. Rimango a disposizione e le auguro una buona giornata.
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere altre domande, o desiderasse ricevere ulteriori informazioni, non esiti e chiedere.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
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