Buongiorno, soffro di una leggera forma di ansia e il medico mi ha prescritto una cura di 6 mesi di
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Buongiorno, soffro di una leggera forma di ansia e il medico mi ha prescritto una cura di 6 mesi di citalopram in gocce, cura che avevo già seguito anni fa e che mi aveva fatto stare meglio. Leggo però che potrebbero esserci problemi con la guida, soprattutto in caso di controlli o di incidenti, visto che citalopram è un antidepressivo. Come devo comportarmi quindi? Durante questa cura devo richiedere la revisione della patente per essere valutata idonea alla guida dalla commissione medica? Il mio medico mi assicura che posso guidare, ma ho comunque molte perplessità.
Buongiorno, solitamente il citalopram non altera le capacità di guida dell'auto.
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Gentile utente,
il citalopram, come altri antidepressivi SSRI, non comporta automaticamente l’inidoneità alla guida, né richiede di per sé una revisione della patente da parte della commissione medica.
Tuttavia, va fatta una distinzione importante:
1. dal punto di vista legale, l’assunzione di psicofarmaci non vieta la guida, a meno che non comporti alterazioni significative della vigilanza o delle capacità psicomotorie.
2. dal punto di vista clinico, nei primi giorni o settimane di trattamento può esserci un po’ di sonnolenza, affaticamento mentale o lieve rallentamento, che sono effetti collaterali noti, ma spesso transitori.
Quindi, come comportarsi?
Se è in buona stabilità clinica (cioè non presenta ansia intensa o sonnolenza significativa), e ha già assunto citalopram in passato con buona tollerabilità, non c’è alcun obbligo di segnalazione o revisione della patente.
È comunque sempre consigliabile, nei primi giorni di terapia, valutare soggettivamente come ci si sente prima di mettersi alla guida, ed eventualmente ridurre al minimo gli spostamenti complessi o prolungati.
In caso di incidente, l’assunzione regolare e documentata di un farmaco prescritto non costituisce di per sé un problema legale, salvo che emerga un’influenza diretta sulla capacità di guida, cosa piuttosto rara con i dosaggi standard di citalopram.
Molti miei pazienti guidano regolarmente durante trattamenti con SSRI, ed è proprio compito dello psichiatra o del medico curante valutare di volta in volta l’idoneità clinica, più che farmacologica.
Resto a disposizione se le servono chiarimenti aggiuntivi su questo tema, che merita sempre una valutazione attenta e personalizzata.
Un cordiale saluto,
Dr. Gianvito Elicio
il citalopram, come altri antidepressivi SSRI, non comporta automaticamente l’inidoneità alla guida, né richiede di per sé una revisione della patente da parte della commissione medica.
Tuttavia, va fatta una distinzione importante:
1. dal punto di vista legale, l’assunzione di psicofarmaci non vieta la guida, a meno che non comporti alterazioni significative della vigilanza o delle capacità psicomotorie.
2. dal punto di vista clinico, nei primi giorni o settimane di trattamento può esserci un po’ di sonnolenza, affaticamento mentale o lieve rallentamento, che sono effetti collaterali noti, ma spesso transitori.
Quindi, come comportarsi?
Se è in buona stabilità clinica (cioè non presenta ansia intensa o sonnolenza significativa), e ha già assunto citalopram in passato con buona tollerabilità, non c’è alcun obbligo di segnalazione o revisione della patente.
È comunque sempre consigliabile, nei primi giorni di terapia, valutare soggettivamente come ci si sente prima di mettersi alla guida, ed eventualmente ridurre al minimo gli spostamenti complessi o prolungati.
In caso di incidente, l’assunzione regolare e documentata di un farmaco prescritto non costituisce di per sé un problema legale, salvo che emerga un’influenza diretta sulla capacità di guida, cosa piuttosto rara con i dosaggi standard di citalopram.
Molti miei pazienti guidano regolarmente durante trattamenti con SSRI, ed è proprio compito dello psichiatra o del medico curante valutare di volta in volta l’idoneità clinica, più che farmacologica.
Resto a disposizione se le servono chiarimenti aggiuntivi su questo tema, che merita sempre una valutazione attenta e personalizzata.
Un cordiale saluto,
Dr. Gianvito Elicio
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