Buongiorno, ringrazio in anticipo per la risposta. Mi chiamo Alice e da un anno e mezzo, da quando s

3 risposte
Buongiorno, ringrazio in anticipo per la risposta. Mi chiamo Alice e da un anno e mezzo, da quando sono diventata vegetariana, soffro di gonfiore addominale. Premetto che ho molte allergie/intolleranze alimentari, fra cui il lattosio (o latte?) che cerco di evitare e che quando lo assumo, assumo insieme a degli enzimi presi in farmacia. Per anni ho seguito una dieta senza glutine perché i medici pensavano fossi celiaca (nonostante il test fosse risultato negativo), ma ora ho introdotto di nuovo i panificati (su suggerimento dei medici), che nella maggior parte dei casi sono a base di farina integrale (non mangio quasi mai farine raffinate). Da quando mangio panificati mi sono accorta che potrei essere sensibile al lievito, per cui lo limito molto. Ho inoltre delle allergie respiratorie che mi hanno causato allergie alimentari a quasi tutta la frutta (allergie crociate), posso mangiare solo arancia (ma mi fa acidità di stomaco), fragole, mirtilli, lamponi e pochi altri frutti. Ogni giorno prendo la vitamina D e B12 e da qualche mese ho ricominciato a fare attività fisica (a causa del Covid ho dovuto fermarmi). Aggiungo anche che sto seguendo una terapia ormonale (anello) a causa dell\'ovaio policistico. In ogni caso la mia dieta (frutta a parte) è molto bilanciata, perché in ogni pasto sto attenta che ci siano vitamine, carboidrati e proteine nelle giuste dosi, eppure la mia pancia è SEMPRE gonfia. Bevo abbastanza e nella mia dieta non ci sono bevande zuccherate, dolci, alcol, fumo, caffè, né altre abitudini/alimenti che possano farmi male. Per questi motivi non capisco la ragione del mio gonfiore. Lei ha qualche idea?
Buonasera Alice, da quello che dice sembrerebbe di una disbiosi intestinale. Occorre quindi una visita nel corso della quale fare un'anamnesi accurata e forse un'analisi del microbiota intestinale. Dopo di che sarà possibile individuare la corretta strategia da seguire. Per qualsiasi altra informazione non esiti a contattarmi

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buonasera..la dieta vegetariana non è adatta a te!
prima ne prendi consapevolezza e meglio starai..
hai anche ovaio policistico, il che complica la questione..
Gentile Alice, la risposta alla sua domanda richiede una valutazione di molteplici aspetti.
La prima cosa da considerare è che lei probabilmente non sta curando bene le sue intolleranze alimentari; al tal scopo le riassumo quello che dovrebbe essere un progetto terapeutico per risolvere definitivamente il problema intolleranze.
Il primo step prevede la dieta di esclusione degli alimenti ai quali si risulta intolleranti e anche degli alimenti che fanno parte della stessa famiglia biologica; in contemporanea lo step da seguire nella seconda parte è il percorso detox che consiste in un percorso chiamato tre R:
1 STEP: Rimuovere le tossine
2 STEP: Ripopolare le tossine
3 STEP: Ripistinare la corretta impermeabilità intestinale
Questo tipo di percorso deve essere seguito per 5-6 mesi, che è il periodo minimo per rimettere in omeostasi l'intestino.
Il secondo aspetto che deve essere considerato è che lei oltre alle intolleranze alimentari potrebbe soffrire di una situazione di disbiosi intestinale, la qualcosa si mette in evidenza con esami specifici, uno tra cui è un test sulle feci che eseguirà presso il suo domicilio, sul quale vengono valutate le alterazioni di tipo quantitativo e qualitativo della flora batterica e lo stato di permeabilità o impermeabilità intestinale. Se la diagnosi è quella di disbiosi devono essere prese delle misure di risanamento della problematica che prevedono in questo caso l'assunzione di farmaci naturali o integratori per almeno 5-6 mesi.
Gli altri aspetti da considerare sono abitudini come: mangiare velocemente, masticare velocemente, abbinare in modo erroneo gli alimenti oppure mentre si mangia introdurre troppa aria. Infine l'ultimo aspetto da considerare ,(ce ne sarebbero da considerare anche molti altri) è la gestione dello stress: è noto infatti che l'intestino contenga molte cellule nervose e che ci siano delle correlazioni dirette tra lo stress mentale e le risposte dell'intestino. Infatti è molto probabile che in gestione alla mal risposta delle proprie cause di stress mentale possa sviluppare una sindrome da colon irritabile che vede proprio una delle sue caratteristiche nel gonfiore dell'addome soprattutto in certi momenti della giornata e soprattutto in modo repentino anche non dipendendo dall'assunzione di cibo. Questo aspetto dovrebbe essere valutato in modo specifico da poter seguire un percorso di allenamento mentale alla gestione dello stress.
La saluto cordialmente, a presto

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