Buongiorno. Mi chiamo Tiziana ho 50 anni, sono di Roma. In tutta la mia vita non ho mai provato o

Gentile signora,la sua frustrazione è comprensibile.
Tuttavia va tenuto presente che la stimolazione del clitoride rappresenta nella quasi totalità dei casi l'innesco fisiologico dell'orgasmo femminile.Tale stimolazione può essere diretta,o indiretta.
La prima modalità è la più frequente, come nel suo caso.
La seconda avviene nel corso del rapporto penetrativo,ed è correlata conl'anatomia e la fisiologia soggettiva dell'organo che può essere attivato indirettamente dai movimenti coitali che interessano le piccole labbra e la pelvi.
Tutto ciò naturalmente in linea generale. Ogni caso specifico va poi valutato con una visita presso un medico con particolare preparazione nel trattamento delle problematiche sessuali al fine di valutare la peculiare situazione fisica e psico/emotiva di ciascuna persona e, di conseguenza, poter prendere le decisioni più idonee per quella che ciascuno ritiene una migliore qualità di vita.

Gentile signora, la stimolazione indiretta del clitoride che provoca l'orgasmo durante la penetrazione, può essere favorita da una contemporanea stimolazione manuale o da una posizione per lei più confacente. Una posizione dove lei può essere attiva infatti potrebbe permetterle di ottenere una stimolazione migliore.

Gentile signora, le vorrei comunicare che è comune fra le donne riscontrare meno facilità a raggiungere l'orgasmo rispetto agli uomini perché gli organi sono fisiologicamente diversi. Non c'è solo questa differenza; la donna infatti dovrebbe venir facilitata attraverso stimolazioni mentali /fantasie e preliminari. Inoltre vorrei rassicurarla dicendole che la maggior parte delle donne (sane) raggiunge l'orgasmo esclusivamente per stimolazione diretta del clitoride (che è la parte con più terminazioni nervose) o tramite penetrazione ma con sfregamento della zona quindi non si senta incompleta perché non c'è nulla di anormale in quanto racconta. Tuttavia se questa rassicurazione non dovesse bastarle, potrebbe andare da una/o psicologa/o specializzata/o in sessuologia per parlare di questo suo stato d'animo e cercare il modo migliore per riuscire a provare l'orgasmo in un rapporto completo.
Sperando di esserle stata d'aiuto, le porgo cordiali saluti.
E.C.

Salve Tiziana, è importante dare spazio alla sensazione di frustrazione e di incompletezza che percepisce nel vivere la sessualità. Può essere proprio questo suo sentire, creando un circolo vizioso, a influenzare a sua volta il modo di accogliere il piacere stesso.
Non esiste un modo giusto o sbagliato di raggiungere l'orgasmo, ma come noi viviamo questa esperienza. Conoscerci profondamente ci permette di gestire il nostro sentire e la relazione con l'altro in maniera sana.
Se ne ha voglia può confrontarsi con un professionista per avere uno spazio di riflessione e approfondimento.
Resto a disposizione per qualsiasi domanda o chiarimento.
Un saluto.
Dottoressa Antonella Centofanti

Buongiorno Tiziana, se la sensazione di sentirsi incompleta la vive da molto tempo, come mai in questo momento si è decisa di esporre il problema?
La sessualità è un ambito in cui si sovrappongono diverse dimensioni: il rapporto con il proprio corpo, la relazione con l altro ed il proprio mondo di significati. Quindi Tiziana, risulta difficile spiegare il suo disagio senza tener conto del momento di vita in cui si trova.
Le auguro una buona giornata.
Paola Uriati

Salve Tiziana
Spesso il disagio o un malessere può essere uno stimolo ad affrontare problemi che abbiamo a volte per molto tempo evitato. Mi sembra giusto che si ponga il problema di arricchire la sua vita sessuale ed il suo piacere perché il sesso è il piacere per eccellenza, come hanno già detto alcune colleghe l’orgasmo clitorideo è più semplice da raggiungere e quindi molto più diffuso, ma l’orgasmo vaginale può essere più intenso e profondo, provi a considerare il sesso anche come gioco e scoperta, provi ad arricchirlo con nuove posizioni e con alternanza di posizioni attive e passive, facendo lavorare anche la sua fantasia.
Cordiali saluti

Buongiorno Tiziana! Comprendo la "frustrazione" di cui parla, come del sentirsi funzionanti a metà, e per quanto la maggior parte delle donne che ha un orgasmo penetrativo lo ottiene con una stimolazione indiretta del clitoride, è corretto riconoscere e dar spazio a quello che per lei significhi vivere questa situazione.
Le consiglio intanto di leggere il manuale della Dott.ssa Roberta Rossi "Vengo prima Io", che potrà aiutarla ad avere maggiori delucidazioni su quello che c'è da sapere sull'orgasmo femminile a 360 gradi.

Le auguro delle buone feste,
Silvia Lancia

Gentile utente, consideri che la tradizionale distinzione tra orgasmo clitorideo e vaginale è un mito: tutti gli orgasmi sono clitoridei, per stimolazione diretta o indiretta. Situazioni come la sua possono portare a favorire una stimolazione o masturbazione esclusivamente clitoridea, in un circolo vizioso che potremmo riassumere nel seguente modo: 1) assenza di piacere nella stimolazione vaginale; 2) conseguente stimolazione clitoridea preferenziale; 3) assenza di stimolazione vaginale "totale"; 4) sessualità totalmente incentrata sulla stimolazione diretta del clitoride. È solo una fra le tante ipotesi possibili, ma se così fosse, l'intensità della stimolazione clitoridea diretta non le consentirebbe di apprezzare le sensazioni "indirette" che arrivano al clitoride dalla penetrazione. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.

Salve Tiziana, la sua esperienza è condivisa da molte donne. Il piacere femminile, infatti, è legato alla stimolazione clitoridea e per alcune è impossibile raggiungere l'orgasmo senza stimolazione esterna. Infatti, anche se il clitoride continua all'interno, "abbracciando" con le sue radici il canale vaginale, non sempre la penetrazione è sufficiente. Può provare ad associare le due stimolazioni. Non è incompleta: il fatto che l'orgasmo legato alla penetrazione sia "migliore" o "auspicabile" è un concetto retrogrado e legato a un modo sessista di vedere il corpo della donna.