Buongiorno Mi chiamo Paola e ho un problema con un prolasso intestinale ormai da marzo. sono obbliga
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Buongiorno Mi chiamo Paola e ho un problema con un prolasso intestinale ormai da marzo. sono obbligata a prendere ogni 12 ore dei lassativi pesanti e i dolori che si espandono all'addome sono davvero molto molto forti. Inoltre ho un rettocele di 6,8 cm con 2 cm già in vescica. mi è stato detto di attendere per poter fare prima della riabilitazione pelvica ma la mia qualità di vita ormai è diventata impossibile da gestire. vorrei se fosse possibile essere operata quanto prima. come mi devo comportare per risolvere definitivamente questo problema?
Gentile Paola,
per poterla aiutare nel modo migliore possibile e valutare se sia meglio la riabilitazione o un intervento chirurgico è importante visitarla ed eventualmente sottoporla a degli accertamenti preoperatori. Le consiglio di eseguire una visita proctologica.
Cordiali saluti
Dr.ssa Cavallo
per poterla aiutare nel modo migliore possibile e valutare se sia meglio la riabilitazione o un intervento chirurgico è importante visitarla ed eventualmente sottoporla a degli accertamenti preoperatori. Le consiglio di eseguire una visita proctologica.
Cordiali saluti
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buongiorno, beh vista la sua diagnosi e la sua qualità di vita, forse è il caso di vedere tutta la sua documentazione e valutare la possibilità di sottoporla all'intervento prima, anche perchè nonostante l'utilità e l'efficacia della riabilitazione preintervento, il suonprolasso e rettocele credo possano avere la priorità del trattamento chirurgico. saluti
buongiorno signora,
una valutazione proctologica accanto a quella uro-ginecologica sarebbe utile. inoltre ha già eseguito Defecografia dinamica e manometria ano-rettale con il suo proctologo?
il suo caso deve essere valutato per il meglio.
auguri drssa mulas
una valutazione proctologica accanto a quella uro-ginecologica sarebbe utile. inoltre ha già eseguito Defecografia dinamica e manometria ano-rettale con il suo proctologo?
il suo caso deve essere valutato per il meglio.
auguri drssa mulas
Il termine del prolasso dell'intestino è troppo generico. Dalla sua descrizione presuppongo che le abbia la cosiddetta Sindrome da Defecazione Istruita il quando prevede forme funzionali e forme date da un prolasso. Sicuramente necessità di esami approfonditi come la Manometria anorettale, la defecografia. Dopo di che si potrà valutare l indicazione chirurgica ed eventuale riabilitazione per o post chirurgica. È un quadro molto complesso che va studiato all'interno di un equipe multi disciplinare in grado di valutare i diversi aspetti, in un centro con esperienza di questo tipo di chirurgia.
Buonasera,
Priorità assoluta prima di qualsiasi trattamento medico, chirurgico o di tipo riabilitativo è porre una corretta diagnosi richiedendo gli esami diagnostici più appropriati, occorre affrontare con un approccio multidisciplinare tale patologia, spero di poterla visitare e poterle indicare la strada più consona visto che un errore di valutazione iniziale potrebbe falsare tutto.il suo delicato percorso di guarigione .
Valeria Gianfreda
Priorità assoluta prima di qualsiasi trattamento medico, chirurgico o di tipo riabilitativo è porre una corretta diagnosi richiedendo gli esami diagnostici più appropriati, occorre affrontare con un approccio multidisciplinare tale patologia, spero di poterla visitare e poterle indicare la strada più consona visto che un errore di valutazione iniziale potrebbe falsare tutto.il suo delicato percorso di guarigione .
Valeria Gianfreda
dolore addominale, defecazione difficile, prolasso intestinale (?), rettocele, interessamento vescicale. E' una descrizione confusa che richiede una diagnosi appropriata da parte di chi si interessa seriamente di pavimento pelvico e problematiche connesse
Concordo su tutto con Dott. Dodi
E' già stato detto tutto. Diagnostica, esperienza e multidisciplinarietà sono indispensabili per la pianificazione dell'intervento.
Gentile Paola,
La risposta è sì, se le alterazioni anatomiche sono importanti il chirurgo può decidere di procedere all'intervento chirurgico correttivo prima di un'eventuale riabilitazione.
La risposta è sì, se le alterazioni anatomiche sono importanti il chirurgo può decidere di procedere all'intervento chirurgico correttivo prima di un'eventuale riabilitazione.
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