Buongiorno mi chiamo andrea ed ho 33 anni in passato ho sofferto di doc da suicidio curato con dapar

19 risposte
Buongiorno mi chiamo andrea ed ho 33 anni in passato ho sofferto di doc da suicidio curato con daparox, adesso dopo un periodo molto stressante mi e ritorno potreste consigliarmi
Buongiorno, ne parli col suo medico di base e valuti di fare una visita psichiatrica per valutare se e come riprendere una terapia farmacologica. Consideri anche, se già non lo ha fatto, di iniziare un percorso psicoterapeutico per lavorare per una risoluzione finalmente definitiva del problema. Un saluto, Marta Corradi.

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Buongiorno,
Sono d'accordo con la collega.
A volte la terapia farmacologica non è risolutiva, può richiedere una visita psichiatrica e valutare un percorso psicologico per trovare una soluzione per far fronte ai periodi più stressanti.
Cordiali saluti
Alessia Vaudano
Buonasera Andrea le colleghe fanno riferimento alla terapia farmacologica che a mio giudizio appare essere fondamentale in questo momento . Di fatto ciò che è utile e iniziare un percorso psicoterapeutico in parallelo che la aiuti a gestire le angosce che derivano da tali pensieri ossessivi
Salve, purtroppo lei dà veramente poche notizie su di sè soprattutto non ci dice che cosa sta succedendo in questo periodo per poter aver avuto una ricaduta. Dovrebbe ricontattare lo psichiatra che l'ha curata, sicuramente gli verrà prescritta una terapia, ma lei essendo molto giovane, sarebbe bene che eseguisse una psicoterapia, che insieme alla terapia farmacologica la potrebbe maggiormente aiutarla, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli
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Salve, è normale che in seguito ad un periodo stressante i sintomi si ripresentino ed è anche probabile che il decorso del disturbo ossessivo sia episodico ricorrente se non efficacemente curato. La terapia farmacologica da sola rischia di non essere risolutiva. Un trattamento cognitivo comportamentale per il disturbo ossessivo può aiutarla a comprenderne i meccanismi e a reagire ad essi in modo più funzionale. Può comunque essere importante in questa fase di riacutizzazione dei sintomi ricontattare il suo psichiatra nel caso fosse necessario riavviare una terapia farmacologica. Un cordiale saluto.
Salve. Mi associo ai colleghi.
La terapia elettiva per la sua condizione è a "doppio binario".
Un trattamento farmacologico con uno Psichiatra di riferimento ed una psicoterapia a orientamento cognitivo comportamentale con uno psicoterapeuta. Cordiali saluti Dottor Emanuele Grilli.
Buongiorno. È possibile una recidiva, ma sicuramente avendo già superato in passato si potra' affrontare nuovamente. Anzi, come nel film, non dovrebbe cominciare da zero, ma ricominciare almeno da tre (consapevolezza sua, cura farmacologica e cura psicoterapica)
Buon giorno, può succedere di avere delle ricadute soprattutto a fronte di situazioni nuovamente stressogene. La invito caldamente, data anche la sua giovane età, a rivolgersi ad uno psicoterapeuta per riaffrontare il problema da un punto di vista più profondo e, le auguro e mi auguro, risolutivo. Discuta e concordi con il suo medico ed il suo psicoterapeuta anche la possibilità di esser seguito farmacologicamente da uno psichiatra e si monitori rispetto ai cambiamenti. Le auguro di trovare presto sollievo. Cordialità, dott.ssa Melania Fanello
Buongiorno Andrea,
Sicuramente la cosa migliore è parlarne con il suo medico di base e valutare con lui la possibilità di contattare uno psichiatra ed, eventualmente, uno psicoterapeuta per un percorso di sostegno.
Cordiali saluti,
Federica Casale - Psicologa e Psicoterapeuta
Buongiorno,
dal momento che sta vivendo un momento di vita stressante, è fondamentale che ricontatti il suo psichiatra di fiducia per reimpostare una terapia farmacologica. Associ a tale trattamento una psicoterapia, assicurandosi che via sia un lavoro coordinato e collaborativo fra lo psichiatra e il terapeuta di riferimento. Lei è giovane, vedrà che trarrà giovamento da un percorso combinato. Un caro saluto, dottoressa Margherita Maggioni.
Come correttamente hanno scritto gli altri colleghi, nella sua situazione sarebbe necessario un trattamento combinato farmacoterapia + psicoterapia.
Salve, come le hanno già consigliato i colleghi, intraprenderei un percorso combinato con farmacoterapia e psicoterapia.
In bocca al lupo
Marta Calderaro
Caro Andrea, pur nella necessità di prendere in considerazione una serie di informazioni che Lei non riporta, l'indicazione in questo caso è senza dubbio quella di rivolgersi a uno psicoterapeuta che possa lavorare in equipe con lo psichiatra per impostare un percorso volto da un lato all'immediata riduzione dell'impatto sintomatologico (tramite farmaco) e dall'altro a un'azione volta a comprendere i motivi della Sua sofferenza per risolverla in modo si spera definitivo. Non perda ulteriore tempo e si rivolga ai colleghi con fiducia e con responsabilità. In bocca al lupo! Cordialità. DMP
Buonasera, da ciò che scrive non è chiaro se oltre al farmaco ha effettuato un percorso di psicoterapia. Le consiglio di rivolgersi ad uno specialista del settore che lo aiuti ad elaborare le cause del suo malessere che il solo farmaco non può risolvere.
In bocca al lupo
Buongiorno, l'indicazione terapeutica per la cura del DOC è psicoterapia cognitivo comportamentale insieme a terapia farmacologica. Mi spiace che lei sia ancora in questa situazione dopo tutto questo tempo. Contatti un terapeuta cognitivo comportamentale.
dott Tealdi
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Buongiorno, si è mai rivolto ad uno psicoterapeuta?
Buonasera Andrea. è opportuno dato il suo pregresso stato di salute che lei effettui nuovamente una visita psichiatrica ma ritengo anche opportuno che lei inizi una terapia psicoterapica, fondamentale con l'assunzione farmacologica. se ha necessità di informazioni su approccio terapeutico più adeguato a lei mi contatti
Gentile utente,

ne parli col suo medico, che in passato le ha prescritto il farmaco per valutare se e come riprendere la terapia farmacologica. Consideri anche, se già non lo ha fatto, di iniziare un percorso psicoterapeutico per lavorare su di se e cercare di andare a comprendere l'origine del sintomo.

Cordiali Saluti

Dott. Diego Ferrara
Dalle sue parole sembra attraversare un momento davvero particolare e profondamente pesante da sopportare, che meriterebbe di essere condiviso per alleviarne il dolore. I suoi vissuti, così importanti e delicati, necessiterebbero di essere ascoltati e approfonditi in un contesto terapeutico, certamente un percorso psicologico la aiuterebbe a fare chiarezza e ad affrontare questo momento, così difficile per lei. La psicoterapia è prima di tutto un viaggio, un'esplorazione di noi stessi con la compagnia di qualcuno a cui affidarsi e su cui poter contare che può aiutarci a conoscerci meglio, a sondare parti di noi emozioni, pensieri, prospettive ancora sconosciuti che è arrivato il momento di incontrare. Le suggerisco di valutare l'inizio di un percorso di terapia con la compagnia di qualcuno che si sintonizzi al meglio con le sue necessità e aspettative, in caso mi trova disponibile ad riceverla (attraverso la video-consulenza online) e, se mi permette, la invito con piacere a ritagliarsi qualche minuto per leggere la mia descrizione presente su questa piattaforma e farsi una prima idea di me del mio approccio; se la lettura le piacerà e se la motiverà a mettersi in gioco (scegliere di affrontare il nostro dolore è una scelta molto coraggiosa e una scommessa su noi stessi!), mi troverà felice di accoglierla. Resto a sua disposizione e, se vuole, la aspetto. Un gentile saluto

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