Buongiorno, ho regolarmente rapporti anali. Il mio partner ha avuto un batterio dopo circa una sett
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Buongiorno, ho regolarmente rapporti anali.
Il mio partner ha avuto un batterio dopo circa una settimana del nostro rapporto. Tutto è cominciato da una cistite ma con febbre molto alta purtroppo per poi finire in ospedale perchè l'infezione si è proliferata nel sangue.
Io premetto di aver fatto analisi delle feci, urino cultura e generiche subito dopo il suo ricovero e sono risultate tutte negative.
Può aver contratto il batterio dal nostro rapporto anale non protetto anche se io non ho mai avuto nulla ?
e tutte le analisi sono risultate negative?
Grazie in anticipo.
Il mio partner ha avuto un batterio dopo circa una settimana del nostro rapporto. Tutto è cominciato da una cistite ma con febbre molto alta purtroppo per poi finire in ospedale perchè l'infezione si è proliferata nel sangue.
Io premetto di aver fatto analisi delle feci, urino cultura e generiche subito dopo il suo ricovero e sono risultate tutte negative.
Può aver contratto il batterio dal nostro rapporto anale non protetto anche se io non ho mai avuto nulla ?
e tutte le analisi sono risultate negative?
Grazie in anticipo.
Gentile utente
per definizione i rapporti anali possono sempre trasmettere infezioni perchè nell'ampolla rettale vi è sempre una ricchissima flora batterica.
Tali batteri fanno parte del normale microbiota intestinale e se rimangono nel loro ambiente naturale non danno problemi, se invece si spostano in altri organi o apparati possono originare eventi infettivi ( ad esepio Uretriti,cistiti,prostatiti....).
Pertanto il fatto che gli esami da lei effettuati siano fortunatamente risultati negativi non esclude la possibilità che l'infezione del suo partner sia stata contratta a seguito di tale rapporto, anche se le Infezioni delle Vie Urinarie sono molto frequenti e quindi non è possibile stabilire un nesso assoluto di causa/effetto.
In ogni caso è sempre molto importante che i rapporti anali siano accuratamente protetti con il profilattico dall'inizio alla fine della penetrazione e sia sia usato in dose abbondante un adeguato gel lubrificante per evitare infezioni da traumatismi al partner ricevente.
Cordiali saluti
dott. Piergiorgio Biondani.
per definizione i rapporti anali possono sempre trasmettere infezioni perchè nell'ampolla rettale vi è sempre una ricchissima flora batterica.
Tali batteri fanno parte del normale microbiota intestinale e se rimangono nel loro ambiente naturale non danno problemi, se invece si spostano in altri organi o apparati possono originare eventi infettivi ( ad esepio Uretriti,cistiti,prostatiti....).
Pertanto il fatto che gli esami da lei effettuati siano fortunatamente risultati negativi non esclude la possibilità che l'infezione del suo partner sia stata contratta a seguito di tale rapporto, anche se le Infezioni delle Vie Urinarie sono molto frequenti e quindi non è possibile stabilire un nesso assoluto di causa/effetto.
In ogni caso è sempre molto importante che i rapporti anali siano accuratamente protetti con il profilattico dall'inizio alla fine della penetrazione e sia sia usato in dose abbondante un adeguato gel lubrificante per evitare infezioni da traumatismi al partner ricevente.
Cordiali saluti
dott. Piergiorgio Biondani.
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Come ha spiegato in maniera chiara il Dott. Biondani anche io suggerisco di usare sempre il preservativo come protezione per sè e per la persona con cui stiamo. Saluti Dott. Lina Isardi
Gentile utente, in accordo con i colleghi, suggerisco sempre di avere rapporti sessuali e anali con strumenti di barriera efficaci come il preservativo,per evitare MTS.
Resto a disposizione come spazio d'ascolto.
Un caro saluto.
Dr. Luca Russo
Resto a disposizione come spazio d'ascolto.
Un caro saluto.
Dr. Luca Russo
Gentile utente, grazie per aver condiviso con attenzione la vostra esperienza. La sua domanda è molto importante e merita una risposta chiara e rispettosa.
Il rapporto anale non protetto può, in alcuni casi, favorire il passaggio di batteri intestinali (come Escherichia coli) nel tratto urinario del partner, soprattutto se non vengono adottate misure igieniche adeguate prima e dopo il rapporto. Questo non significa che lei abbia necessariamente trasmesso un’infezione: il fatto che le sue analisi siano risultate negative è rassicurante e indica che non presenta infezioni attive.
Tuttavia, è possibile che il suo partner abbia sviluppato una cistite batterica a seguito di una contaminazione occasionale, che in soggetti predisposti può evolvere rapidamente, soprattutto se non trattata tempestivamente. La proliferazione nel sangue (batteriemia) è una complicanza rara ma possibile, e non sempre dipende da una trasmissione diretta tra partner.
Se desidera approfondire l’aspetto relazionale o emotivo legato a quanto accaduto, o se ha vissuto ansia o senso di colpa in seguito all’evento, uno spazio di consulenza può aiutarla a elaborare con serenità. Resto a disposizione.
Un caro saluto, Dott.ssa Emerilys Martha Delgado García Psicologa – Psicoterapeuta – Sessuologa
Il rapporto anale non protetto può, in alcuni casi, favorire il passaggio di batteri intestinali (come Escherichia coli) nel tratto urinario del partner, soprattutto se non vengono adottate misure igieniche adeguate prima e dopo il rapporto. Questo non significa che lei abbia necessariamente trasmesso un’infezione: il fatto che le sue analisi siano risultate negative è rassicurante e indica che non presenta infezioni attive.
Tuttavia, è possibile che il suo partner abbia sviluppato una cistite batterica a seguito di una contaminazione occasionale, che in soggetti predisposti può evolvere rapidamente, soprattutto se non trattata tempestivamente. La proliferazione nel sangue (batteriemia) è una complicanza rara ma possibile, e non sempre dipende da una trasmissione diretta tra partner.
Se desidera approfondire l’aspetto relazionale o emotivo legato a quanto accaduto, o se ha vissuto ansia o senso di colpa in seguito all’evento, uno spazio di consulenza può aiutarla a elaborare con serenità. Resto a disposizione.
Un caro saluto, Dott.ssa Emerilys Martha Delgado García Psicologa – Psicoterapeuta – Sessuologa
Gentile utente,
è comprensibile che si stia chiedendo se ciò che è accaduto al suo partner possa dipendere dal rapporto anale e dal fatto di sentirsi “portatrice” di qualcosa. In molti casi, però, infezioni urinarie e successiva infezione del sangue derivano da batteri già presenti nell’intestino o nelle vie urinarie della stessa persona, senza che il partner abbia necessariamente un ruolo diretto. Il fatto che le sue analisi (urine, feci, esami generali) siano risultate negative è un elemento rassicurante, anche se solo i medici che hanno seguito il suo partner possono valutare con precisione l’origine dell’infezione.
Più che cercare un “colpevole”, oggi può essere utile parlare con i curanti per chiarirsi i dubbi e, se rimangono paura e senso di colpa legati al sesso anale, valutare uno spazio psicoterapeutico/sessuologico in cui rielaborare l’accaduto e trovare modi più sereni e sicuri di vivere la vostra intimità.
Saluti Dr. Tealdi
è comprensibile che si stia chiedendo se ciò che è accaduto al suo partner possa dipendere dal rapporto anale e dal fatto di sentirsi “portatrice” di qualcosa. In molti casi, però, infezioni urinarie e successiva infezione del sangue derivano da batteri già presenti nell’intestino o nelle vie urinarie della stessa persona, senza che il partner abbia necessariamente un ruolo diretto. Il fatto che le sue analisi (urine, feci, esami generali) siano risultate negative è un elemento rassicurante, anche se solo i medici che hanno seguito il suo partner possono valutare con precisione l’origine dell’infezione.
Più che cercare un “colpevole”, oggi può essere utile parlare con i curanti per chiarirsi i dubbi e, se rimangono paura e senso di colpa legati al sesso anale, valutare uno spazio psicoterapeutico/sessuologico in cui rielaborare l’accaduto e trovare modi più sereni e sicuri di vivere la vostra intimità.
Saluti Dr. Tealdi
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