Buongiorno, ho quarantanove anni, sono alto un metro e settanta e peso settantacinque chili. Pratico
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Buongiorno, ho quarantanove anni, sono alto un metro e settanta e peso settantacinque chili. Pratico regolarmente attività sportiva e non sono diabetico. Circa un mese fa mi è stata diagnosticata da un andrologo una balanopostite con flogosi balano prepuziale.
Eseguito un tampone, l'esito è stato positivo allo streptococcus agalactiae e all'escherichia coli, senza infezioni micologiche.
L'andrologo ha consigliato terapia antibiotica specifica per i microrganismi rilevati, per venti gg, con lavaggi con Saugella a ph tre virgola cinque. Esposta la diagnosi al mio medico curante, mi è stato prescritto Bactrim mezza cp da centosessanta mg due volte al giorno.
Oggi sono al sedicesimo giorno di terapia e i sintomi non sono significativamente migliorati, persiste cioè uno stato di forte irritazione che provoca microlesioni durante il coito (fatto con cautela e senza preservativo), con dolore acuto nelle ore successive - anche al semplice lavaggio con acqua fredda - oltre ad un certo persistente prurito (questo a dire il vero è un po' diminuito negli ultimi giorni).
Sottolineo, come fatto rilevante, che da diversi anni (ameno cinque) buona parte della pelle che circonda il glande si è attaccata alla corona (diciamo per un ottanta per cento, guardando il pene da sopra)... è una fimosi?... e neppure questa particolare situazione è migliorata a seguito della terapia in corso. Riesco comunque a scoprire agevolmente il glande, anche se a volte soffro di una certa secchezza.
Le mie domande sono: A) secondo voi la terapia prescrittami è corretta?
B) come proseguire, non avendo la stessa avuto buon esito?
C) è possibile intervenire chirurgicamente per risolvere il problema della fimosi e, se si, il glande tornerebbe perfettamente normale?
(Molte grazie per la vostra cortese risposta)
Eseguito un tampone, l'esito è stato positivo allo streptococcus agalactiae e all'escherichia coli, senza infezioni micologiche.
L'andrologo ha consigliato terapia antibiotica specifica per i microrganismi rilevati, per venti gg, con lavaggi con Saugella a ph tre virgola cinque. Esposta la diagnosi al mio medico curante, mi è stato prescritto Bactrim mezza cp da centosessanta mg due volte al giorno.
Oggi sono al sedicesimo giorno di terapia e i sintomi non sono significativamente migliorati, persiste cioè uno stato di forte irritazione che provoca microlesioni durante il coito (fatto con cautela e senza preservativo), con dolore acuto nelle ore successive - anche al semplice lavaggio con acqua fredda - oltre ad un certo persistente prurito (questo a dire il vero è un po' diminuito negli ultimi giorni).
Sottolineo, come fatto rilevante, che da diversi anni (ameno cinque) buona parte della pelle che circonda il glande si è attaccata alla corona (diciamo per un ottanta per cento, guardando il pene da sopra)... è una fimosi?... e neppure questa particolare situazione è migliorata a seguito della terapia in corso. Riesco comunque a scoprire agevolmente il glande, anche se a volte soffro di una certa secchezza.
Le mie domande sono: A) secondo voi la terapia prescrittami è corretta?
B) come proseguire, non avendo la stessa avuto buon esito?
C) è possibile intervenire chirurgicamente per risolvere il problema della fimosi e, se si, il glande tornerebbe perfettamente normale?
(Molte grazie per la vostra cortese risposta)
Stante il quadro che descrive l'antibiotico generale non serve a nulla e a livello locale a poco. La unica e reale soluzione del problema è la rapida esecuzione della circoncisione radicale sottocoronale (avrebbe dovuto eseguirla già cinque anni fa e non si capisce perché abbia trascinato il problema). Una volta eseguito l'intervento in un paio di mesi la salute del glande si ripristinerà senza problemi con l'aiuto di un protettivo-idratante quale è l'olio extravergine di oliva. In attesa (ripeto brevissima) si lavi più volte al giorno con sola acqua corrente retraendo al massimo il prepuzio (meglio fn sotto la corona se riesce) e applicando qualche goccia di olio. Sarà poi utile una verifica di tutte le componenti genitali (prostata e testicoli con i dovuti esami).
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condivido e sottoscrivo quanto scritto dal collega Rando.
va fatta una circoncisione sottocoronale
va fatta una circoncisione sottocoronale
La terapia antibiotica non ha grossi benefici. Le consiglio una circoncisione sottocoronale. Cordiali saluti
Una circoncisione sottocoronale ed una lisi delle aderenze è l'unica soluzione risolutiva.
Salve, concordo sull'indicazione all'intevento di lisi delle sinechie balanoprepuziali e circoncisione con doppia incisione subcoronale.
Secondo ciò che riferisce la terapia medica non serve a nulla, sembra una famosissima e la risoluzione dei problemi si avrà sottoponendosi ad una circoncisione.
Pienamente d’accordo con l’opzione chirurgica. La circoncisione è mandatoria
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