Buongiorno, ho bisogno d'aiuto per mio figlio , ha 17 anni , nato di sesso f in cui non si identific

24 risposte
Buongiorno, ho bisogno d'aiuto per mio figlio , ha 17 anni , nato di sesso f in cui non si identifica,5 anni fa coming-out , da due in terapia con una psicologa per diagnosi di disforia di genere ma che alla fine non ci ha potuto rilasciare il certificato che servirebbe per iniziare il percorso con endocrinologo.
Questo perché la psicologa è in un centro convenzionato e non può rilasciare nessuna attestazione, anche se è stato appurato che mio figlio ha bisogno di iniziare la terapia ormonale (avrebbe dovuto dircelo prima) ora mio figlio sta male perché sono due anni che aspettava finalmente di poter essere se stesso e il pensiero di ricominciare da capo e terribile. il rapporto con il suo corpo è il problema principale.
Sono una madre single e non ho molte disponibilità, soprattutto non so più a chi rivolgermi per aiutarlo.
Dott. Antonio Urrata
Psicologo, Sessuologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno,
mi contatti le offro una consulenza gratuita.
Cordialmente
Antonio Urrata

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Dott.ssa Lorena Ferrero
Psicologo, Sessuologo, Psicoterapeuta
Torino
Buonasera, mi spiace per il tempo perso per lei e suo figlio. Le consiglio di contattare il Centro per la Disforia di Genere che probabilmente è presente nel suo capoluogo di regione, se ha problemi ad individuare il Centro più vicino chieda aiuto al suo medico di base o ad associazioni che si occupino di tematiche transgender. Un caro saluto. Dr.ssa Lorena Ferrero
Dott.ssa Camilla Persico
Psicologo, Sessuologo, Neuropsicologo
Carrara
Buongiorno,

Posso solo immaginare quanto sia difficile per lei e suo figlio affrontare questa situazione così complessa e delicata. È comprensibile che si senta sopraffatta e frustrata dalla mancanza di progressi nel percorso di suo figlio verso l'identità di genere che sente di appartenere.
È importante che entrambi riceviate il sostegno e l'assistenza necessari per affrontare questa situazione in modo efficace e compassionevole.

Innanzitutto, vorrei rassicurarla che ci sono risorse e professionisti disponibili che possono aiutarvi in questo percorso. Potrebbe essere utile cercare un altro professionista specializzato in questioni legate all'identità di genere, o individuare il centro centro per la disforia più vicino che possa fornire la diagnosi e il supporto necessari per procedere con il trattamento ormonale di suo figlio.

Inoltre, potrebbe essere utile contattare organizzazioni locali o nazionali che si occupano di questioni legate all'identità di genere, in modo da ottenere informazioni, sostegno e risorse aggiuntive le quali potrebbero essere in grado di indirizzarla verso professionisti competenti e sensibili alle esigenze specifiche.

Sono qui per offrirle il mio sostegno e la mia consulenza durante questo momento difficile. Se ha ulteriori domande o ha bisogno di ulteriori informazioni, non esiti a contattarmi, anche online

Con cordiali saluti,

Dott.ssa Camilla Persico
Dott. Mauro Simonetti
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Torino
Gentile Utente, non ho presente in che zona viviate ma è molto probabile che almeno nel capoluogo di regione ci sia un centro per la disforia di genere dell'asl, contattandolo avrete le informazioni che vi servono, se per esempio una relazione dell'attuale psicologa possa aiutare ad accorciare i tempi.
Trattandosi di sanità pubblica c'è anche la possibilità che si acceda a costo di ticket.
Spero di essere stato utile, avesse bisogno di altro mi scriva pure e risponderò

Dottor Mauro Simonetti
Dott. Luca Vocino
Psicologo clinico, Psicologo
Trezzano Rosa
Buongiorno gentile Utente, capisco e mi dispiace per quanto si possa sentire sopraffatta e sconfortata per la situazione, come suggeriscono alcuni colleghi sicuramente in base alla sua regione di riferimento ci sono specifici centri per la disforia di genere convenzionati ASL. Può contattare il numero verde di riferimento ASL della sua regione per ottenere indicazioni in merito, oppure qualunque centro per la disforia nei suoi dintorni. Spesso anche il medico di base o associazioni strutturate su tali tematiche hanno riferimenti. Per ulteriori consigli o per intraprendere un percorso di supporto psicologico resto a disposizione. Augurandole di superare al più presto questo momento di difficoltà le porgo cordiali saluti.
Dott. Luca Vocino
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Dott. Daniele D'Amico
Psicologo, Psicologo clinico
Torre del Greco
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico
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Dott.ssa Francesca Gottofredi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Mi dispiace sentire che tuo figlio sta attraversando difficoltà nella sua transizione di genere e che la situazione con la psicologa si sia complicata. È importante trovare un professionista che possa supportare appieno tuo figlio nel suo percorso. Ti consiglierei di cercare un altro psicologo/a nella gestione della disforia di genere, che possa fornire il certificato necessario per l'inizio del percorso con l'endocrinologo. Rimango a disposizione per ulteriori dubbi o chiarimenti o approfondimenti. Non esiti a contattarmi, anche in privato.

Dott.ssa Francesca Gottofredi
Dott. Damiano Taratufolo
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Bologna
Salve, come dice suo figlio probabilmente è pronto per il percorso di affermazione di genere. Mi spiace che il percorso si sia interrotto per cause non vostre. Il consiglio è di rivolgersi ad uno professionista (psicologo-psicoterapeuta/psichiatra) specializzato in materia, in modo che possa fornirvi tutte le informazioni del caso e così accompagnarvi senza ulteriori sorprese nel percorso corretto che possa permettere a suo figlio di continuare il proprio percorso di crescita, definizione e affermazione di sè.
Dott. Francesco Pellino
Psicologo, Psicologo clinico, Terapeuta
Milano
Gentilissima. Contatti un centro di disforia di genere convenzionato ASL che sicuramente sarà almeno nel capoluogo della regione dove si trova. Coraggio. Se servisse una sessione di sostegno psicologico volto ad infondere coraggio mi offro disponibile per una sessione gratuita. In quanto Psicologo parte della comunità LGBTQIA+ mi trova disponibile. Coraggio.
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Dott.ssa Giulia Esposito
Psicologo, Psicologo clinico
Modena
Gentile utente,
Mi rammarico molto per la situazione che state vivendo. Vi chiederei dove vivete?
Sicuramente nella sua regione oppure in quelle limitrofe c’è un centro specialistico per la disforia di genere e per i percorsi di transizione; ad es. a Bologna ce n’è uno molto valido e conosciuto, potreste rivolgervi in questi centri.
Doc. Giulia Esposito
Dott.ssa Francesca Ghislanzoni
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Conegliano
Buongiorno, le consiglio anch'io di rivolgersi al centro di disforia di genere della sua regione. Un caro saluto, a disposizione Dott.ssa Francesca Ghislanzoni
Dott.ssa Giulia Veneziani
Psicologo, Psicologo clinico
Piacenza
Gentilissima, sono estremamente dispiaciuta per quanto stiate vivendo.
Le consiglio di valutare e di cercare, come suggerito da molti colleghi, un Centro per la Disforia di Genere all'interno dei servizi pubblici (SNN) che dovrebbe essere presente almeno nel capoluogo della sua regione.
Per completezza e sperando di esserle di aiuto, la invito a consultare la pagina web del SICPRE (Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva e Estetica) dove è riportato un elenco di Centri sulla Disforia di genere in Italia, con i vari recapiti.
La saluto cordialmente, rimanendo a disposizione per qualsiasi dubbio.
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Buongiorno,
in Italia vi sono diversi centri specializzati che si occupano di questo. Cerchi in rete il servizio che meglio possa accogliere ed orientare la richiesta di suo figlio.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Cristina Furnò
Psicologo
Novate Milanese

Gentile Utente, grazie per la sua condivisione.
Comprendo il suo stato d'animo e quello di suo figlio, il quale pur sentendosi pronto, si trova costretto a posticipare l'inizio di un percorso fondamentale per la propria crescita personale e identitaria.
Le consiglio, così come suggerito da molti miei colleghi, di valutare e di cercare un Centro per la Disforia di Genere all'interno dei servizi pubblici (SNN) che dovrebbe essere presente almeno nel capoluogo della sua regione.

Spero che i Nostri consigli Le siano stati utili e che insieme a suo figlio possiate affrontare nel modo migliore tale situazione.


Un caro saluto


Dott.ssa Furnò Cristina
Buongiorno, purtroppo le necessità devono fare i conti con la burocrazia e non solo per questo tipo di disturbo. Nell'attesa le potrei venire incontro con incontri a prezzo calmierato per fare in modo che suo figlio possa capire la necessaria attesa ed essere quindi più sereno.
Mi contatti che ne parliamo, una soluzione si può sempre trovare.
A presto.
Dott. Marina Brusadelli
Dott.ssa Sofia Bonomi
Psicologo clinico, Psicologo
Milano
Buongiorno, esistono vari centri convenzionati e ASL che si occupano specificatamente di questo genere di percorsi. Vi consiglierei di rivolgervi direttamente a quelli. Aggiungo che il lavoro svolto in due anni di terapia, anche se non utile ai fini di una certificazione, è comunque sicuramente stato utile al ragazzo per il suo percorso interiore. Non si tratta dunque di ricominciare da capo, ma di riprendere laddove si è interrotto. Un saluto, Dott.ssa Bonomi
Dott.ssa Debora Versari
Psicologo clinico, Psicologo, Psicoterapeuta
Forlì
Buongiorno, posso comprendere la sua preoccupazione le consiglierei di contattare il centro per le disforie di genere della sua provincia. Continui a donare amore incondizionato e vicinanza a suo figlio.
Cordialmente Dr.ssa Versari Debora.
Dott. Omar Angelini
Psicologo, Psicologo clinico
Foligno
Buonasera Signora, dalla sua descrizione del problema emerge come sia lei che suo figlio abbiate bisogno di essere sostenuti in questa fase così delicata in quanto tocca elementi identitari di entrambi. Le consiglio una consulenza specialistica che possa aiutarla nel far fronte a tale difficoltà. Dr. Angelini
Dott.ssa Elisabetta Secci
Psicologo, Psicologo clinico, Sessuologo
Legnano
Gentilissima, la ringrazio per aver condiviso una problematica che in quanto famiglia state affrontando per l’accesso al percorso di affermazione di genere. Oltre ai consigli che le sono stati dati dai miei colleghi e colleghe, le proporrei di fare una ricerca sul sito info trans in cui potrete trovare delle associazioni e centri specializzati che potrebbero supportarvi nella ricerca del servizio più adatto a voi e vicino a dove abitate.
Cordialmente, Elisabetta Secci.
Dott.ssa Cecilia Mancini
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno, capisco quanto possa essere difficile questa situazione sia per suo figlio che per lei. È evidente che lei sta facendo il possibile per supportarlo, e questa è una base importante su cui costruire il percorso di aiuto.

Per procedere, potrebbe essere utile rivolgersi a un centro o un professionista specializzato in percorsi per la disforia di genere che possa garantire un supporto adeguato e il rilascio delle certificazioni necessarie. Le suggerisco di:

1. **Contattare un consultorio familiare**: Alcuni consultori, anche pubblici, dispongono di psicologi formati su questi temi. Spesso offrono servizi gratuiti o a costi accessibili.

2. **Rivolgersi a un centro di riferimento per la disforia di genere**: In Italia ci sono centri e associazioni che lavorano specificamente su questi percorsi, come ad esempio il MIT (Movimento Identità Trans) o altre realtà locali. Questi centri possono fornire orientamento per trovare specialisti idonei, sia per la terapia che per il percorso medico.

3. **Richiedere informazioni presso ospedali o cliniche universitarie**: Molte strutture pubbliche hanno équipe multidisciplinari che seguono questi percorsi e possono essere un punto di riferimento per ottenere il certificato necessario.

4. **Informarsi su psicologi privati con costi agevolati**: Alcuni professionisti offrono tariffe calmierate per chi ha difficoltà economiche. Può anche cercare professionisti che lavorano in rete con associazioni LGBTQIA+, che spesso applicano agevolazioni.

Nel frattempo, è fondamentale che suo figlio senta che il suo vissuto viene accolto e legittimato, anche se il percorso è più lungo del previsto. Potrebbe essere utile proseguire con il supporto psicologico, magari con un professionista esterno al centro convenzionato, che sia già esperto in certificazioni per la disforia di genere.
Cordiali Saluti,
Cecilia Mancini
Dott. Giacomo Cresta
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno, grazie per aver condiviso la sua situazione. Capisco quanto possa essere difficile. Le suggerisco di cercare un centro specializzato in disforia di genere, che possa indirizzare suo figlio verso il trattamento ormonale e fornire il supporto necessario. Alcuni ospedali e cliniche offrono percorsi gratuiti o a costi contenuti. Potrebbe anche essere utile rivolgersi a associazioni come l'Arcigay, che offrono consulenze e risorse. Se il costo è un problema, ci sono opzioni nel sistema sanitario nazionale che potrebbero aiutare. Il sostegno emotivo che può offrirgli è fondamentale in questo percorso. Se avesse ulteriori dubbi, non esiti a contattarmi. Cordialmente,
Dott.ssa Federica Giudice
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Dopo un percorso di due anni per la diagnosi di disforia di genere, sentirsi bloccati per una questione burocratica è terribilmente demotivante, soprattutto per un adolescente che desidera ardentemente allineare il proprio corpo alla propria identità.

È assolutamente comprensibile il malessere di suo figlio e la sua delusione nel dover potenzialmente ricominciare il percorso per ottenere la certificazione necessaria per la terapia ormonale. Il rapporto con il proprio corpo nella disforia di genere è una fonte di sofferenza significativa, e il desiderio di intraprendere il percorso di transizione è cruciale per il benessere psicologico.

In questa situazione, pur comprendendo le sue limitate disponibilità economiche, è fondamentale non scoraggiarsi e cercare attivamente delle soluzioni. Le propongo di considerare le seguenti opzioni e, se lo desidera, posso offrirle un breve consulto psicologico online gratuito per aiutarla a orientarsi meglio. Se lo desidera mi contatti per poter ricevere maggiori informazioni in merito su come poterla aiutare.
Buongiorno, capisco quanto possa essere difficile e doloroso questo momento per te e tuo figlio.

Per poter avviare il percorso con l’endocrinologo e iniziare la terapia ormonale, è fondamentale rivolgersi a un centro specializzato in disforia di genere che possa fare una diagnosi ufficiale e rilasciare la certificazione necessaria.

Ti consiglio di cercare centri di riferimento regionali o ospedalieri dedicati alla salute transgender o alle persone con disforia di genere. In Italia, molte Regioni hanno servizi di endocrinologia e psicologia dedicati, spesso in centri universitari o grandi ospedali pediatrici. Puoi rivolgerti anche a associazioni LGBT+ locali o nazionali (come Arcigay o MIT - Movimento Identità Trans) che offrono supporto e indicazioni sui centri e professionisti specializzati e accessibili economicamente.

Inoltre, in alcune regioni sono attivi centri pubblici che offrono il percorso completo con psicologo, endocrinologo e assistenza sociale. Contattare il servizio sanitario regionale o il consultorio familiare della tua zona può essere un buon punto di partenza.

Se vuoi, posso aiutarti a cercare contatti o servizi specifici nella tua area: dimmi pure dove vivi o in quale regione.

Non sei sola, e ci sono risorse e persone pronte ad aiutarvi a proseguire questo percorso.

Dott.ssa Janett Aruta
Psicologa - ricevo su MioDottore e in studio a Palermo
Dott.ssa Caterina Lo Bianco
Psicologo, Psicologo clinico
Palermo
Buongiorno,
la ringrazio per aver condiviso con così tanta sincerità ciò che state vivendo. Comprendo profondamente la difficoltà che state attraversando, sia lei come madre, sia suo figlio nel suo percorso di affermazione di genere. Quando un ragazzo aspetta per anni di poter finalmente iniziare un trattamento che sente come fondamentale per il proprio benessere, ritrovarsi a dover “ricominciare da capo” può essere vissuto come un’ingiustizia e un grande dolore. Il peso emotivo di un corpo che non rispecchia il proprio sentire identitario può diventare davvero faticoso, soprattutto in un’età sensibile come l’adolescenza.
Dal punto di vista sistemico-relazionale, non è solo suo figlio a essere coinvolto in questo momento di transizione, ma l’intero sistema familiare che, con le sue risorse e i suoi limiti, sta cercando di sostenerlo. Il fatto che lei si stia attivando per trovare una strada possibile, pur con difficoltà economiche e senza una rete ampia di supporto, è già un elemento molto importante.
Per quanto riguarda gli aspetti pratici, può rivolgersi a professionisti o servizi che hanno la possibilità di rilasciare le certificazioni necessarie per l’invio all’endocrinologia. In molte regioni esistono centri specialistici per l’identità di genere, spesso pubblici o convenzionati, in cui è possibile accedere con costi contenuti o tramite impegnativa. Un altro canale utile può essere quello degli psicologi o psichiatri esperti in identità di genere che lavorano privatamente ma applicano tariffe agevolate per i minorenni o per condizioni di fragilità economica.
Da un punto di vista relazionale, è fondamentale che suo figlio senta di non essere “fermo” o lasciato solo nell’attesa: trovare un percorso chiaro, anche se nuovo, può dargli un senso di direzione e di speranza. Parallelamente, per lui può essere prezioso lavorare sulla possibilità di tollerare il disagio del corpo nell’immediato, senza annullarlo, ma aiutandolo a non viverlo come un ostacolo insormontabile o come qualcosa che definisce tutta la sua persona.
Come terapeuta, ritengo importante affiancare non solo l’individuo ma anche la famiglia, valorizzando la collaborazione e il dialogo: questo permette ai ragazzi di percepire un terreno sicuro su cui poggiare mentre affrontano scelte delicate e cariche di significato.
Se lo desidera, posso aiutarla a orientarsi nella scelta dei servizi presenti sul territorio e valutare insieme quale possa essere il percorso più adeguato per suo figlio, sia dal punto di vista psicologico che da quello medico, rispettando le vostre possibilità e i tempi emotivi di tutta la famiglia.
Resto a disposizione.
Un caro saluto,
Dott.ssa Caterina Lo Bianco – Psicologa ad orientamento Sistemico-Relazionale

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