Buongiorno. Ho 57anni e ho un problema grosso che non mi dà ne lavorare ne vivere e che non riesco a
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Buongiorno. Ho 57anni e ho un problema grosso che non mi dà ne lavorare ne vivere e che non riesco a risolvere.tre anni fa ho iniziato sentire mal di gola e bruciore che veniva e andava.ma un giorno non potevo respirare,mi hanno fatto endoscopia che ha evidenziato la presenza di un ernia iatale da scivolamento con irregolarità della linea Z come per esofagite minima.ho iniziato la cura per tre mesi con pantoprazolo da 40mg e riopan.ho avuto un po' la risposta.ma dopo due mesi il dolore e bruciore allo stomaco e esofago di è ritornato però questo volta con mal di schiena mezzo le scapole che fra il tempo si è disteso su tutta parte dorsale e collo.mi sono rivolta a diversi dottori ortopedico, neurochirurgo, fisiatra, osteopata.ma nessuno ha trovato la causa del dolore. L' osteopata ha detto che il dolore alla schiena crea ernia iatale. tutto tempo facevo curare anche ernia con Omeprazolo da 20mg, lucen da 20mg ,ranitidina, gaviscon.ma per ora i dolori non mi lasciano sia stomaco, esofago e la schiena.non so più dove andare e cosa fare. Per favore aiutatemi .
Utile praticare risonanza magnetica del tratto cervicale e dorsale e inoltre TAC torace ad alta risoluzione.
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Buongiorno,
il dolore che il paziente accusa a livello dello sterno e che si irradia posteriormente "trafiggendolo come una spada" è spesso causato da una infiammazione del tratto inferiore dell'esofago, quello più a contatto con l'acido gastrico.
Oltre a fare gli esami che le ha prescritto il mio collega provi ad aumentare il dosaggio dei farmaci (temporaneamente) ed a cambiare regime alimentare, a sollevare la testata del letto, come di fa nella malattia da reflusso gastroesofageo.
Inoltre per confermare la diagnosi faccia una phimpedenzometria esofagea
il dolore che il paziente accusa a livello dello sterno e che si irradia posteriormente "trafiggendolo come una spada" è spesso causato da una infiammazione del tratto inferiore dell'esofago, quello più a contatto con l'acido gastrico.
Oltre a fare gli esami che le ha prescritto il mio collega provi ad aumentare il dosaggio dei farmaci (temporaneamente) ed a cambiare regime alimentare, a sollevare la testata del letto, come di fa nella malattia da reflusso gastroesofageo.
Inoltre per confermare la diagnosi faccia una phimpedenzometria esofagea
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