Buongiorno, feci un bypass nel 2011, nel 2019 angioplastica,ho 71 anni, vivo al momento da solo e so
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Buongiorno, feci un bypass nel 2011, nel 2019 angioplastica,ho 71 anni, vivo al momento da solo e soffro enormemente la solitudine, vuoi per questo ho da tempo disturbi del sonno,direi paura di addormentarmi, prendo la sera solo 0,5 zolpidem e melatonina la sera a ridurre, e trittico 50mg prima oltre ai salvavita, ma a sera sono irrequieto,,ansioso con gambe deboli, dico spero di dormire,una sorta di dormivegla, la mattina poi non so se ho dormito o no, ma mi alzo spossato e vorrei allora dormire ma senza riuscirci, poi ho tremori alle mani, nausea, inappetenza, gonfiori addominali, malessere generale fino a tarda giornata, stanchezza,, difficoltà nella parola,respiro corto, ansia,palpitazioni, stress nel stare con gli altri,tutto mi pesa. Mi chiedo se tutto è dovuto alla mancanza di riposo adeguato, a problemi di cuore, effetti collaterali terapia/ depressione o altro!. Gradirei un Vostro consiglio. Grazie.
Buonasera, sarebbe opportuno fare degli accertamenti medici per escludere possibili cause organiche che le fanno sperimentare questi sintomi invalidanti. Potrebbe consultare anche uno psicoterapeuta per indagare, insieme, l'origine del suo malessere una volta eliminate le possibili cause biologiche. Un saluto, Dott.ssa Elisa Galantini
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Salve, sicuramente dovrà valutare, insieme al suo medico, la sintomatologia descritta....Le consiglio comunque di abbinare consulenza psicologica oppure una terapia di gruppo per affrontare tematiche legate alla sfera emotiva...solitudine, depressione...
cordialmente
cordialmente
Buonasera . Quanta solitudine esprimono le sue parole. Forse le dico cose che ha già sentito ma francamente penso che dovrebbe valutare insieme al medico di medicina generale se fare o meno approfondimenti di tipo medico.
Bisognerebbe sapere molto di più di lei per capire se la solitudine che prova ha origini psicologiche o se è data da una reale assenza di una vita di relazione soddisfacente e poi provare a modificare lo stile di vita o provare a fare un percorso psicologico o prendere un antidepressivo.
Buona fortuna
Bisognerebbe sapere molto di più di lei per capire se la solitudine che prova ha origini psicologiche o se è data da una reale assenza di una vita di relazione soddisfacente e poi provare a modificare lo stile di vita o provare a fare un percorso psicologico o prendere un antidepressivo.
Buona fortuna
Buongiorno! Sono d'accordo con i miei colleghi. È importante che lei faccia un accertamento medico per assicurarsi che le sue problematiche non siano di natura organica. Inoltre però, le consiglio di effettuare una consulenza psicologica per affrontare le tematiche di solitudine, ansia, insonnia... di cui lei ci ha reso partecipi e che, a mio avviso, non andrebbero assolutamente sottovalutate.
Un caro saluto
Dott. Ssa Claudia Gervasoni
Un caro saluto
Dott. Ssa Claudia Gervasoni
Buonasera, mi spiace per lo stato di difficoltà che sta attraversando; da quanto scrive la sua sofferenza ha, con molta probabilità, una componente emotiva e psichica importante. Le suggerisco di fare gli accertamenti medici per fugare ogni dubbio dal punto di vista organico e di rivalutare il dosaggio degli psicofarmaci con uno psichiatra con la consapevolezza che i farmaci da soli non possono risolvere ansia, solitudine e stati depressivi ma contenere i sintomi, mentre si lavora attraverso un percorso di psicoterapia, che nel suo caso potrebbe essere con profitto una terapia di gruppo. Un caro saluto.
Potrei aiutarla con una consulenza psicoterapeutica. L'aspetto della solitudine e umanamente molto importante e andrebbe compreso con un supporto psicologico.In questo momento il senso di solitudine le da sofferenza ma potremmo scoprire le sue risorse per contenere disagio e problemi. Di massima un supporto integrato insieme al suo medico hanno efficacia.Resto a disposizione per una visita e un consulto a distanza. UN saluto lb
Buongiorno,
Mi spiace per la situazione difficile che sta attraversando; rispetto alla domanda posta concordo con le colleghe sulla necessità di consultarsi con il medico di base per escludere cause organiche, di certo gli interventi che ha subito hanno avuto un impatto nella sfera emotiva e dell' umore. Una psicoterapia può essere una valido aiuta oltre che per gestire alcuni dei sintomi descritti per affrontare e trovare risposte alternative alla solitudine di cui parla. Cordiali saluti, Federica Rossi.
Mi spiace per la situazione difficile che sta attraversando; rispetto alla domanda posta concordo con le colleghe sulla necessità di consultarsi con il medico di base per escludere cause organiche, di certo gli interventi che ha subito hanno avuto un impatto nella sfera emotiva e dell' umore. Una psicoterapia può essere una valido aiuta oltre che per gestire alcuni dei sintomi descritti per affrontare e trovare risposte alternative alla solitudine di cui parla. Cordiali saluti, Federica Rossi.
Buonasera, premetto che mio padre ha fatto 3 anni fa un bypass e 2 angioplastiche; età: 72 aa. Purtroppo però nonostante l'intervento ormai il sangue che irrora il cuore passa per la circonflessa da 2 mm, quindi direi che ogni momento è buono. Fatta questa premessa, per farla sentire ancora più compreso, le consiglio vivamente di effettuare una nuova visita specialistica cardiologica completa (ECG, eco-stress - se indicato nel suo caso) per escludere al 99% che la sua sintomatologia non sia organica.
Ovviamente avendo vissuto questo tipo di patologia in prima persona ed essendo stata nei vari ospedali a contatto stretto con i pz le posso assicurare che vedevo due scenari post-operatori opposti: pz che erano sereni (anche troppo!) e pz che cadevano in un umore depresso eccessivo (ma forse più comprensibile dei primi!) .Per fortuna nella struttura dove hanno operato mio padre era presente una psicologa con cui ho mantenuto i contatti sia per motivi professionali che per supporto.
Le devo confessare che mio padre è sempre stato sereno e lo è anche adesso ma la sua reazione così positiva è dovuta al fatto che l'ho sempre seguito e sostenuto, oltre una sua naturale forza interiore. Vorrei dirle che questa forza ce l'ha anche lei solo che adesso non riesce a scorgerla. Quando sono colpiti organi come il cuore e il cervello (ad es. vari tumori, sclerosi etc...) si innesca un meccanismo di paura (naturale) della paura tipo: se 'mi addormento' forse il mio cuore smette di battere. Sono organi vitali, questo lo sanno anche i bambini, quindi ogni reazione è direttamente proporzionale al locus colpito. Se aggiungiamo che vive da solo (non ha dato informazioni se ha figli o nipoti) è evidente la sua sintomatologia. Detto ciò però parto sempre dal presupposto che prima di tutto dobbiamo escludere cause organiche e poi ci dedichiamo al resto.
Resto a sua disposizione anche con messaggi privati.
Mi faccia sapere ci tengo perchè la comprendo benissimo.
Un caro saluto e un grande in bocca al lupo!
Livia
Ovviamente avendo vissuto questo tipo di patologia in prima persona ed essendo stata nei vari ospedali a contatto stretto con i pz le posso assicurare che vedevo due scenari post-operatori opposti: pz che erano sereni (anche troppo!) e pz che cadevano in un umore depresso eccessivo (ma forse più comprensibile dei primi!) .Per fortuna nella struttura dove hanno operato mio padre era presente una psicologa con cui ho mantenuto i contatti sia per motivi professionali che per supporto.
Le devo confessare che mio padre è sempre stato sereno e lo è anche adesso ma la sua reazione così positiva è dovuta al fatto che l'ho sempre seguito e sostenuto, oltre una sua naturale forza interiore. Vorrei dirle che questa forza ce l'ha anche lei solo che adesso non riesce a scorgerla. Quando sono colpiti organi come il cuore e il cervello (ad es. vari tumori, sclerosi etc...) si innesca un meccanismo di paura (naturale) della paura tipo: se 'mi addormento' forse il mio cuore smette di battere. Sono organi vitali, questo lo sanno anche i bambini, quindi ogni reazione è direttamente proporzionale al locus colpito. Se aggiungiamo che vive da solo (non ha dato informazioni se ha figli o nipoti) è evidente la sua sintomatologia. Detto ciò però parto sempre dal presupposto che prima di tutto dobbiamo escludere cause organiche e poi ci dedichiamo al resto.
Resto a sua disposizione anche con messaggi privati.
Mi faccia sapere ci tengo perchè la comprendo benissimo.
Un caro saluto e un grande in bocca al lupo!
Livia
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