Buongiorno Dottore, sono una donna di mezza età affetta da diabete mellito 2 . Assumo ipoglicemizzan
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Buongiorno Dottore, sono una donna di mezza età affetta da diabete mellito 2 . Assumo ipoglicemizzanti orali ed ho un buon controllo glicemico, ma capita qualche volta che nelle due ore dopo il pranzo o dopo la cena la glicemia sia molto alta. Come devo intervenire in questi casi nell'immediato? Grazie pre la risposta.
Buongiorno, ci contatti per poter fare una accurata valutazione ematochimica ed antropometrica del suo singolo caso in modo da poter intervenire in maniera mirata
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Buonasera signora
Per darle una buona risposta, bisognerebbe vedere complessivamente il suo profilo glicemico e la sua emoglobina glicata per avere una media delle sue glicemie. Inoltre bisognerebbe vedere quanto è “alta” la sua glicemia dopo i pasti e se può essere correlata a un fattore alimentare o alla scarsa efficace del tipo/posologia dell’ipoglicemizzante che sta assumendo.
Cordialmente
Marco Meloni
Per darle una buona risposta, bisognerebbe vedere complessivamente il suo profilo glicemico e la sua emoglobina glicata per avere una media delle sue glicemie. Inoltre bisognerebbe vedere quanto è “alta” la sua glicemia dopo i pasti e se può essere correlata a un fattore alimentare o alla scarsa efficace del tipo/posologia dell’ipoglicemizzante che sta assumendo.
Cordialmente
Marco Meloni
Sarebbe utile sapere quali ipoglicemizzanti usa e a che dosaggio. E' in sovrappeso? E' abituata a fare un regolare esercizio fisico? Il mio consiglio è di modificare la dieta eliminando pane bianco, patate, riso, pizza. E' sottinteso che già non consuma zucchero e miele. E' opportuno un regolare consumo di fagioli, ceci e lenticchie sia nella pasta che come contorno o nel minestrone. Un cordiale saluto
In base ai profili glicemici domiciliari si potrà stabilire se è il caso di modificare la terapia ipoglicemizzante a pranzo e/o il quantitativo di carboidrati da assumere.
saluti
saluti
Per valutare il suo caso occorre sapere tutti i parametri relativi alla glicemia, al tipo di alimentazione che fa, se fa attività fisica e che tipo di ipoglicemizzante usa. Ed anche la sua statura ed il suo peso. Così possiamo stabilire la quantità di carboidrati a pasto. Se ha bisogno di ulteriori informazioni non esiti a contattarmi.
Potrebbe prendere in considerazione anche una pasto a basso carico glicemico e una leggera attività fisica dopo il pasto. In modo da bilanciare meglio il pasto con lo stile di vita. Se ha bisogno di ulteriori informazioni non esiti a contattarmi
Sarebbe utile conoscere il dosaggio e la tipologia come prima cosa. Emoglobina glicata (HbA1c) come esame sarebbe utile per comprendere la glicemia nei 120 giorni precedenti al prelievo. è utilizzata sia come indice di glicemia media che come valutazione del rischio di sviluppare le complicanze del diabete. In ogni caso, se non avesse questi dati, cominci con il ridurre l'assunzione di zuccheri semplici o pasta, patate, a favore di carboidrati complessi a basso IG (Riso integrale, rosso, venere, basmati).
Buonasera, andrebbe rivista la terapia ipoglicemizzante che sta facendo in base ai profili glicemici domiciliari.
Buongiorno, le consiglierei di intervenire con un piano elimentare bilanciato ed adeguato alle sue esigenze nutrizionali. Dopodichè andrebbe rivalutata la terapia ipoglicemizzante.
Saluti
dottoressa Rossi
Saluti
dottoressa Rossi
buongiorno, sono d'accordo con le colleghe per cui è importante cercare di capire cosa mangia e come cucina, perchè una carota bollita ha un impatto diverso sulla glicemia rispetto a una carota cruda. Potrebbe a pranzo mangiare prima il secondo e poi il primo o più piatti unici in modo tale da cercare di contrastare i picchi di un pasto solo carboidrati. Importante per il contenimento dei picchi di glicemia post-prandiali è non solo la quantità e la qualità dei carboidrati (ad alto o a basso indice glicemico), ma anche il tipo di condimento utilizzato. Se si opta per l’olio d’oliva non si sbaglia. Lei cambia i carboidrati o mangia solo pasta? è importante cambiare la qualità dei carboidrati scegliendo quelli meno raffinati. Tutto questo calibrato ad peronam e sopratutto accompagnato da una pratica sportiva anche blanda ma continua.
Le auguro una buona giornata e per qualsiasi domanda io sono a disposizione
Dott.ssa Valeria Papa
Biologa nutrizionista
Le auguro una buona giornata e per qualsiasi domanda io sono a disposizione
Dott.ssa Valeria Papa
Biologa nutrizionista
Buongiorno, sarebbe necessaria un'anamnesi più completa anche per quanto riguarda la sua alimentazione per ricevere una risposta adeguata. Cordiali Saluti
Gentile Paziente,
è frequente, anche in presenza di un buon controllo glicemico generale, osservare picchi di glicemia nelle ore successive ai pasti, soprattutto dopo pranzi o cene abbondanti o ricchi di carboidrati ad alto indice glicemico.
Nel breve termine, per gestire questi rialzi postprandiali è importante:
mantenere una dieta equilibrata e preferire alimenti a basso indice glicemico;
moderare le porzioni soprattutto di carboidrati semplici e zuccheri;
adottare una regolare e ragionevole attività fisica, anche una breve passeggiata dopo i pasti può aiutare a migliorare il controllo glicemico.
Se gli episodi di iperglicemia postprandiale sono frequenti o particolarmente marcati, è consigliabile consultare il medico curante o l’endocrinologo per una possibile revisione della terapia o per valutare approfondimenti specifici. Esistono eventualmente dei farmaci che possono aiutare a controllare i picchi post-prandiali, ma devono essere iniziati solo dopo consulto medico.
Eviti di intervenire in modo autonomo con farmaci o modifiche importanti senza confronto medico.
Cordiali saluti
è frequente, anche in presenza di un buon controllo glicemico generale, osservare picchi di glicemia nelle ore successive ai pasti, soprattutto dopo pranzi o cene abbondanti o ricchi di carboidrati ad alto indice glicemico.
Nel breve termine, per gestire questi rialzi postprandiali è importante:
mantenere una dieta equilibrata e preferire alimenti a basso indice glicemico;
moderare le porzioni soprattutto di carboidrati semplici e zuccheri;
adottare una regolare e ragionevole attività fisica, anche una breve passeggiata dopo i pasti può aiutare a migliorare il controllo glicemico.
Se gli episodi di iperglicemia postprandiale sono frequenti o particolarmente marcati, è consigliabile consultare il medico curante o l’endocrinologo per una possibile revisione della terapia o per valutare approfondimenti specifici. Esistono eventualmente dei farmaci che possono aiutare a controllare i picchi post-prandiali, ma devono essere iniziati solo dopo consulto medico.
Eviti di intervenire in modo autonomo con farmaci o modifiche importanti senza confronto medico.
Cordiali saluti
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