buongiorno dottore,mio padre ha subito nel 2009 un infarto trattato con stent e dopo ha avuto un'i

5 risposte
buongiorno dottore,
mio padre ha subito nel 2009 un infarto trattato con stent e dopo ha avuto un'insufficenza renale rientrata negli anni.2 settimane fa ha subito un'altro trattamento di stent e da quel giorno i valori renali risulta alti.azotemia 165 creatin.2.5 acido urico 3 sodio 136 potassio 4.3
cosa devo fare per riprendere la sua situazione prima che degeneri in dialisi?
CONTROLLARE OGNI QUINDICI GIORNI I VALORI DEGLI INDICI DI FUNZIONALITA' RENALE, FAR BERE ADEGUATAMENTE IL PAZIENTE, ALMENO 1,5 LITRI DI ACQUA (COMPATIBILMENTE CON LA SITUAZIONE CARDIOLOGICA PER EVITARE AFFANNO DA EDEMA POLMONARE) ED IN CASO DI ULTERIORE AUMENTO DEI SUDDETTI VALORI INIZIARE UNA DIETA IPOPROTEICA PREVIA VISITA NEFROLOGICA PER VALUTARE LA ADEGUATEZZA DELLA TERAPIA IN ATTO (SOPRATTUTTO PER I DIURETICI)

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Buonasera, una volta confermati i valori di funzionalità renale, ritengo opportuno che faccia seguire suo padre da uno specialista Nefrologo, per mettere in atto, insieme al Cardiologo, e con costanza, le buone pratiche affinché la malattia renale non progredisca. Chiaramente non possono che essere limitate le raccomandazioni fatte senza visitare il Paziente e visionare la documentazione clinica. Di seguito le scrivo le analisi di primo livello che è opportuno faccia per la valutazione nefrologica: emocromo, sideremia, transferrina, ferritina, creatinina, azotemia, uricemia, sodio, potassio, calcio, fosforo, magnesio, elettroforesi proteica, PTH, esame urine completo.
E' molto probabile che suo padre abbia avuto una Insufficienza renale acuta secondaria all'utilizzo del mezzo di contrasto durante il posizionamento dello stent .La situazione dovrebbe migliorare col tempo da sola. Effettui un monitoraggio ravvicinato della funzione renale.Attenzione al dosaggio dei farmaci potenzialmente nefrotossici.
massiccia idratazione e sperare che il danno sia reversibile
Buonasera signora. Durante l'inserimento dello stent si può verificare un danno renale con due meccanismi nettamente distinti:
1) un danno renale acuto da mezzo di contrasto iodato che potrebbe essere prevenuto effettuando prima e dopo l'infusione del mezzo di contrasto stesso una infusione di 500 cc di soluzione fisiologica prima e 500 cc dopo l'infusione del contrasto. Nei flaconi della fisiologica si inserisce anche 50 mEq di Bicarbonato di Sodio . Questo tipo di danno renale regredisce solo in parte.
2) un danno renale che si verifica a 15 giorni almeno di distanza dall'esecuzione della procedura cardiologica e che è provocato dall'azione meccanica del catetere arterioso sulla parete aortica. Questo sfregamento provoca un cosiddetto Microembolismo colesterinico, un danno anche questo molto difficilmente recuperabile.
Una creatinina di 2,5 in una persona sicuramente anziana, anche se non è riportata l'età, costituisce un'insufficienza renale importante e quindi è assolutamente necessario che venga seguito da un buon nefrologo.

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