Buongiorno dottore/dottoressa, ho 39 anni e da 5 mesi sto con un uomo di 50 anni. Lui è innamoratiss

Gentilissima, sarebbe davvero opportuno poter creare uno spazio di comunicazione autentica e aperta con il suo compagno riguardo al tema che condivide. Trasmettergli il suo disagio e il suo malessere, nonché la sua preoccupazione, potrebbe essere un valore aggiunto all'interno della vostra relazione ancora agli albori e potrebbe essere un'occasione per conoscersi meglio, consolidare il legame e chiarire alcuni dubbi/fraintendimenti. Laddove dovesse emergere qualcosa di più o qualche elemento che potrebbe collegarsi a una specifica difficoltà in ambito sessuale, potreste valutare l'opportunità di svolgere un colloquio di consulenza sessuologica di coppia così da meglio evidenziare e circoscrivere l'impasse in cui vi trovate ovvero trovare la miglior soluzione con l'aiuto di un professionista. In ultimo, mi sembra opportuno suggerirle di non farsene una colpa né di attribuire a lei stessa la causa di ciò che si sta verificando: all'interno di una coppia, tranne alcuni specifici e drammatici casi, si è sempre co-protagonisti e co-registi di ciò che succede. Un caro saluto

Salve,
Gli consigli di intraprendere una consulenza sessuologica, magari in coppia!

Salve, da quanto riferisce le consiglio una consultazione sessuologia di coppia. Direi, esclusivamente di coppia. Prevedo però una difficoltà, che il suo partner non sarà d'accordo. Le consiglio di essere irremovibile.
Buona fortuna

Valutate la possibilità di una consulenza sessuologica per esaminare eventuali blocchi personali o di coppia. Ma attenzione a non idealizzare troppo la consulenza aspettandosi da questa dei miracoli. Esistono anche le incompatibilità sessuali, nonostante ci si voglia molto bene e si stia veramente bene insieme in tanti altri ambiti della vita. Non deve per forza esserci un blocco o una disfunzionalità da curare o risolvere. A volte la cosa più saggia e giusta, quindi, è prendere atto delle diverse esigenze e agire di conseguenza, senza farsi divorare dai sensi di colpa e dalle autosvalutazioni.