Buongiorno,dall'eamedelelurine eeguito più volte e in laboratori differenti .riultano emaziea valori
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Buongiorno,dall'eamedelelurine eeguito più volte e in laboratori differenti .riultano emaziea valori:4-5 e muco quando ilmuco è elevato 1200,circa,ho bruciori nell'urinare,ecoaddome completo a posto,prostaat dimensioni 26,ho scompeno cardiaco permanente,uano il laisi 25 1 compressa per sgonfiare cavigli e polpacci,in 3 giorni non ho piùdisturbi.Gli esami sono stati visionati dall'urologo,da unoncologoda due medici i bae,urinocultura:negativa,per loro risultano a posto.Visionati dal pronto soccorso NOempre per le emazie.ho avuto 3 canide intestinali, curate con fermenti offro di colite bevo poco,vorrei un suggerimento,sulle EMAIE se ono comunie da cosa hannoorigine.Diabete non èpreente,uso il coumadin.Non mangio cibi piccanti sono normopeone mangio carne rossa.Assumendo ladisomina similealvenoruton,traggo beneficio serve per ilmicrocircolo.
Più ilmuco è alto piùho bruciori:comemai se la creatinina è a posto e se con un diuretico spariscono?
Grazie.
Più ilmuco è alto piùho bruciori:comemai se la creatinina è a posto e se con un diuretico spariscono?
Grazie.
Il quadro sembra un po' articolato, anche perché il suo report non è proprio chiarissimo. Usa un farmaco anticoagulante e questo può indurre microemorragie in aree ad accentuazione infiammatoria, soprattutto quando ci sono gli eventi di contrazione. Il lasix aumenta la diuresi è può, aumentando il volume urinario, diluire molto la concentrazione del muco prodotto nelle aree infiammate anche lungo la va urinaria. La colite sostiene i processi infiammatori anche generali e quindi andrebbe reinquadrata nel complesso della sua situazione così da poter riportare un po' di equilibri. La prostata è certamente discretamente aumentata di volume e ciò può dipendere da congestione infiammatoria (magari connessa alla condizione colitica). Lo scompenso cardiaco non facilita la situazione e credo che un buon cardiologo dovrebbe lavorarci sopra per metterlo meglio a posto. Occorre un medico (magari un buon andrologo) che in collaborazione con il cardiologo riveda per bene la situazione con i dovuti esami e poi decida nel merito del percorso terapeutico.
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