Buongiorno 14 Maggio rottura 5 metatarso tolto tutore il 5 luglio cominciare a camminare con stampel
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Buongiorno 14 Maggio rottura 5 metatarso tolto tutore il 5 luglio cominciare a camminare con stampelle , non ancora calcificato completamente, mattina appena sveglia piede e gamba normale , se inizio a utilizzare il piede con stampelle comincia a gonfiarsi attorno a caviglia alla sera gonfio. Sono preoccupata e normale????? Grazie mille buon lavoro gloria
Buongiorno, data la durata del trattamento con tutore, immagino che la frattura fosse complessa o pluri-frammentata. Immagino che oltre all'utilizzo del tutore ci sia stato l'utilizzo di stampelle e quindi la riduzione del carico sul piede infortunato. Purtroppo in queste situazioni il muscolo viene meno e quindi si crea un deposito di liquidi. Una volta recuperata la muscolatura il problema dovrebbe risolversi. Proprio per questo motivo le consiglio di affidarsi a un professionista per la fase riabilitativa.
Per ulteriori informazioni non esisti a contattarmi, le auguro una buona giornata!
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Salve
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grazie
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Buongiorno, come tempi direi che è assolutamente nella norma almeno nelle prime settimane da quando si toglie il tutore. Si affidi comunque a un collega di zona per essere seguita nelle fasi di riabilitazione. Rieducazione funzionale associato a elettromedicali come la magnetoterapia dovrebbero velocizzare i tempi di guarigione.
Buongiorno. Se L’ortopedico ha valutato che il livello di formazione del callo osseo è idoneo al carico graduale non deve preoccuparsi. Inizialmente infatti le strutture che hanno subito il trauma possono rispondere alla ripresa del carico con dolore e gonfiore. La cosa importante è che questi aspetti negativi rimangano limitati e gestibili e che vadano gradualmente a diminuire. Prenda in considerazione la figura del fisioterapista: è il professionista specializzato nella rieducazione motoria ed in questi casi si occupa di dare le indicazioni utili sulla corretta gestione dei carichi (tenendo presente le indicazioni ortopediche) e di impostare un piano di attività ed esercizi che guidi il/la paziente fino all’abbandono delle stampelle ed al recupero completo delle funzioni. Sapere con precisione cosa fare e ricevere istruzioni specifiche fa spesso la differenza! Cordiali saluti
salve potrebbe fare della magneto terapia per stimolare la produzione di callo osseo e del linfodrenaggio manuale per migliorare la circolazione. comunque è normale che ancora non abbia recuperato a pieno la funzionalità articolare ma in questi casi la fisioterapia aiuta molto ed il processo purtroppo è lento, oltre il fatto che ogni individuo ha una propria tempistica di guarigione. cordiali saluti.
Buongiorno Gloria, quello del piede è un distretto molto delicato quando si tratta di ritornare al carico - è assolutamente normale che dopo un periodo di immobilità ed una frattura il piede tenda a gonfiarsi, specie dopo così poco tempo. Pian piano con una fisioterapia costante riuscirà a migliorare notevolmente la situazione; ma ci vorrà comunque qualche mese. Provi a tenere la gamba sollevata quando riesce durante il giorno per questo primo periodo; e ghiaccio (15') ogni volta che riesce. Non si preoccupi perché è assolutamente normale; si affidi però ad un collega per il pieno recupero del piede, e ad un ortopedico per la gestione ottimale del carico da dare alla gamba. La calcificazione completa della frattura avviene non prima di 6 mesi- 1 anno. In bocca al lupo!
In accordo con i colleghi, il gonfiore ci mette un po’ ad andare, ed è molto graduale nella risoluzione. Già comunque ottimo segno che la mattina sia asciutto!
Buongiorno, se il callo osseo sta iniziando potrebbe velocizzare questo con la magnetoterapia, per il fatto che sia gonfio alla sera non lo trovo preoccupante, potrebbe volerci un po' prima che si sgonfi del tutto.
saluti
saluti
Buongiorno,
il compito di drenare, soprattutto nella componente profonda, il sistema venoso e linfatico, è a carico dell'attività muscolare. Si parla proprio di pompa muscolare, che attraverso la contrazione e il rilasciamento e il suo sistema fasciale, compie un vero e proprio atto di drenaggio meccanico.
l'utilizzo della stampella e quindi la riduzione nell'utilizzo della componente muscolare ha come effetto purtroppo il cattivo drenaggio e il gonfiore.
lato positivo: è normalissimo e non ho motivo di sospettare che non possa essere regredibile. Tranquilla!
nei momenti di pausa o di riposo cerchi sempre di tenere la gamba un po' sollevata in modo da sfrutta un poco di gravità per contenere il gonfiore.
Appena l'utilizzo del piede e del carico sarà normale, anche il gonfiore sparirà
il compito di drenare, soprattutto nella componente profonda, il sistema venoso e linfatico, è a carico dell'attività muscolare. Si parla proprio di pompa muscolare, che attraverso la contrazione e il rilasciamento e il suo sistema fasciale, compie un vero e proprio atto di drenaggio meccanico.
l'utilizzo della stampella e quindi la riduzione nell'utilizzo della componente muscolare ha come effetto purtroppo il cattivo drenaggio e il gonfiore.
lato positivo: è normalissimo e non ho motivo di sospettare che non possa essere regredibile. Tranquilla!
nei momenti di pausa o di riposo cerchi sempre di tenere la gamba un po' sollevata in modo da sfrutta un poco di gravità per contenere il gonfiore.
Appena l'utilizzo del piede e del carico sarà normale, anche il gonfiore sparirà
Buongiorno Gloria,
è normale che, dopo un lungo periodo di immobilizzazione, il piede e la caviglia tendano a gonfiarsi quando si riprende a camminare, anche con l’ausilio delle stampelle. Il gonfiore è dovuto al ristagno dei liquidi, alla ridotta circolazione e al fatto che le strutture muscolo-legamentose devono riadattarsi al carico progressivo.
Per favorire il recupero, può essere utile:
- Mantenere il piede sollevato quando è a riposo per migliorare il drenaggio
- Effettuare movimenti circolari della caviglia per stimolare la circolazione
- Applicare impacchi freddi per ridurre l’edema, soprattutto la sera
- Evitare di stare troppo tempo in piedi senza muoversi
Se il gonfiore persiste in modo marcato, si associa a dolore intenso o sensazione di calore, è consigliabile consultare il medico per escludere eventuali complicazioni come problemi circolatori o infiammatori.
Un percorso fisioterapico mirato può aiutarla a recuperare più rapidamente e a gestire meglio il gonfiore.
è normale che, dopo un lungo periodo di immobilizzazione, il piede e la caviglia tendano a gonfiarsi quando si riprende a camminare, anche con l’ausilio delle stampelle. Il gonfiore è dovuto al ristagno dei liquidi, alla ridotta circolazione e al fatto che le strutture muscolo-legamentose devono riadattarsi al carico progressivo.
Per favorire il recupero, può essere utile:
- Mantenere il piede sollevato quando è a riposo per migliorare il drenaggio
- Effettuare movimenti circolari della caviglia per stimolare la circolazione
- Applicare impacchi freddi per ridurre l’edema, soprattutto la sera
- Evitare di stare troppo tempo in piedi senza muoversi
Se il gonfiore persiste in modo marcato, si associa a dolore intenso o sensazione di calore, è consigliabile consultare il medico per escludere eventuali complicazioni come problemi circolatori o infiammatori.
Un percorso fisioterapico mirato può aiutarla a recuperare più rapidamente e a gestire meglio il gonfiore.
Buongiorno Gloria, dopo una frattura del 5° metatarso e il periodo di immobilizzazione, è normale che il piede si gonfi con la ripresa del carico, anche parziale con le stampelle. Il gonfiore è una risposta fisiologica all’aumento della circolazione e del lavoro muscolare, soprattutto se la calcificazione non è ancora completa. È importante gestire il carico in modo progressivo, tenere il piede sollevato quando possibile e, se necessario, applicare ghiaccio a fine giornata. Una valutazione fisioterapica può aiutare a monitorare il recupero e impostare esercizi per ridurre edema e rigidità.
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