Buonasera, vorrei spiegare meglio la mia situazione, sono un ragazzo di 38 anni e sto impazzendo. Tu
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Buonasera, vorrei spiegare meglio la mia situazione, sono un ragazzo di 38 anni e sto impazzendo. Tutto inizia ad agosto quando non riesco ad urinare e vado al pronto soccorso ma l'urologo in ospedale mi fa fare una breve cura e qualche giorno con il catetere. Sembra tutto ok ma mi rendo conto che la notte mi sveglio sempre per andare in bagno e comunque durante il giorno ci andavo spesso nonostante bevo molto poco. Decido di cambiare urologo quando a novembre mi ripresenta di nuovo il problema che mi blocco nell'urinare. Anche qui dopo un pò con il catetere e cura con forprost, debrum e urisex sembra che va tutto ok ma da alcuni giorni mi sono dinuovo mezzo bloccato. Non ho rimesso catetere m faccio fatica ad urinare nonostante mi viene spesso lo stimolo. persiste la prostatite e ho anche il collo vescicale congenito. mi è stato aggiunto ora anche supposte topster e settimana prossima inizio il percorso onde d'urto. mi fido del mio ultimo urologo ma continuo ad avere mille preoccupazioni e pensieri infatti mi sono rivolto anche ad uno psicologo per sbloccare la mia ansia e paura. spero che vada tutto bene e che con questa pratica sia sufficiente per sbloccarmi. mica può essere l'ultima spiaggia?
Magari un uomo di 38 anni.... suvvia! Certo lo stato di stress a cui si è sottoposto non l'aiuta e quindi rilassarsi è fondamentale. Tuttavia lei non riprta una diagnosi di causa del problema e di come il suo quadro sia stato sinora valutato, ma il percorso prettamente sintomatologico suggerisce che poco sia stato fatto in termini di adeguate valutazioni. Ha un quadro connesso a sicura consistente congestione infiammatoria pelvico-prostatica che nelle fasi maggiori la porta ad ostruzione uretrale col blocco minzionale a cui potrebbe essere associata una substenosi uretrale (credo poco alla storia dell'alterazione congenita del collo vescicale che si manifesta a 38 anni). In carenza di una diagnosi di causa attentamente eseguita è improbabile che quella terapia si riveli utile se non per attenuare brevemente la sintomatologia. Credo sia doveroso rivedere quanto ha eseguito, se ha eseguito adeguati esami, e poi rifare un attento punto della situazione con i dovuti esami genitali (ecografia doppler pelvico-prostatica e testicolare, analisi base dello sperma, coltura del secreto prostatico estratto, test di Stamey) e, nel caso, generali (stato epato-metabolico-ossidativo, nutrizionale, ormonale, immunitario, fisico e stressogeno) adeguatamente interpretati da un buon andrologo/urologo che poi decida nel merito.
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