Buonasera. Mio padre (85 anni, iperteso, diabetico, cardiopatico) a fine agosto ha avuto un ictus ce

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Buonasera. Mio padre (85 anni, iperteso, diabetico, cardiopatico) a fine agosto ha avuto un ictus cerebrale ischemico (strike minor) da cui è risultata emiplagia sinistra. In precedenza era abbastanza autonomo, deambulava autonomamente, usciva, era affetto da incontinenza e aveva un aiuto per l'igiene, per i farmaci e per le faccende do casa e cucinare ma per il resto era piuttosto autonomo ancje se con iniziale demenza senile. Adesso ovviamente è sulla sedia a rotelle e dipendente in tutto e per tutto, sta effettuando la riabilitazione anche se la stessa non è stata tempestiva come doveva a causa di mancanza di disponibilità in strutture di riabilitazione e ritardi nellattivazione dell'a.d.i. dipendenti dall'asl. Ora il problema è che lui alcuni giorni sembra star meglio, parla abbastanza, risponde e collabora, altri giorni meno, altri è più soporoso e non collabora, alcune volte volontariente perchè quando va via la fisioterapista torna più attivo e comunicativo, altre volte proprio è come se fosse dolorante e chiuso in se. Ho chiesto anche al neurologo ma lui mi ha detto che è normale sia così e bisogna approfittare dei momenti "buoni" ma ovviente in questo modo la fisioterapia non sarà mai efficace come potrebbe, inoltre io mi chiedo se davvero è normale qiesto cambio in lui così marcato da un giorno all'altro e se davvero non dipenda da qualcoaa da approfondire e magari curare. Per questo chiedo a voi un consiglio e un parere, essendo non competente e piena di dubbi e paure di non aiutarlo al meglio.
Dopo un ictus ischemico esistono delle possibilità di ripresa sia pure graduale, ma bisogna tenere conto che sono anche possibili oscillazioni dell 'umore e dell'energia in un arco di piu giorni per effetto di una compromissione di sistemi neurochimici cerebrali .Le consiglio sia una valutazione presso uno psichiatra sia la ricerca in zona di persone esperte in forme di riabilitazione delle funzioni neurocognitive ( attenzione, memoria, orientamento, riflessività. La sola riabilitazione delle funzioni sensoriali e motorie ( fisioterapia ) non basta per un recupero ottimale..

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