Salve

15 risposte
Salve buona sera ho avuto una frattura dello scafoide composta ho fatto fisioterapia un anno e mezzo fa e la frattura è di due anni fa mi sono rimaste delle limitazioni e molti dolori se intervengo adesso facevo altra fisioterapia è possibile recuperare a pieno le funzionalità del polso e ridurre i dolori
Buongiorno!
Occorre effettuare una valutazione globale delle piccole articolazioni della mano, anche tramite Risonanza magnetica. Una volta ottenuta una panoramica sullo stato della mano, si può valutare se intervenire conservativamente o meno. Ne parli con il suo ortopedico di fiducia.
Buon recupero!

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Salve, molto probabilmente la sua frattura di scafoide è andata incontro a pseudoartrosi, patologia molto ricorrente in seguito a questo tipo di fratture per via del poco afflusso di sangue che arriva alla struttura ossea. Tutto ciò potrebbe fare in modo che ci sia formazione di placche sclerotiche con conseguenti segni e sintomi da lei elencati.
Consiglio una visita fisioterapica per valutare al meglio la sua condizione e capire come poter procedere.
Dott. Raffaele Pasquariello
Fisioterapista, Terapista del dolore, Medico estetico
San Lazzaro di Savena
Gentile signora, da quanto descrive , la frattura dello scafoide si e' verificata due anni fa , e ha gia' eseguito un ciclo di fisioterapia cica sei mesi fa dopo il trauma . Tuttavia , se oggi presenta ancora delle limitazioni funzionali e dolore , e' importante fare una valutazione approfondita , perche' possono esserci varie cause, tra cui: pseudoartrosi dello scafoide( non consolidazione dell'osso); Artrosi del polso post-traumatica. Rigidita' articolare o dismetrie muscolari non completamente risolte; Sindrome da conflitto o problemi ai legamenti associati. E' possibile recuperare funzionalita' e ridurre il dolore? Si in alcuni casi e' possibile ottenere miglioramenti , ma dipende da vari fattori: lo stato attuale dell'osso ( se e' guarito correttamente o meno) ; L'eventuale presenza di degenerazione articolare; Lo stato di tendini e legamenti e muscolatura; La qualita' della fisioterapia e degli esercizi eseguiti. Cosa si puo' fare ora? Rivolgersi a un ortopedico , specializzato mano/polso , per una visita e accertamenti ( come radiografia e se e' necessario una tac). Valutare se e' presente una pseudoartrosi o artrosi. Pianificare un nuovo ciclo di fisioterapia personalizzato , che potrebbe includere : terapie manuali ; mobilizzazione passiva/attiva ; rinforzo muscolare mirato; terapie fisiche antalgiche ( ultrasuoni ,tecar,ecc) IN SINTESI : nonostante siano passati due anni , non e' detto che sia troppo tardi per migliorare : se l'osso e' guarito correttamente e non ci sono danni gravi articolari , una nuova valutazione specialistica e un ciclo di fisioterapia ben impostato possono ancora dare dei risultati significativi , sia sul dolore che sul movimento.
Bisogna valutare la singola situazione, in alcuni casi può rimanere una limitazione articolare se sono passati anni, ma si può comunque recuperare una corretta biomeccanica, forza e funzionalità del polso
Buongiorno, è possibile un recupero nonostante le tempistiche, non si può prevedere un recupero completo o solo parziale. Le consiglio una fisioterapia basata sull'esercizio
Salve, anche a distanza di due anni dalla frattura si può ancora ottenere un miglioramento, soprattutto nel dolore e nella mobilità, ma il recupero completo non è sempre garantito. Se le limitazioni dipendono da rigidità articolare o muscolare, la fisioterapia mirata può dare ancora risultati. Se invece ci sono alterazioni strutturali dell’articolazione, il margine di recupero sarà più limitato, ma si può comunque lavorare per ridurre il dolore e migliorare l’uso del polso nelle attività quotidiane.
Dott. Michele Squizzato
Fisioterapista
Castelfranco Veneto
Salve, se in un anno e mezzo di terapie i sintomi sono ancora questi suggerirei di provare in primis a cambiare tipo di trattamento. La fisioterapia include molteplici approcci non è il caso di fossilizzarsi su una tipologia che non da risultati in 1 anno e mezzo. In caso si potrebbero valutare altre figure professionali come osteopata o chinesiologo. Se agli esami strumentali non si evincono lesioni particolari il problema è probabilmente funzionale. In casi particolari potrebbe essere utile sentire l'opinione di un neurologo
Dr. Matteo Tonino
Fisioterapista, Posturologo
Roma
Dopo una frattura dello scafoide è abbastanza comune che, anche a distanza di tempo, possano persistere rigidità e dolore, soprattutto se l’articolazione è stata immobilizzata a lungo. Tuttavia, per capire quali margini di recupero ci siano oggi è fondamentale raccogliere un’anamnesi completa ed eseguire una valutazione funzionale accurata: solo così si può stabilire se la limitazione è dovuta a rigidità articolare, deficit muscolare o alterazioni della biomeccanica del polso.

Anche a distanza di anni, un percorso fisioterapico mirato può portare miglioramenti significativi sia in termini di mobilità che di riduzione del dolore, pur considerando che il recupero completo dipende dalle condizioni attuali del polso.
Per dare una risposta più specifica è necessaria una valutazione. Non è detto che riprenda la funzionalità precedente, ma un ulteriore percorso di fisioterapia mirata può sicuramente aiutare la diminuzione/eliminazione del dolore e la riduzione delle limitazioni.
Dr. Luciano Brigandi
Fisioterapista, Osteopata, Posturologo
Meda
Buongiorno
Avrei necessità di avere maggiori informazioni. Mi invii il suo numero di cellulare su questo sito affinché possa contattarla.
Senza impegno economico.
Grazie
Dott. Iacopo Murzilli
Fisioterapista, Posturologo, Terapeuta
Roma
Salve. La frattura dello scafoide è tra le fratture della mano quella con esiti e tempi di recupero più lunghi. Generalmente se l'intervento è andato bene si torna ad un completo recupero del trofismo muscolare, articolarità e riduzione del dolore.
Consiglio vivamente di rivolgersi ad un fisioterapista e continuare il percorso riabilitativo.
Cordiali Saluti
Iacopo Murzilli
Fisioterapista
Roma
Dott. Andrea Pierfederici
Fisioterapista, Osteopata, Chinesiologo
Senigallia
Buongiorno,
dopo un periodo così lungo le probabilità di migliorare la mobilità è molto basse. Per quanto riguarda il dolore, con adeguata valutazione e piano di trattamento c'è una possibilità maggiore di ridurlo.
Buongiorno, essendo passato molto tempo purtroppo è possibile che un recupero della totale funzionalità sia compromesso. Tuttavia i dolori invece sono affrontabili. Ovviamente questo è un consiglio che le do. Per avere informazioni più mirate le consiglio un fisioterapista nella sua zona oppure di scrivermi in privato.
Salve, buonasera.
Le fratture dello scafoide, anche quando composte, possono lasciare nel tempo rigidità, debolezza e dolore persistente, soprattutto se la riabilitazione è stata interrotta o se il polso non è stato completamente “rieducato” ai carichi e ai movimenti fini.
La buona notizia è che anche a distanza di anni è possibile recuperare ulteriormente: i tessuti non sono “bloccati per sempre”. Con un lavoro mirato su mobilità, rinforzo specifico degli stabilizzatori del carpo e progressione dei carichi si possono ottenere:
miglioramento dell’ampiezza articolare, riduzione del dolore, e maggiore stabilità del polso.
Ovviamente il recupero dipende dalla situazione attuale: eventuale rigidità articolare residua, qualità dell’osso, eventuali segni di artrosi post-traumatica o piccoli ritardi di consolidamento.
Ma in generale sì, la fisioterapia può ancora aiutarla anche dopo diverso tempo: il polso risponde molto bene agli stimoli giusti, se ben dosati.
Se vuole posso spiegarle quali esercizi sono più indicati o valutare insieme il suo caso.
Dott. Sergio Maria Morfino
Fisioterapista, Osteopata
Napoli
dipende , ci potrebbe essere la possibilità di un recupero totale

Esperti

Annamaria Taverna

Annamaria Taverna

Logopedista

Beinasco

Vincenzo Rossi

Vincenzo Rossi

Neurologo

Napoli

Augusto Fontana

Augusto Fontana

Neurologo

Milano

Beniamino Nannavecchia

Beniamino Nannavecchia

Neurologo, Neurochirurgo

Bari

Maria Antonietta Aloisio

Maria Antonietta Aloisio

Medico di medicina generale, Internista

Torino

Giacomino Taeggi

Giacomino Taeggi

Internista, Medico di medicina generale

Roma

Domande correlate

Vuoi inviare una domanda?

I nostri esperti hanno risposto a 32 domande su Ictus
  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati, richieste di una seconda opinione o suggerimenti in merito all'assunzione di farmaci e al loro dosaggio
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.