Buonasera, il mio partner non fa altro che riprendermi, mi tratta come una deficente! Da 1 anno sof

18 risposte
Buonasera,
il mio partner non fa altro che riprendermi, mi tratta come una deficente! Da 1 anno soffre di disturbo da stress post traumatico in piu ha appena scoperto di avere il diabete. Non fa che sminuirmi addirittura durante I litigi mi apostrofa con parolaccie. Non ha pazienza con nulla e spesso dice che si sente frustrato da quello che faccio. Non ultimo tra di noi non esiste nessuna forma di intimita o desiderio, sono almeno due anni che non ricevo un complimento oppure una carezza. Mi sento sola e impotente, so di avere qualita' e sentimenti ma mi rattrista sapere che lui non mi crede e che non mi apprezza. Sto iniziando ad odiarlo e sono sicura che presto arrivera' il momento in cui stufa non ne vorro' piu sapere di lui. Sto male, sono delusa. Che fare? Grazie
Gentile utente, dalla situazione che descrive sembra importante che lei e il suo partner lavoriate sul vostro rapporto di coppia. Potrebbe anche aiutarla un consulto individuale, dove esprimere il suo dolore e rafforzare la sua autostima attaccata. Per poterle essere maggiormente utile però, servono altre informazioni per avere un'idea più chiara della vostra relazione e di lei come persona. Un percorso di coppia e/o un percorso individuale sicuramento potrebbero aiutarla a trovare gli strumenti per affrontare questo momento di crisi.
Resto a disposizione qualora volesse approfondire, anche online.
Cordiali Saluti, Dott.ssa Claudia Torrente Cicero

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Gentile, percepisco la sofferenza che esprime, mi dispiace davvero per la situazione che riporta e mi rendo conto di quanto possa essere complicato conviverci. La prima cosa che mi sento di consigliarle è un consulto psicologico, anche online, che possa aiutarla ad affrontare il disagio espresso al fine di ritagliarsi uno spazio per comprendere meglio ciò che prova e cosa potrà farla stare meglio, elaborare i pensieri e i vissuti emotivi rivolgendosi ad un esperto con un approccio che si basi sull’accoglienza e ciò che è utile per la persona, valorizzando le sue risorse personali, aiutandola così a divenire artefice del racconto della propria vita, dando al corpo lo spazio e l’ascolto che merita. Iniziare un percorso per sentirsi meglio richiede coraggio, ma è già un importante passo iniziale verso il cambiamento. Resto a disposizione per ulteriori indicazioni e ad incontrarla. Cordiali saluti dott. Paolo Notarangelo
Cara utente, sento molta tristezza, ma anche molta rabbia nelle sue parole. E lo capisco. Il suo partner la sminuisce e la insulta, è giusto che lei si senta così e che abbia chiesto supporto. Percepirsi sola, impotente, non apprezzata porta a intensi stati emotivi, e per rispondere alla sua domanda sul cosa fare, è sicuramente possibile parlarne insieme per far sì che lei possa sentirsi meglio. D’altro canto, le sarebbe utile identificare le strategie giuste per favorire una comunicazione efficace con il suo partner per esprimere i suoi sentimenti, le sue opinioni, i suoi bisogni. Se lo desidera, possiamo farlo insieme. Mi rendo disponibile in presenza e online. Saluti, dott.ssa Galletti
Gentile utente, innanzitutto grazie per aver condiviso pubblicamente la sua fatica. Non deve essere piacevole stare con una persona che continuamente la svaluta e non la fa sentire desiderata. Oltre questo, però, forse in questa relazione c'è qualcosa di utile e positivo per lei che la tiene legata al suo partner. Sarebbe interessante capire come mai è utile questa relazione per lei. Le serve per confermare l'immagine che ha di se stessa? Per confermare l'immagine che ha dell'altro? Non so, le lascio questi interrogativi, magari possono sollecitarle qualche riflessione su di sé, nonché il desiderio di conoscersi meglio.
Se ha voglia di guardare da più vicino questa sua fatica, in compagnia di una guida sicura, mi rendo disponibile online e in presenza (a Milano).

Un caro saluto
Dott.ssa Luciana Morabito
Dalla sua descrizione, si deduce che il vostro rapporto di coppia si sia incrinato prima della diagnosi di diabete e di PTSD del suo partner. Un intervento individuale finalizzato a rafforzare le risorse di cui parla e ad esplorare le sue dinamiche relazionali, potrebbe esserle d'aiuto, in primis per se stessa e, non ultimo, per riuscire a prendere un'eventuale decisione in merito alla sua relazione di coppia.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Credo innanzitutto che sia importante che voi possiate instaurare un dialogo schietto e sincero mediante il quale poter condividere pensieri e vissuti emotivi circa la situazione da lei riportata al fine di trovare soluzioni che possano soddisfare le esigenze di tutti. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, grazie per aver condiviso la sua situazione di malessere e sofferenza.
Ritengo sia importante ritagliarsi un proprio spazio con un professionista per potersi sentire accolta, ascoltata e in cui poter esprimere le sue emozioni, il suo vissuto relazionale e tutte le difficoltà che attualmente sta affrontando.
Un percorso individuale potrebbe essere funzionale ad identificare delle strategie ottimali per ripristinare il suo benessere personale e relazionale.
Rimango a disposizione.
Un caro saluto, Dr.ssa Federica Lanzafame
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Gentilissima, senza dubbio sarebbe utile avere maggiori informazioni in merito a quanto sta accadendo: il primo passo potrebbe essere una consulenza psicologica individuale per lei, per comprendere meglio la storia individuale e di coppia; non escluderei la possibilità, qualora il suo partner fosse disponibile, di una consulenza di coppia per comprendere le ragioni di questo disagio che riguarda il vostro legame. Sono a disposizione per entrambe le ipotesi, in presenza o da remoto. Cordiali saluti. Dottor Montanaro
Cara utente, la ringrazio per aver condiviso la sua fatica. Penso che stiate affrontando, sia come coppia sia come individui, un momento di sofferenza. Mi sento di consigliarle di prendersi cura di questi suoi vissuti legittimi. Se ne ha il desiderio resto a sua disposizione per un consulto. Un caro saluto
Buongiorno, grazie per la sua confidenza. Leggendo le sue parole mi sembra che si percepisca senza via d'uscita, o rimane con il suo partner, arrivando ad odiarlo, o lo lascia. Penso che questo la faccia soffrire molto, è
Credo che tra i due opposti possa esserci una strada intermedia che, in questo momento, per lei immagino sia difficile intravedere. La possibilità di affidarsi a qualcuno che la possa ascoltare le potrebbe permettere di vedere il suo rapporto da altri punti di vista.
Gentile utente, il rapporto sentimentale che descrive sembra causarle un notevole fardello di emozioni e forse anche un grosso senso di impotenza. Il suo partner sta passando certamente un periodo estremamente difficile, forse è il caso che entrambi voi riusciate a trovare un luogo dove essere accolti in questo momento di fragilità. Quello che mi sento di consigliarle è di considerare una presa in carico singola per lei, in modo che sia supportata nelle dinamiche relazionali in cui è coinvolta e anche per il suo partner, affinché possa analizzare insieme ad uno specialista la questione del disturbo post traumatico e del diabete. Rimango a disposizione, stia bene!
Buonasera,
un percorso su sé stessa potrebbe esserle d'aiuto sia per far fronte a questa situazione e per capire cosa si è rotto all'interno della relazione, se è riparabile oppure è necessario prendere una decisione. Capisco la sua rabbia e la sua sofferenza, un po' ci si sente anche impotenti verso determinate situazioni. Non abbiamo potere sugli altri, non abbiamo pieno potere sugli avvenimenti di vita, ma abbiamo capacità su noi stessi.
Resto a disposizione.
Un saluto,
A.A.
Cara utente, ti ringrazio per aver condiviso il tuo vissuto e la tua storia, dalle tue parole si percepisce che stai attraversando un momento difficile.
In tutta sincerità, darti un'indicazione non è facile in quanto non conosco approfonditamente la situazione.
Se ti va, possiamo parlarne in consulenza, sarei felice di aiutarti a trovare le risposte che stai cercando e di sostenerti. Ti aspetto con piacere e se posso esserti d’aiuto resto a tua disposizione. Un saluto caloroso, Dott.ssa Chiara Esposito.
Mi dispiace molto sentire che stai attraversando un momento difficile nella tua relazione. È importante che lei sappia che non è sola e che il trattamento che sta ricevendo dal suo partner non è accettabile.

Il comportamento del suo partner, che include l’insulto, la mancanza di rispetto e l’assenza di supporto e affetto, potrebbe avere un impatto negativo sulla sua autostima e sul suo benessere psicologico.

Le consiglio di considerare l’idea di parlare con il tuo partner e di esprimere i tuoi sentimenti e le tue preoccupazioni. Potrebbe anche considerare la possibilità di cercare supporto da un terapeuta individuale o di coppia per affrontare queste questioni e migliorare la tua relazione.

Se il suo partner non fosse disposto a lavorare sulla relazione o se continua a trattarla in modo inappropriato, potrebbe considerare seriamente l’idea di prendere una pausa o di terminare la relazione. La sua salute e il suo benessere sono importanti e meritano di essere protetti.

Non esiti a cercare supporto da fonti affidabili, come amici, familiari o un centro di supporto per le vittime di abuso. Prendersi cura di se stessi e cercare aiuto può essere un passo importante per migliorare la tua situazione e la tua qualità della vita.
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Gentilissima,
La situazione che descrive merita ulteriori approfondimenti.
essendo sessuologa clinica, mi permetto di dirle che spesso la sessualità in una coppia rispecchia la comunicazione e quindi, se riuscite a comunicare poco e ci sono dei risentimenti può essere “normale” che la sessualità ne risenta.
Prima di consigliarvi un percorso di supporto alla coppia sia da un punto di vista psicologico che sessuologico può essere utile che entrambi vi poniate la domanda: vogliamo davvero continuare ad essere una coppia e cosa siamo disposti a fare per stare ancora insieme?
Inoltre, per ciò che riguarda lei, una domanda che faccio spesso ai miei pazienti e che pongo anche a lei ( la cui risposta può essere una riflessione utile per sè stessa) “la bambina che ero a 7/8/10 anni sarebbe felice della donna che sono oggi e cosa sognava quella bambina?”
Buone cose
Buongiorno. Sicuramente situazioni di tensione come quella che lei descrive portano a non individuare più vie di uscita. Il suo partner ha già dei professionisti che si prendono cura di lui, dato che lei scrive non solo di diabete ma in particolare usa il termine preciso di disturbo post traumatico. Credo che la sua scelta di chiedere aiuto in questa sede sia un segnale altrettanto valido: anche lei ha diritto ad essere aiutata. Se può orientarla in modo utile, possiamo effettuare un colloquio online.
Gentile utente, la situazione che descrive risulta comprensibilmente faticosa e fonte di grande sofferenza. Non deve essere facile stare accanto ad una persona che, presa dal proprio dolore, non è in grado di vedere i bisogni dell'altra. A quanto pare questa dinamica si protrae da tempo e ogni suo tentativo non ha avuto gli effetti desiderati. Credo che ad oggi lei possa trarre beneficio da un percorso che le consenta di prendersi cura di lei, dei suoi vissuti e dei suoi bisogni. Resto a disposizione e le auguro di ritrovare presto la serenità. Un saluto!
Salve,
mi dispiace per la sua situazione.
Da un lato gli effetti del disturbo post traumatico possono portare a maggiore irritabilità e scoppi d'ira, ma questo non giustifica il trattamento che sta ricevendo dal suo partner che se vive un momento di difficoltà dovrebbe provare ad affrontarlo con i giusti strumenti.
D'altra parte dalla sua descrizione mi sembra di capire che le difficoltà nella coppia erano già presenti prima, sotto forma di un distanziamento fisico ed emotivo.
La domanda che si deve porre è la seguente: nella relazione come voglio essere trattata? Mi merito di essere amata e di ricevere attenzioni e gesti d'amore?
Magari potrebbe essere interessante approfondire in un percorso queste tematiche in quanto sembra che lei si mantenga in una relazione non soddisfacente dove si trova da sola a gestire il peso della coppia.
Buona giornata

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