Buonasera,ho avuto un’operazione nel mese di marzo per una frattura scomposta tibia e perone,esattam
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Buonasera,ho avuto un’operazione nel mese di marzo per una frattura scomposta tibia e perone,esattamente dal
Mese di maggio faccio regolare e costante fisioterapia tre volte la settimana,ho ancora il piede gonfio all altezza del malleolo e dolori di vario genere ! Vorrei sapere se è tutto nella norma,grazie
Mese di maggio faccio regolare e costante fisioterapia tre volte la settimana,ho ancora il piede gonfio all altezza del malleolo e dolori di vario genere ! Vorrei sapere se è tutto nella norma,grazie
Buongiorno, edema e dolore sono del tutto fisiologici nel periodo successivo ad un intervento chirurgico. Se con le sedute riabilitative il dolore non dovesse ridursi dovrebbe valutare insieme al proprio fisioterapista una rimodulazione dei carichi di lavoro, al fine di assecondare la guarigione tissutale e non esacerbare ulteriormente i processi infiammatori.
A disposizione per ulteriori chiarimenti, cordiali saluti
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Buonasera, le dico che purtroppo non esiste una normalità, ossia ogni frattura ed ogni persona sono differenti! Però le direi di fare degli esami diagnostici di controllo, per vedere se la frattura ha consolidato bene o se i mezzi di sintesi usati stiano bene! Sicuramente essendo passato molto tempo la frattura avrà consolidato non si preoccupi! Poi molto importante vedrei un’osteopata come figura professionale, che le valuto però il funzionamento del suo organismo in generale per capire questi dolori di vario genere da dove vengono! Si affidi alle recensioni di questo sito che sono molto attendibili! Le auguro una pronta guarigione e buona serata! : )
Purtroppo dopo una frattura scomposta come la sua e dopo un intervento chirurgico ci sono dei tempi biologici per il corpo per guarire per cui é normale che ci sia ancora edema, gonfiore e dolore..
Deve prestare più attenzione a vedere se il percorso riabilitativo stia procedendo bene riuscendo ad aumentare i carichi, migliorare l articolaritá segno che non ci sono complicazioni in atto..
Ovviamente il tutto deve essere supportato da un riscontro radiografico che la frattura si sia consolidata
Deve prestare più attenzione a vedere se il percorso riabilitativo stia procedendo bene riuscendo ad aumentare i carichi, migliorare l articolaritá segno che non ci sono complicazioni in atto..
Ovviamente il tutto deve essere supportato da un riscontro radiografico che la frattura si sia consolidata
Buongiorno, purtroppo nel suo caso la risoluzione dell'edema é molto lenta. Oltre ad applicazione di ghiaccio, posizionare l'arto in scarico e applicare del tape neuromuscolari drenante potrebbe fare delle sedute di linfodrenaggio con beneficio garantito.
Salve! Conconrdo con i colleghi. Ogni corpo ha una propria ripresa. In caso avesse dubbi concordi insieme al fisioterapista un controllo dal chirugo per escludere complicanze e proseguire con il percorso fisioterapico.
Buonasera, dopo una frattura scomposta e interventi di riduzione chirurgica dolore e gonfiore sono fisiologici e quindi normali. Le consiglio di continuare con la fisioterapia e di fare attenzione che non ci siano peggioramenti ma, al contrario, possibilità di aumentare il carico, aumentare il range di movimento e, anche se lenta, progressiva diminuzione della sintomatologia che ha descritto. Cordiali saluti, Luca Baleani
Buongiorno
Quasi sempre, nel processo di terapia si sottovaluta il fatto che il truama interessi solo la zona lesa (tibia e perone nel suo caso). In realtà, il trauma ha coinvolto tutto il sistema, ovvero tutto il corpo e, mi permetta, anche la psiche (ha avuto paura durante il trauma?) epserieza assolutamente normale.
Per migliorare la sua condiione, le consiglio di rivolgersi a un terapeuta che possa effettuare una valutazione globale.
Cordialmente
Quasi sempre, nel processo di terapia si sottovaluta il fatto che il truama interessi solo la zona lesa (tibia e perone nel suo caso). In realtà, il trauma ha coinvolto tutto il sistema, ovvero tutto il corpo e, mi permetta, anche la psiche (ha avuto paura durante il trauma?) epserieza assolutamente normale.
Per migliorare la sua condiione, le consiglio di rivolgersi a un terapeuta che possa effettuare una valutazione globale.
Cordialmente
Buonasera, in seguito ad un intervento per osteosintesi di tibia e perone è assolutamente normale sviluppare rigidità, dolore e riduzione della forza/movimento, che dovranno progressivamente migliorare con la passare del tempo. I tempi di ripresa, come già detto dai colleghi, dipendono da molti fattori (oltre al tipo di frattura/intervento, anche la condizione del pz, l'età, le terapie effettuate ecc.), ma tendenzialmente si parla comunque di diversi mesi. Purtroppo dal form di Mio Dottore non si riesce a capire in quale mese sia stata inserita la sua domanda. Le consiglio comunque di continuare il percorso riabilitativo fino al recupero della massima funzionalità e di continuare con le visite di controllo fissate con gli ortopedici per controllare la situazione dal punto di vista radiografico. Cordialmente
Buonasera, mi dispiace per la situazione che stai affrontando a seguito dell'operazione. Dopo un intervento chirurgico per una frattura scomposta di tibia e perone, è comune sperimentare gonfiore ed edema, così come dolori vari durante il processo di guarigione e riabilitazione. Tuttavia, è importante monitorare questi sintomi per assicurarsi che siano all'interno dei limiti attesi di recupero.
L'edema agli arti inferiori, in particolare, può essere molto lento a riassorbirsi. Un metodo efficace per favorire il drenaggio della linfa e ridurre il gonfiore è utilizzare un cuscino sotto il materasso, anziché direttamente sotto i piedi. Posizionando il cuscino in questo modo, qualsiasi posizione assumerai durante il sonno, gli arti saranno sempre leggermente sopraelevati rispetto al bacino. Questa lieve inclinazione aiuta a facilitare il ritorno venoso e linfatico, contribuendo a ridurre l'edema.
Continuare con la fisioterapia regolare e costante, come stai facendo, è fondamentale per recuperare la forza, la mobilità e la funzionalità dell'arto colpito. È normale che il processo di recupero da un'operazione significativa come la tua possa richiedere tempo e, talvolta, può essere accompagnato da dolori e disagi vari.
Se il gonfiore o il dolore diventano più intensi o se noti qualsiasi cambiamento preoccupante, ti consiglio di rivolgerti al tuo medico o al chirurgo ortopedico che ha gestito il tuo caso. Potrebbe essere necessaria una valutazione per assicurarsi che non ci siano complicazioni e per verificare che il tuo piano di riabilitazione sia ancora il più adatto per le tue esigenze.
Ti auguro il meglio per il tuo recupero e spero che tu possa presto notare un miglioramento nel gonfiore e nei dolori che stai sperimentando.
L'edema agli arti inferiori, in particolare, può essere molto lento a riassorbirsi. Un metodo efficace per favorire il drenaggio della linfa e ridurre il gonfiore è utilizzare un cuscino sotto il materasso, anziché direttamente sotto i piedi. Posizionando il cuscino in questo modo, qualsiasi posizione assumerai durante il sonno, gli arti saranno sempre leggermente sopraelevati rispetto al bacino. Questa lieve inclinazione aiuta a facilitare il ritorno venoso e linfatico, contribuendo a ridurre l'edema.
Continuare con la fisioterapia regolare e costante, come stai facendo, è fondamentale per recuperare la forza, la mobilità e la funzionalità dell'arto colpito. È normale che il processo di recupero da un'operazione significativa come la tua possa richiedere tempo e, talvolta, può essere accompagnato da dolori e disagi vari.
Se il gonfiore o il dolore diventano più intensi o se noti qualsiasi cambiamento preoccupante, ti consiglio di rivolgerti al tuo medico o al chirurgo ortopedico che ha gestito il tuo caso. Potrebbe essere necessaria una valutazione per assicurarsi che non ci siano complicazioni e per verificare che il tuo piano di riabilitazione sia ancora il più adatto per le tue esigenze.
Ti auguro il meglio per il tuo recupero e spero che tu possa presto notare un miglioramento nel gonfiore e nei dolori che stai sperimentando.
Salve, se ha avuto una frattura nel mese di maggio 2024, anche se facendo fisioterapia, credo che il quadro descritto da lei sia più che normale. Purtroppo dopo un operazione del genere il ritorno alla normalità sia del sistema linfatico sia del movimento richiede tempo.
Buona giornata
Buona giornata
Buongiorno,
L'edema e il dolore post-operatorio sono risposte fisiologiche comuni dopo un intervento chirurgico. Questi sintomi possono derivare da processi infiammatori e da modifiche nel microambiente tissutale. È fondamentale monitorare l'evoluzione del dolore durante le sedute di riabilitazione, monitorando con il fisioterapista una rimodulazione dei carichi di lavoro e un incremento del range di movimento. Questo approccio mira a facilitare la guarigione tissutale e a prevenire l'aggravamento delle reazioni infiammatorie.
È importante sottolineare che non esiste un "normale" universale: ogni frattura presenta peculiarità uniche e ogni individuo reagisce in modo differente al trattamento. Ad ogni modo, potrebbe essere opportuno in accordo con l'equipe medica che la segue, effettuare esami diagnostici di controllo, come radiografie o risonanze magnetiche, per valutare il consolidamento della frattura e la posizione dei mezzi di sintesi utilizzati.
Inoltre, l'applicazione di tape neuromuscolare drenante potrebbe essere un'opzione utile per migliorare la circolazione linfatica e ridurre l'edema, così come le sedute di linfodrenaggio manuale, che possono facilitare il riassorbimento dei fluidi interstiziali.
Infine, in base alla tipologia dell'intervento e ai mezzi di sintesi impiegati, potrebbe essere vantaggioso esplorare ulteriori opzioni di terapia fisica, come terapia laser, ultrasuono o tecar.
Rimanendo a disposizione porgo gentili saluti.
L'edema e il dolore post-operatorio sono risposte fisiologiche comuni dopo un intervento chirurgico. Questi sintomi possono derivare da processi infiammatori e da modifiche nel microambiente tissutale. È fondamentale monitorare l'evoluzione del dolore durante le sedute di riabilitazione, monitorando con il fisioterapista una rimodulazione dei carichi di lavoro e un incremento del range di movimento. Questo approccio mira a facilitare la guarigione tissutale e a prevenire l'aggravamento delle reazioni infiammatorie.
È importante sottolineare che non esiste un "normale" universale: ogni frattura presenta peculiarità uniche e ogni individuo reagisce in modo differente al trattamento. Ad ogni modo, potrebbe essere opportuno in accordo con l'equipe medica che la segue, effettuare esami diagnostici di controllo, come radiografie o risonanze magnetiche, per valutare il consolidamento della frattura e la posizione dei mezzi di sintesi utilizzati.
Inoltre, l'applicazione di tape neuromuscolare drenante potrebbe essere un'opzione utile per migliorare la circolazione linfatica e ridurre l'edema, così come le sedute di linfodrenaggio manuale, che possono facilitare il riassorbimento dei fluidi interstiziali.
Infine, in base alla tipologia dell'intervento e ai mezzi di sintesi impiegati, potrebbe essere vantaggioso esplorare ulteriori opzioni di terapia fisica, come terapia laser, ultrasuono o tecar.
Rimanendo a disposizione porgo gentili saluti.
Vista la frattura e il poco tempo trascorso è normale che la zona più distale sia ancora gonfia, considerando il fatto che la deambulazione non sarà ancora ottimale e quindi il ritorno venoso non è ottimale.
I traumi della caviglia sono sempre molto complessi in quanto essa è un punto fondamentale di scarico del nostro peso, il gonfiore dovrebbe essere dovuto alla formazione di liquidi sottostante che potrebbero essere ridotti tramite l'utilizzo di apparecchi di diatermia (tecar) e mobilizzazioni attive e controresistenza per andare ad aumentare la capacita elastica dei comparti muscolari
Buonasera! Purtroppo in seguito ad una frattura del suo tipo può essere normale un persistere del gonfiore al piede che può incidere anche sul dolore percepito.
Il gonfiore è già presente al mattino o è maggiore a fine giornata?
Il gonfiore è già presente al mattino o è maggiore a fine giornata?
Dopo una frattura scomposta di tibia e perone, anche a distanza di mesi dall’intervento, è piuttosto frequente riscontrare gonfiore a livello del malleolo e dolori variabili, soprattutto durante la riabilitazione e la ripresa del carico. La durata di questi sintomi può cambiare molto da persona a persona.
Per capire se il suo decorso rientra nella norma è però fondamentale raccogliere un’anamnesi completa ed eseguire una valutazione funzionale accurata: solo così è possibile valutare la situazione del piede, della caviglia e dei tessuti circostanti, e programmare un percorso riabilitativo personalizzato.
Per capire se il suo decorso rientra nella norma è però fondamentale raccogliere un’anamnesi completa ed eseguire una valutazione funzionale accurata: solo così è possibile valutare la situazione del piede, della caviglia e dei tessuti circostanti, e programmare un percorso riabilitativo personalizzato.
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