Buonasera, ho 60 anni e sono un trail runner. Ho la fascite plantare bilaterale che dopo varie cure

18 risposte
Buonasera, ho 60 anni e sono un trail runner. Ho la fascite plantare bilaterale che dopo varie cure non è passata comletamente. il problema è che sono fermo dalla corsa da 26 giorni e mi sono aumentati i problemi alle gambe (dolori moderati e rigidità alle ginocchia dopo essere stato seduto, dolori credo ai tendini dietro le cosce anche da seduto anche questi moderati . Esami del sangue e delle urine ok. Solo globuli rossi ed emoglobina un po bassi. Ho fatto una specie di elettromiografia ad entrambe le gambe ed è tutto normale. Ho comunque forza muscolare. A letto la sera pochissimi disturbi. Cosa ne pensate? Grazie
Dott.ssa Francesca Salerno
Fisioterapista
Milano
Buona sera se la fascite non si é risolta dopo terapie adeguate( tecar laser onde d'urto), plantari e quant'altro spesso é dovuta ad allenamenti inadeguati e contrattura o debolezza di alcuni muscoli della gamba come il polpaccio, il peroneo, il tibiale posteriore e gli estensori delle dita del piede. Sarebbe ideale uno stretching selettivo e un allenamento nel caso di debolezza di muscoli specifici anche se bisognerebbe valutare tutto l'asse di carico dell'arto.

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Dott. Giuseppe Montagna
Fisioterapista
Pavia
buongiorno, la fascite plantare di solito è dovuta a calzature non adeguate dopo le varie terapie proverei la tecnica di bowen
Dott. Roberto Scionti
Osteopata, Fisioterapista
Roma
Buongiorno, premesso che sollecita probabilmente molto i suoi piedi sia come intensità, che come quantità e varietà dello sforzo correndo soprattutto su terreni sconnessi (per cui la scelta della calzatura è fondamentale, ma probabilmente da questo punto di vista avrà tentato già tutto), restano da trovare le cause che non permettono un buon adattamento degli arti inferiori a questi sforzi. Queste cause potranno risiedere anche lontano dai piedi, anche in sistemi diversi da quello muscolo-scheletrico, e fanno si che le sue fasce connettivali non siano libere di allungarsi, il suo sistema propriocettivo non informi adeguatamente bene il suo sistema nervoso che a sua volta non prenderà le giuste contromisure muscolari, ecc. ecc. Le consiglio dunque di rivolgersi ad un professionista che abbia una visione globale del corpo e non limitata solamente a muscoli ed ossa dei suoi piedi.
Dott. Marco Sega
Fisioterapista, Osteopata
Torino
Buongiorno. Premetto che senza averla mai vista mi sembra poco serio darle una risposta. Ci sono troppo pochi elementi per poter capire le cause dei suoi disturbi e un eventuale progetto terapeutico (Non siamo dei chiaroveggenti!). È necessaria un'anamnnesi più approfondita e dei test clinici per poter risponderle. Diversamente ripeto, non è serio risponderle. Prenoti un consulto questo è il mio consiglio.
 Roberto Consonni
Fisioterapista, Massofisioterapista
Como
Buongiorno ,le consiglierei una visita specialistica, fisiatrica od ortopedica, le terapie che vengono svolte per la fascite sono ottime; tecar ,u,s,massaggio trasverso, stretching ,però se non si comprende la causa , daranno solo benefici
momentanei, per gli altri dolori:arti inferiori, sono legati probabilmente a una postura scorretta causata dalla sintomatologia,
Spero di esserle stato d' aiuto
Cordiali saluti
Roberto
Dr. Matteo Angelo Volpe
Fisioterapista
Montesilvano
Salve,
Ha già fatto visita fisiatrica? Bisognerebbe valutare il gesto specifico che le causa dolore ed eventulmente attuare delle strategie iniziali per la modifica dello stesso che le permettano di riniziare gradualmente la sua attività sportiva insieme ad un programma di esercizi specifici per ridurre la sintomatologia dolorosa. Le consiglierei una visita da un fisioterapista OMPT (specializzato in disturbi muscoloscheletrici) per un attenta valutazione del disturbo.

Saluti,

Matteo Angelo Volpe
Dott.ssa Ambra Cesarini
Fisioterapista, Posturologo
Roma
Buonasera, ha fatto visita fisiatrica/ortopedica?
A seguito di visita specialistica consulti un buon fisioterapista che effettuerà un'esame approfondito della postura e dei muscoli degli arti inferiori poichè ciò che spesso causa fascite plantare è un utilizzo scorretto dei muscoli delle gambe che causa una eccessiva tensione dei tendini appunto che vanno a formare la fascia plantare.
Inoltre,
Può essere trattata con terapie strumentali, ghiaccio, massaggi profondi trasversi, applicazione di tape e stretching per allentare la tensione.
Inoltre considerata la sua attività dovrebbe monitorare costantemente le calzature.
Saluti
Dott.ssa Isabella Boccone
Osteopata, Podologo, Posturologo
Milano
Buongiorno, innanzi tutto sarebbe interessante sapere su quali distanze corre, quanti km percorre, e da quanti anni pratica questa o altre discipline. La fascialgia plantare spesso è il risultato di : 1) over use; 2)errata tecnica di corsa; 3) utilizzo di calzature errate o ormai consumate.
Le consiglio, prima di fare terapie fisiche e strumentali a caso, una visita podologica e posturale. Il piede non è struttura a sè: soprattutto in un atleta (amatore o elite che sia) va considerato il gesto atletico nel suo complesso
Dr. Fabio Scalone
Osteopata, Fisioterapista, Posturologo
Roma
Buongiorno, essendo runner i suoi piedi sono sicuramente sottoposti ad uno stress notevole. Detto ciò, bisogna capire se indossa calzature adatte ai suoi piedi, se i suoi allenamenti sono corretti, se ci sono muscoli deboli o contratti etc...insomma bisognerebbe valutare un pò tutto il contesto...per il momento faccia tanto stretching a livello degli arti inferiori e della pianta del piede.
Un caro saluto
Buongiorno, sarebbe opportuno valutare il gesto specifico della corsa che le causa problemi. Attuare, eventualmente, delle modifiche in modo da iniziare con gradualità la sua attività sportiva, abbinato ad un programma di esercizi specifici per ridurre la sintomatologia dolorosa. Le consiglierei una visita da un fisioterapista OMT nella sua zona per poterla valutare e trattare adeguatamente.
Cordiali saluti
Dott. Salvatore Maida
Fisioterapista, Osteopata, Posturologo
Milano
Buongiorno sicuro che sia fasciate plantare e magari non un problema del nervo plantare? Spesso la diagnosi è sovrapponibile. Tendenzialmente la fasciae plantare da più fastidio al mattino per poi attenuarsi durante il giorno. Una volta trattata la fascia plantare la prognosi è veloce. Provi a consultare un fisioterapista esperto in terapia manuale. Cordiali saluti
Salve, ovviamente senza vederla ed indagare meglio la storia dei suoi disturbi e anche la storia degli allenamenti è difficile dare una risposta sensata e dare per scontata una correlazione tra la fascite e gli altri disturbi che lamenta agli arti inferiori. Fossi in lei fisserei un appuntamento con un fisioterapista, magari che abbia anche la qualifica di OMPT
in bocca al lupo!
Dr. Luciano Brigandi
Fisioterapista, Osteopata, Posturologo
Meda
Buongiorno
Avrei necessità di avere maggiori informazioni, potrebbe inviarmi un messaggio con il suo contatto telefonico? senza impegno. Grazie
Dott.ssa Alessia Conforti
Fisioterapista
Bari
Salve. La sua condizione patologica è molto diffusa, e non solo tra gli sportivi. E la questione relativa alla cura e al trattamento è più delicata di quello che si pensa. Vista la sua pratica sportiva, posso provare ad immaginare quanto siano contrastanti in lei le azioni, i pensieri e le intenzioni in relazione alle sue percezioni. Ogni percorso è diverso, anche, e soprattutto, dal punto di vista terapeutico. La mia affermazione non è solo una metafora. Sarebbe interessante conoscere quando sono insorte le prime manifestazioni patologiche. Il piede nella sua pratica sportiva riveste un ruolo di fondamentale importanza, se si pensa a quante volte un trail runner deve effettuare cambi di percorso e direzione, proprio in relazione alle qualità proprie del terreno (pendenza, attrito, sdrucciolosità, disomogeneità, dislivelli e così via ...) Ad ogni passo, assorbiamo energia, in termini di stabilità, dal terreno che percorriamo. Questo anche nella vita. Le diverse dimensioni della nostra vita (famiglia, lavoro, relazioni) costituiscono i terreni sui quali ci muoviamo, e, proprio come quando camminiamo e/o corriamo, il nostro passo può essere stabile o incerto a seconda delle situazioni che stiamo vivendo. Le vorrei consigliare approcci di riabilitazione più adatti a colmare il gap che si è venuto a creare tra il suo stile di vita e il sintomo che, invece, l'ha messa a riposo dalla sua passione. La riabilitazione neurocognitiva (RNC - cfr metodo Perfetti) consente al paziente di apprendere e modificarsi proprio a partire dall'esperienza di interazione con l'ambiente circostante, imparando ad essere flessibile ed adattabile. Se desidera, vista la persistenza del sintomo, approfondire la questione posso supportarla in un consulto online gratuito. Il 12 novembre i consulti saranno dedicati proprio a questa condizione patologica. Può inviarmi un messaggio per prenotarsi o, in alternativa, può procedere lei stesso con la prenotazione online (indirizzo Bari, consulti tematici). A disposizione per qualsiasi richiesta di chiarimento,
cordialità,
Alessia C
Dr. Matteo Tonino
Fisioterapista, Posturologo
Roma
Salve, bisogna per prima cosa effettuare una anamnesi dettagliata della sua problematica ed in seguito procedere all'esame obiettivo. Nel momento in cui andiamo ad escludere problematiche non di nostra competenza ( reindirizzandola allo specialista competente) e sospettiamo una problematica neuro muscolo scheletrica possiamo procedere al trattamento. Una strategia da adottare potrebbe essere: terapia manuale, esercizio terapeutico per aumentare la capacità di carico della fascia plantare, onde d'urto e plantari correttivi ortopedici.
Buongiorno, dalla descrizione della sintomatologia a livello funzionale potrebbe trattarsi di una problematica fasciale, finchè era attivo le fasce degli arti inferiori pur tese mantenevano una elasticità residua, con lo stop la problematica potrebbe essersi esacerbata (diminuendo la mobilità la fascia tende a irrigidirsi per sua natura). Potrebbe esserle utile lavorare in questo senso, sia a livello segmentale che globale.

Cordiali saluti


Massimo Ottonello
Dott. Davide Lungu
Fisioterapista, Osteopata, Massofisioterapista
Roma
La fascite plantare bilaterale può influire sulla biomeccanica del passo e causare compensi che a loro volta generano dolori e rigidità anche a livello di ginocchia e muscoli posteriori della coscia. È positivo che gli esami neurologici e del sangue non abbiano evidenziato problemi seri.
Il riposo dalla corsa è importante, ma per gestire al meglio la situazione sarebbe utile iniziare un percorso fisioterapico mirato, che comprenda esercizi di stretching, rinforzo muscolare e tecniche per migliorare la funzionalità del piede e della catena posteriore.
Buonasera. La prima cosa che mi viene in mente sono le scarpe: sono nuove? Potrebbero essere usurate? La suola è in buono stato?
Inoltre sarebbe utile sapere se ha visto un podologo e questi cosa le ha detto nel caso.
In aggiunta, le fasciti plantari possono originare da contratture muscolari dei gemelli e del soleo, lei fa stretching dei polpacci dopo l'attività di corsa?

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