Buonasera..ho 30 anni,da circa un mese ho un disagio iniziato principalmente da gonfiore addominale

18 risposte
Buonasera..ho 30 anni,da circa un mese ho un disagio iniziato principalmente da gonfiore addominale (molto gas) e dolore anale, da qualche settimana ho dolore e sanguinamento durante la defecazione. Ho eseguito una visita proctologica conclusa rapidamente a causa del dolore che mi procurava. La dottoressa mi ha diagnosticato una ragade anale trascurata. Mi ha prescritto l'uso di dilatatori anali (molto dolorosi e fastidiosi) con pomata e alimentazione ricca di fibre x 10 giorni circa. Se il problema persiste mi ha consigliato l'intervento chirurgico, preparandomi all'eventuale rischio di incontinenza ai gas, potrà capire la mia preoccupazione. Lei che consiglio mi da? Grazie mille.
la ragade può essere molto dolorosa e a volte non bastano solo i dilatatori, ma viene associata una terapia farmacologica locale. Passata la fase acuta le consiglio di eseguire comunque una colonscopia e successiva visita proctologica.
Cordiali saluti

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buon giorno,
le consiglio di eseguire una visita specialistica per curare bene il suo intestino che sicuramente è la causa del suo problema anale. per quanto riguarda la ragade le consiglierei di eseguire una visita proctologica con ano-rettoscopia e nel frattempo assumere delle fibre per rendere morbide le feci (qualora lei soffrisse di stipsi), assumere un'adeguata quantità di liquidi (1.5-2 litri di liquidi chiari al giorno). cordiali saluti.
Concordo con la collega. Se il risultato della terapia medica e locale dovesse essere insoddisfacente , una volta eseguita colonscopia potrebbe essere consigliabile l’intervento chirurgico. Esistono anche interventi sphincter saving con rischio incontinenza pressoché nullo.
Ormai è estremamente raro avere insuccessi con la terapia medica per l’ipertono sfinteriale ( che é la vera malattia che lei ha mentre la ragade è il sintomo) . L’importante è una corretta impostazione personalizzata della terapia che deve tenere conto anche delle concause della patologia ( eventuali disagi di origine psicologica,intolleranze, coliti aspecifiche)
L’intervento comunque, con corretta indicazione, e correttamente condotto ha rischi molto bassi
Salve credo che una valutazione dal gastroenterologo può migliorare i suoi disturbi...poi il proctologo valuera l opportunità di un intervento
Bisogna vedere che caratteristiche ha la sua ragade. Se è acuta è curabile se cronica no. Leconsiglio l'uso fibre costanti tipo Psyllogel 2 misurini al mattino sciolti in un bicchiere di acqua e poi assumere 12\ L. di acqua. questo dovrebbe ammorbidire il dolore . Inoltre faccia dei bagni caldi almeno 10 minuti al giorno per 2 volte.I dilatatori in fase acuta io non li uso mai, fanno troppo male
Ok per Psyllogel con tanta acqua (altrimenti è scarsamente efficace) e bagni con acqua tiepida. Se non già provato consiglierei creme a base di Nifedipina + Lidocaina o a base di Trinitroglicerina. Se ben condotto l'intervento di sfinterotomia è sovente risolutivo
La ragade anale è considerata un'ulcera della mucosa anale, il trattamento proposto dalla collega ha una risoluzione del 50 per cento dei cadi trattati , così come molte altre terapie oggi in commercio. Consideri anche che uno studio parallelo dimostra che il cinquanta per cento dei casi guarisce senza trattamento, questo fa pensare che allo stato attuale non esiste un trattamento efficace. Una riflessione però va fatta , non tutte le ragadi sono uguali per cui non tutti i trattamenti posso essere uguali , oggi si è capito come personalizzare il trattamento per ottenere un risultato migliore, è anche chiaro che quando fallisce una terapia medica si debba passare ad una terapia chirurgica che tenga conto delle diversità soggettive ( sesso, età, anatomia, ecc) e sciegliere sempre una tecnica mini-invasiva e conservativa .
Buona giornata
Buongiorno. Se è già qualche settimana che ha iniziato il trattamento conservativo (pomate/creme specifiche e dilatatori), senza avere alcun risultato, l’intervento diventa assolutamente necessario.
La (ipotetica) incontinenza dei gas può verificarsi, ma dura poco tempo.
Dieta ricca di fibre, senza insaccati o cibi piccanti e speziati, molta acqua (2 l. al dì), poco caffè, niente fumo: queste sono le basi dietetiche, cui eventualmente aggiungerei un integratore (Psyllogel bust.: 1 x 2 al dì in abbondante acqua). Inoltre io inizio sempre la terapia con applicazioni locali di pomata alla Trinitroglicerina protratte per 1 mese: in caso di insuccesso, è indicato un piccolo intervento chirurgico mininvasivo che raramente lascia incontinenza, e quasi mai per più di pochi giorni.
Non amo i dilatatori. Preferisco terapia locale con creme già suggerite dagli altri colleghi. Poi chirurgia. Il rischio dell’incontinenza è veramente basso in mani esperte
Gentile utente,
secondo me mantenendo le feci morbide e utilizzando un'adeguata terapia con crema a livello locale il problema dovrebbe risolversi. In caso contrario, se la ragade è presente ormai da molto tempo e si è quindi cronicizzata, l'intervento chirurgico a cui dovrebbe essere sottoposto è la cauterizzazione della ragade stessa e una sfinterotomia laterale, intervento da eseguire in day hospital, in anestesia spinale. Difficile è causare in questo modo un'incontinenza.
continui la terapia medica anche se fastidiosa (dilatatori, crema antrolin, dieta con fibre) e abbia fiducia magari aiutandosi con un antispastico/tranquillante per ridurre lo stress. Saluti
Buongiorno, la ragade anale provoca una sintomatologia dolorosa che spesso non consente l'impiego di dilatatori anali, peraltro inutili nel caso si tratti di una ragade cronica.
Le consiglio di mantenere morbide le feci con l'assunzione di non meno di 2-2.5 l di liquidi die e di impiegare localmente una crema che riduca l'ipertono sfinteriale, spesso concomitante, insieme ad una crema che stimoli il trofismo della mucosa rettale. Nella mia esperienza l'intervento di escissione della ragade con associata sfinterotomia parziale non è gravato da incontinenza ai gas, le consiglio pertanto di prenderlo in considerazione in caso di refrattarietà del quadro al trattamento conservativo.
Cordiali saluti
Il rischio di incontinenza dopo una sfinterotomia è molto basso se fatto da persone esperte e comunque non è detto che si debba fare sempre infatti in molti casi basta asportare la sola ragade.
Gentile signora , in 10 giorni non si cambia il destino di una ragade come neppure dellintestino ( suppongo un problema in difetto o eccesso)
L'utilizzo dei dilatatori con gel specifici curativi ed un a ottima funzione intestinale da recuperare per sempre sono determinanti ;come pure la gestione dello stress e della ansia e lo sforzo fisico ; ciò può richiedere un tempo di 30/60 giorni con notevoli mutamenti
Solo se la ragade vecchia e già cronicizzata persistesse nonostante miglioramento dei sintomi va asportata. La sfinteritomia e' necessaria in una ridottissima percentuale di casi .
Pertanto nessun rischio incontinenza , e sfintereNON toccato .
La diagnosi é corretta ed anche la terapia. L'intervento chirurgico può risolvere definitivamente il problema e se correttamente condotto non porta conseguenze.
Buongiorno.
La ragade anale è una patologia decisamente dolorosa.
Spesso la colonscopia che le è stata consigliata risulta impossibile da eseguire a causa proprio del dolore.
Il mio consiglio è di non sottovalutare il problema.
Se con i dilatatori il beneficio è parziale o minimo, le consiglio l'intervento chirurgico, che in mani esperte non è assolutamente così invalidante come descritto, anzi.
E' un atto dovuto, e risolutivo, e se ben condotto non dà nessun reliquato.
Non esiti a contattarmi se lo ritiene opportuno.
Cordiali saluti

Dr.ssa Laura Torselli

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