Buonasera.. esordisco così...uomo 46 anni stato sempre in buona salute ., tendenzialmente tra i 56 5

Buongiorno, bisognerebbe innanzitutto capire se la perdita di peso è stata volontaria o meno. E' difficile fare una valutazione non conoscendo altri dati del paziente, ma se la perdita non è stata volontaria è importante contattare il proprio medico e fare degli esami completi per valutare cosa potrebbe aver scatenato questa perdita di peso repentina.
Se invece la perdita di peso è stata volontaria ed è eccessiva (ripeto, non conoscendo altri dati del paziente, come altezza bmi composizione corporea etc, non posso dirlo) bisognerebbe indagare di più l'aspetto psicologico e le cause che hanno portato a questa decisione.
Saluti,
Dott.ssa Serpi

Buonasera, innanzitutto fondamentale capire in quanto tempo è avvenuta la perdita di peso in questione e se era voluta o meno. Se si tratta di un calo repentino di peso non volontario le consiglierei di fare ulteriori accertamenti contattando il suo medico. Potrebbe essere utile anche fare una visita nutrizionale dove con un'attenta anamnesi si possano rilevare anche tutti gli altri fattori in gioco oltre al singolo dato numerico del peso che ha riportato nella sua domanda (altezza, BMI, composizione corporea, abitudini alimentari, storia del peso e delle diete svolte in precedenza, dettagli sul suo stile di vita in generale ecc.). Conoscere solo il peso, infatti, non è sufficiente per effettuare una valutazione sia dietetica che psicologica, né per fare una diagnosi medica. Le consiglierei in generale di rivolgersi a professionisti sanitari e medici che approfondiscano il problema. Buona serata, Dott.ssa Grossi

Buonasera,
è importante che inizi una valutazione medica, quindi per prima cosa ne parli al suo medico di famiglia, che inizierà a farle fare dei controlli; ad esempio anche delle semplici analisi del sangue per valutare più parametri ,come ad esempio il TSH. FT3 ed FT$ per il funzionamento tiroideo.
Da questi primi controlli, poi il medico saprà indirizzarla alle figure professionali più utili.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Claudia Lo Conte

Buongiorno innanzitutto è importante cercare di contestualizzare la situazione ed analizzare il paziente in toto, quindi potrebbe essere interessante eventualmente se vi sono dei comportamenti conclamati di disturbi del comportamento alimentare, una valutazione psicologica.esiste comunque la possibilità che questo paziente possa avere una magrezza costituzionale, cosa vista ultimamente abbastanza spesso e quindi valutare una graduale nutrizione più equilibrata al fine di migliorare la situazione del paziente

Buongiorno, allora purtroppo è difficile aiutarla perchè mancano tanti pezzetti del puzzle che serve completare per dare una risposta.
Quello che mi sento di dirle è di affidarsi a qualcuno che possa seguirla a livello nutrizionale nel modo più completo possibile. Quindi che ascolti veramente le sue esigenze e le sue richieste (che sono collegate anche alla sfera lavorativa e allo stile di vita e eventuale attività fisica). Poi dovrà chiaramente vedere il suo stato di salute dialogando anche con il suo medico curante .
Altro aspetto fondamentale visto il calo peso è l'analisi della composizione corporea che oltre alle pliche, circonferenze, peso e altezza può essere agevolata da una BIVA e altre tecniche che permetteranno di capirla a 360° e di creare un piano nutrizionale che le permetta di raggiungere ed ottenere ma soprattutto mantenere il peso che lei vorrebbe
Per qualsiasi domanda può contattarmi quando vuole
Buona giornata

Salve purtroppo non conoscendola e non sapendo nulla di lei, della sua vita, della sua storia clinica e di altri sintomi è difficile dirlo, soprattutto non si può fare una diagnosi nutrizionale con il solo dato del peso iniziale e del attuale. Sicuramente è molto poco ma bisogna capire se è un calo di peso desiderato dato da eccessive restrizioni alimentari, se è involontario dato magari da stress, depressione o altre cause patologiche come per esempio patologie croniche intestinali o tumore o ipertiroidismo. Le prime due cose da fare sono fare gli esami del sangue e fare una consulenza dietetica per valutare tutti questi aspetti, cambiare la sua alimentazione e nel caso farle fare degli esami delle feci. Spero di esserle stata di aiuto, le auguro il meglio e buon anno.
Dott.ssa Maria Luz Viloria

Deve rivolgersi ad un collega che potrà indirizzarla nella valutazione.

Ritengo preoccupante che faccia richieste di valutazioni dello stato di salute delle persone.
Prima di tutto perchè non si presenta e non conosciamo la sua formazione e le sue competenze. Già questo può creare fraintendimenti tra quello che le viene "consigliato" e quello che lei può cogliere nei consigli ricevuti.
Alcuni colleghi manifestano una "non completezza" nel descrivere il "caso clinico", infatti fornisce scarsissime informazioni, cosi poste risultano non utili. La valutazione richiede un professionista abilitato a gestire la nutrizione umana. Non si potrà escludere la collaborazione con altri specialisti medici.