buona sera il 15 giugno sono caduto dal 3 piano e mi sono rotto il calcanio sono stato operato il 16

15 risposte
buona sera il 15 giugno sono caduto dal 3 piano e mi sono rotto il calcanio sono stato operato il 16 giugno e messo un fissatore e l o tenuto 2 mesi poi me l anno tolto e mi anno detto di camminare con le stampelle x un mese e dopo di adoperare una al bisogno io vi chiedo come mai i miei piedi sono di legno e molto deboli a anche doloranti quando cammino? grazie mille
Dr. Luciano Brigandi
Fisioterapista, Osteopata, Posturologo
Meda
Buongiorno
Dopo una frattura, è assolutamente necessario effettuare alcune sedute di Fisioterapia e, se necessario amche terapie fisiche, Inoltre, è opportuno anche un intervento dell'osteopata.
Cordialmente

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Dott.ssa Silvia Colombo
Fisioterapista
Arluno
Buongiorno, come ben dice il collega, dopo un intervento è fondamentale effettuare fisioterapia, perchè l'immobilizzazione e la mancanza di carico sulla gamba, portano a debolezza della muscolatura e rigidità dell'articolazione.
Il rischio, senza fare fisioterapia, è quello di incorrere in riduzione della mobilità e squilibri muscolari e di conseguenza posturali.
Il fisioterapista le saprà anche indicare gli esercizi da poter fare autonomamente.
Cordiali saluti
Dott. Alessio Stranges
Fisioterapista, Posturologo
Firenze
Buongiorno,è del tutto fisiologico avere dopo un brutto trauma come il suo i sintomi da Lei descritti. Però dovrebbe fare fisioterapia, es essere seguito dallo stesso nel percorso di riabilitazione.
Cordiali saluti
Dott. Marco Zignani
Fisioterapista, Osteopata
Cassina de' Pecchi
Buongiorno. La situazione che descrive è normale considerando quanto accaduto. Rigidità e debolezza sono causati un po' dal trauma subito ed un po' dall'immobilizzazione (che è stata necessaria per consentire all'osso di guarire a dovere). Le consiglio di rivolgersi ad un fisioterapista per avere un buon recupero nel minore tempo possibile (consideri però che, secondo mia mia esperienza, il percorso di recupero da una frattura di calcagno non è mai tanto breve).
Dott.ssa Noemi Russo
Fisioterapista
Pomigliano d'Arco
Buongiorno, in seguito ad una frattura del calcagno ha necessariamente bisogno di essere seguito da un professionista per iniziare un percorso di riabilitazione che prevedere training deambulatorio, esercizi di propriocezione, rinforzo muscolare dei muscoli della caviglia e dell'arto inferiore ed eventualmente terapie strumentali per ridurre il dolore. Consideri che il calcagno è l'osso su quale poggia tutto il carico nella fase del passo e quindi deve essere in grado di sottostare alle sollecitazioni per prevenire ulteriori problemi.
Le consiglio dunque di affidarsi ad un professionista della riabilitazione, un fisioterapista, che possa accompagnarla nel suo personale percorso di riabilitazione.
Saluti
Noemi Russo
Dott. Mattia Coradazzi
Fisioterapista
Milano
Buonasera, a seguito della frattura e dell'immobilità vengono a crearsi diverse problematiche come, deficit di mobilità, forza, carico, propriocezione e schema del passo che vanno affrontate assolutamente con la riabilitazione
Dott.ssa Rita Ciaravola
Fisioterapista, Posturologo
Lainate
buongiorno, dopo la consolidazione della frattura deve iniziare la fisioterapia. non ci sono altri modi per recuperare in maniera adeguata.
saluti
Dott.ssa Michela Costa
Fisioterapista
Milano
Buongiorno, in seguito alla frattura e all'intervento da lei descritto, è assolutamente normale avere una riduzione del movimento articolare, debolezza muscolare e poca tolleranza al carico. In questa fase è fondamentale essere seguito da un fisioterapista, che per mezzo di trattamenti manuali, esercizi e corretta educazione al paziente, aiuta e guida nel corretto recupero funzionale.
Cordialmente
Dott.ssa Elena Vittone
Fisioterapista
Monza
Buonasera.
In seguito al posizionamento del fissatore esterno è possibile che si verifichino situazione di questo genere, soprattutto se non è stato eseguito un iter riabilitativo consono con i tempi corretti. Le consiglierei, pertanto, di rivolgersi ad uno specialista per una valutazione approfondita del caso specifico e relativa definizione del margine di recupero residuo.
Cordiali saluti
Buonasera, in seguito ad una frattura e al posizionamento del fissatore è frequente avere un ridotto movimento articolare e conseguente debolezza muscolare. Ha eseguito una valutazione fisioterapica?
Le consiglio di rivolgersi ad uno specialista per definire il trattamento più adeguato. Buona serata
Dr. Andrea Guzzardi
Fisioterapista
San Giovanni la Punta
Salve, credo che dopo un intervento di questo genere lei debba affidarsi ad un fisioterapista, che la potra guidare in un percorso riabilitativo di ripresa delle normali attività. Mai fare tutto da soli, si potrebbe incappare in degli errori che rallentano il tutto.
Buona giornata
Dott.ssa Alessia Conforti
Fisioterapista
Bari
Salve. Un trauma di questo tipo non è da sottovalutare. I nostri piedi hanno un'importanza fondamentale, perché ci permettono di assorbire stabilità dal terreno sul quale ci spostiamo. Sono il nostro "secondo occhio". Mi auguro che abbia avuto la possibilità di risolvere il suo problema intraprendendo un percorso riabilitativo personalizzato. Se, invece, ha ancora dolore e riscontra difficoltà durante il cammino ( i miei piedi sono di legno e molto deboli a anche doloranti quando cammino), la invito a partecipare ad un consulto tematico il prossimo 12 novembre (giorno dedicato al Piede). I consulti sono personalizzati e gratuiti, ma è necessario prenotarsi; lo può fare inviandomi un messaggio.
A disposizione per ulteriori richieste di chiarimento,
cordialità
Alessia C
La frattura del calcagno è molto lunga nella sua guarigione, il carico deve essere progressivo e associato ad esercizi seguiti da un fisioterapista.
Dott. Niccolò Viezzi
Fisioterapista, Chinesiologo
Trieste
Buongiorno, dolori, poca forza e poca mobilità sono assolutamente normali dopo un intervento chirurgico e la successiva immobilizzazione. Faccia riferimento al suo ortopedico o al suo fisioterapista per capire se i tempi di recupero sono normali per il tipo di intervento.
In questi casi comunque è fondamentale la riabilitazione per avere un recupero maggiore
Dr. Matteo Tonino
Fisioterapista, Posturologo
Roma
Si tratta probabilmente di conseguenze legate al periodo di immobilizzazione, alla perdita di forza e alla risposta dei tessuti all’intervento.

Per capire la sua situazione attuale è però fondamentale raccogliere un’anamnesi completa ed effettuare una valutazione funzionale accurata: solo così si può definire se i sintomi rientrano nel decorso previsto o se necessitano di un percorso riabilitativo specifico. In molti casi, esercizi mirati di mobilità, rinforzo e progressiva ripresa del carico aiutano a migliorare notevolmente la funzionalità e ridurre il dolore.

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