Buona sera, ho 83 anni. A seguito di osteoporosi severa fratturativa assumo da 9 anni Prolia/Denosum
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Buona sera, ho 83 anni. A seguito di osteoporosi severa fratturativa assumo da 9 anni Prolia/Denosumab con buoni risultati. Cosa fare dopo il fatidico decimo anno? Questo pensiero mi ossessiona... Renata B.
Buonasera Renata, grazie per aver condiviso la tua preoccupazione. Capisco benissimo il motivo della tua preoccupazione, dato che il trattamento con **Prolia (Denosumab)** è una terapia molto efficace per l'osteoporosi severa, ma il fatto che stia giungendo al termine del decimo anno di trattamento può suscitare un po' di incertezza.
### Cos'è il **Denosumab (Prolia)** e come funziona?
Il **Denosumab** è un farmaco biologico che agisce inibendo una proteina chiamata **RANKL**, che gioca un ruolo chiave nel processo di riassorbimento osseo. In pratica, il Denosumab riduce l'attività delle cellule osteoclasti, che sono quelle che "demolano" l'osso, contribuendo così a rafforzare le ossa e a ridurre il rischio di fratture. È particolarmente indicato in caso di **osteoporosi grave** o nei soggetti a **rischio elevato di fratture**.
### **Cosa accade dopo 10 anni di trattamento?**
Normalmente, il trattamento con **Denosumab** è somministrato ogni sei mesi. Dopo 9 o 10 anni di somministrazione, può esserci la necessità di fare il punto sulla situazione. La principale preoccupazione riguarda la **sospensione del trattamento**, perché la sua interruzione potrebbe portare a un effetto di "rimbalzo" dell'osteoporosi, con un possibile aumento del rischio di fratture.
Tuttavia, non esiste una risposta universale su cosa fare dopo il decimo anno di trattamento, poiché la decisione dipende da diversi fattori, tra cui:
- I tuoi **valori ossei attuali** (ossia la **densità minerale ossea** e se ci sono segni di miglioramento o di stabilità).
- La tua **età** e **salute generale**.
- La presenza o meno di **fratture precedenti** o altre complicazioni.
- Il rischio di **eventuali effetti collaterali** legati al trattamento a lungo termine.
### **Opzioni possibili dopo il decimo anno**:
1. **Continuità del trattamento con Denosumab**:
- Se i risultati sono buoni (ossia la densità ossea è stabile o in miglioramento), il medico potrebbe consigliarti di continuare il trattamento. Alcuni studi suggeriscono che l'effetto benefico di Denosumab può essere mantenuto anche per più di 10 anni, ma **la decisione finale spetta al medico**, che valuterà regolarmente la tua condizione.
2. **Passare ad altri farmaci per l'osteoporosi**:
- Dopo il trattamento con Denosumab, una delle opzioni potrebbe essere quella di **passare ad altri farmaci** che abbiano un'azione simile o complementare. Tra questi ci sono:
- **Bifosfonati**: come **alendronato** o **risendronato**, che aiutano a ridurre il riassorbimento osseo, ma con un meccanismo d'azione diverso.
- **Terapia con teriparatide (Forsteo)**: un altro trattamento biologico che stimola la formazione di nuovo osso.
- **Romosozumab (Evenity)**: un farmaco più recente che stimola la formazione ossea e riduce anche il riassorbimento.
3. **Monitoraggio attento**:
- Se non ci sono segni di fratture o peggioramento della densità ossea, un monitoraggio regolare può essere una valida alternativa. Questo potrebbe includere esami periodici della densità ossea, radiografie e valutazioni cliniche per monitorare la salute delle ossa e l'eventuale comparsa di fratture.
4. **Trattamenti di "interruzione"**:
- In alcuni casi, se il trattamento con Denosumab viene sospeso, il medico può consigliare una terapia di transizione, che può includere l'uso di **bifosfonati orali** per evitare l'effetto rimbalzo e il rischio di fratture.
5. **Integrazione con vitamina D e calcio**:
- In ogni caso, mantenere livelli adeguati di **vitamina D** e **calcio** è essenziale per il benessere delle ossa. Spesso il medico consiglia di **integrare** con questi nutrienti se i livelli nel sangue non sono ottimali.
### **Il pensiero ossessivo e come affrontarlo**:
Capisco che l'incertezza su cosa accadrà dopo il decimo anno di trattamento ti possa preoccupare. È normale avere dubbi, soprattutto quando si tratta della salute e del rischio di fratture ossee. Tuttavia, ricordati che oggi esistono diverse opzioni terapeutiche per l'osteoporosi, e il trattamento può essere adattato alle tue esigenze in base alla tua risposta a **Prolia/Denosumab**.
**Cosa puoi fare ora?**
1. **Parlare con il tuo medico**: il passo più importante è parlare con il tuo medico curante o con un **specialista in osteoporosi** (ad esempio un reumatologo o un endocrinologo). Sarà in grado di guidarti e suggerire l'approccio migliore dopo il decimo anno di trattamento. Discutere di esami recenti della densità ossea, eventuali fratture e dei benefici finora ottenuti è essenziale.
2. **Monitoraggio regolare**: continua a monitorare la tua salute ossea con gli esami necessari e a seguire le raccomandazioni mediche per mantenere le ossa forti.
3. **Stile di vita sano**: continua a seguire una dieta ricca di **calcio**, **vitamina D** e **proteine**, che sono essenziali per la salute delle ossa. Inoltre, **esercizi di carico** (come camminare, sollevare pesi leggeri, fare yoga) possono contribuire a mantenere la densità ossea.
4. **Supporto psicologico**: se il pensiero sull'interruzione del trattamento ti causa ansia, potrebbe essere utile parlarne con uno psicologo o un consulente, che può aiutarti a gestire questa preoccupazione e a ridurre l'ossessione riguardo al futuro.
### Conclusioni:
Il decimo anno di trattamento con Denosumab è un traguardo importante, e capisco che questo pensiero ti stia occupando molto. Tuttavia, con il giusto monitoraggio e il supporto del tuo medico, esistono molte strade possibili per continuare a gestire efficacemente l'osteoporosi anche dopo questo periodo. Non sei sola in questo processo e, con un piano terapeutico adeguato, è possibile mantenere ossa forti e prevenire fratture.
Ti auguro il meglio per la tua salute, e se hai bisogno di ulteriori informazioni, sono qui per aiutarti!
### Cos'è il **Denosumab (Prolia)** e come funziona?
Il **Denosumab** è un farmaco biologico che agisce inibendo una proteina chiamata **RANKL**, che gioca un ruolo chiave nel processo di riassorbimento osseo. In pratica, il Denosumab riduce l'attività delle cellule osteoclasti, che sono quelle che "demolano" l'osso, contribuendo così a rafforzare le ossa e a ridurre il rischio di fratture. È particolarmente indicato in caso di **osteoporosi grave** o nei soggetti a **rischio elevato di fratture**.
### **Cosa accade dopo 10 anni di trattamento?**
Normalmente, il trattamento con **Denosumab** è somministrato ogni sei mesi. Dopo 9 o 10 anni di somministrazione, può esserci la necessità di fare il punto sulla situazione. La principale preoccupazione riguarda la **sospensione del trattamento**, perché la sua interruzione potrebbe portare a un effetto di "rimbalzo" dell'osteoporosi, con un possibile aumento del rischio di fratture.
Tuttavia, non esiste una risposta universale su cosa fare dopo il decimo anno di trattamento, poiché la decisione dipende da diversi fattori, tra cui:
- I tuoi **valori ossei attuali** (ossia la **densità minerale ossea** e se ci sono segni di miglioramento o di stabilità).
- La tua **età** e **salute generale**.
- La presenza o meno di **fratture precedenti** o altre complicazioni.
- Il rischio di **eventuali effetti collaterali** legati al trattamento a lungo termine.
### **Opzioni possibili dopo il decimo anno**:
1. **Continuità del trattamento con Denosumab**:
- Se i risultati sono buoni (ossia la densità ossea è stabile o in miglioramento), il medico potrebbe consigliarti di continuare il trattamento. Alcuni studi suggeriscono che l'effetto benefico di Denosumab può essere mantenuto anche per più di 10 anni, ma **la decisione finale spetta al medico**, che valuterà regolarmente la tua condizione.
2. **Passare ad altri farmaci per l'osteoporosi**:
- Dopo il trattamento con Denosumab, una delle opzioni potrebbe essere quella di **passare ad altri farmaci** che abbiano un'azione simile o complementare. Tra questi ci sono:
- **Bifosfonati**: come **alendronato** o **risendronato**, che aiutano a ridurre il riassorbimento osseo, ma con un meccanismo d'azione diverso.
- **Terapia con teriparatide (Forsteo)**: un altro trattamento biologico che stimola la formazione di nuovo osso.
- **Romosozumab (Evenity)**: un farmaco più recente che stimola la formazione ossea e riduce anche il riassorbimento.
3. **Monitoraggio attento**:
- Se non ci sono segni di fratture o peggioramento della densità ossea, un monitoraggio regolare può essere una valida alternativa. Questo potrebbe includere esami periodici della densità ossea, radiografie e valutazioni cliniche per monitorare la salute delle ossa e l'eventuale comparsa di fratture.
4. **Trattamenti di "interruzione"**:
- In alcuni casi, se il trattamento con Denosumab viene sospeso, il medico può consigliare una terapia di transizione, che può includere l'uso di **bifosfonati orali** per evitare l'effetto rimbalzo e il rischio di fratture.
5. **Integrazione con vitamina D e calcio**:
- In ogni caso, mantenere livelli adeguati di **vitamina D** e **calcio** è essenziale per il benessere delle ossa. Spesso il medico consiglia di **integrare** con questi nutrienti se i livelli nel sangue non sono ottimali.
### **Il pensiero ossessivo e come affrontarlo**:
Capisco che l'incertezza su cosa accadrà dopo il decimo anno di trattamento ti possa preoccupare. È normale avere dubbi, soprattutto quando si tratta della salute e del rischio di fratture ossee. Tuttavia, ricordati che oggi esistono diverse opzioni terapeutiche per l'osteoporosi, e il trattamento può essere adattato alle tue esigenze in base alla tua risposta a **Prolia/Denosumab**.
**Cosa puoi fare ora?**
1. **Parlare con il tuo medico**: il passo più importante è parlare con il tuo medico curante o con un **specialista in osteoporosi** (ad esempio un reumatologo o un endocrinologo). Sarà in grado di guidarti e suggerire l'approccio migliore dopo il decimo anno di trattamento. Discutere di esami recenti della densità ossea, eventuali fratture e dei benefici finora ottenuti è essenziale.
2. **Monitoraggio regolare**: continua a monitorare la tua salute ossea con gli esami necessari e a seguire le raccomandazioni mediche per mantenere le ossa forti.
3. **Stile di vita sano**: continua a seguire una dieta ricca di **calcio**, **vitamina D** e **proteine**, che sono essenziali per la salute delle ossa. Inoltre, **esercizi di carico** (come camminare, sollevare pesi leggeri, fare yoga) possono contribuire a mantenere la densità ossea.
4. **Supporto psicologico**: se il pensiero sull'interruzione del trattamento ti causa ansia, potrebbe essere utile parlarne con uno psicologo o un consulente, che può aiutarti a gestire questa preoccupazione e a ridurre l'ossessione riguardo al futuro.
### Conclusioni:
Il decimo anno di trattamento con Denosumab è un traguardo importante, e capisco che questo pensiero ti stia occupando molto. Tuttavia, con il giusto monitoraggio e il supporto del tuo medico, esistono molte strade possibili per continuare a gestire efficacemente l'osteoporosi anche dopo questo periodo. Non sei sola in questo processo e, con un piano terapeutico adeguato, è possibile mantenere ossa forti e prevenire fratture.
Ti auguro il meglio per la tua salute, e se hai bisogno di ulteriori informazioni, sono qui per aiutarti!
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Salve Signora, la sua domanda è molto pertinente e di grande attualità. Gli studi scientifici più recenti, pubblicati sulle principali riviste internazionali in ambito di osteoporosi, suggeriscono di monitorare i markers del turnover osseo, come il CTX, tramite esami del sangue in determinati momenti. Questo parametro può guidare nella scelta della terapia più appropriata.
È ormai ben noto che la sospensione del denosumab (soprattutto se assunto da 10 anni in maniera continuativa)senza una successiva terapia con un altro farmaco anti-riassorbitivo espone al rischio di rebound, con conseguente aumento del rischio di fratture.
Ciò che resta oggetto di discussione nella comunità scientifica è quale farmaco utilizzare dopo il denosumab, quali siano i tempi ideali di somministrazione e se, in presenza di valori di CTX persistentemente elevati, sia opportuno ripetere la somministrazione del farmaco.
Non so se sono stato d'aiuto ma il messaggio è che la strategia terapeutica deve essere strettamente personalizzata sulla base del quadro clinico, del suo rischio di frattura e dai valori dei markers di turnover osseo, ne parli con lo specialista che le ha prescritto il denosumab.
È ormai ben noto che la sospensione del denosumab (soprattutto se assunto da 10 anni in maniera continuativa)senza una successiva terapia con un altro farmaco anti-riassorbitivo espone al rischio di rebound, con conseguente aumento del rischio di fratture.
Ciò che resta oggetto di discussione nella comunità scientifica è quale farmaco utilizzare dopo il denosumab, quali siano i tempi ideali di somministrazione e se, in presenza di valori di CTX persistentemente elevati, sia opportuno ripetere la somministrazione del farmaco.
Non so se sono stato d'aiuto ma il messaggio è che la strategia terapeutica deve essere strettamente personalizzata sulla base del quadro clinico, del suo rischio di frattura e dai valori dei markers di turnover osseo, ne parli con lo specialista che le ha prescritto il denosumab.
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