Buon pomeriggio a voi tuttə, sono una ragazza pugliese di 19 anni e ciò che mi ha portato a scrivere

18 risposte
Buon pomeriggio a voi tuttə, sono una ragazza pugliese di 19 anni e ciò che mi ha portato a scrivere a voi qui oggi è il fatto che da un po’ di tempo non riesco ben a capire cosa mi stia succedendo, anzi un sospetto lo avrei ma non ho le giuste competenze per farmi un’autodiagnosi di depressione. Tuttavia posso tentare di spiegare come mi sento (anche se non è facile) e magari di avere delle risposte da voi specialisti, cercherò di essere il più concisa possibile e spero che mi comprendiate.
Non ho più stimoli nel fare le cose e anche se dovessero esserci sono “temporanei” nel senso che nonostante ci siano questi stimoli poi finisco sempre per stancarmi, perdere interesse nelle cose e di conseguenza incomincio a rimandare il raggiungimento di piccoli traguardi (come prendere la patente ad esempio) che mi ero prefissata di raggiungere, in quel determinato momento, con entusiasmo e volontà. Ciò è accaduto anche con il percorso universitario, che ho abbandonato neanche a metà anno e al momento non sto studiando e facendo nulla di produttivo. Come ho detto, anche se nel profondo vorrei fare qualcosa per realizzarmi, per non deludere più né i miei genitori né me, c’è qualcosa, forse tristezza, dolore, rabbia che mi “prosciugare” dalla mie energie, dalla mia forza di volontà e mi ritrovo sempre al punto di partenza. Ho anche pochissima autostima di me, alcune volte non mi “butto” neanche in nuove cose perché l’unico pensiero che mi passa per la mente è che fallirò, che non sarò adeguata/ capace ad alcune situazioni, che sbaglierò e basta. Sono molto insicura e pessimista? ma in un certo senso è un modo per non rimanerci male se le cose non mi vanno bene, quando sono sicura di riuscire a fare qualcosa poi le cose vanno male e mi butto giù perché penso che in realtà non sono buona a fare nulla.
Per non parlare della situazione sonno che è pessima perché non riesco più a dormire bene, a volte mi sveglio più volte durante la notte facendo si e no 3/4 ore di sonno oppure alcune notti non riesco proprio a prendere sonno. Ma anche se dovessi dormire almeno 6/7 ore, la mattina mi sveglio ancora più stanca di prima come se non avessi proprio dormito.
Me la prendo anche per sciocchezze, basta poco per arrabbiarmi e scoppiare a piangere.
Vorrei tanto gestire questa rabbia, perché a causa sua ho perso un rapporto importante e questa forse può essere una delle cause del mio stato d’animo attuale.Vorrei tanto capire perché mi arrabbio così facilmente e pesantemente (anche per cose futili come un messaggio senza risposta) fino a rovinare dei rapporti importanti per me.
Devo dire però che l’unico momento in cui mi sento più “energica” è quando sono arrabbiata, però devo dire che è come se fosse bloccata in me perché non riesco a sfogarla e pian piano (in questo caso) la rabbia mi consuma e si trasforma alla fine in stanchezza sia fisica che mentale. È una questione un po’ complicata ed è per questo che mi piacerebbe tanto parlarne con qualcuno che possa darmi dei consigli concreti da attuare nella vita in modo da magari superare questo periodo buio e trovare la mia strada. Ne ho parlato in parte con un amico che mi ha ascoltata, però mi sento “incompleta” perché è come se non abbia esplicitato a pieno il mio malcontento.
Non ho idea di come fare economicamente però ci terrei tanto a fare uscire tutto ma tutto fuori. Spero di essermi spiegata e spero in un vostro riscontro. Grazie per il vostro tempo, buon proseguimento!
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso alla genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Gentile Utente, grazie per il coraggio di essersi esposta. Sicuramente un percorso di sostegno e aiuto non potrà che giovarLa, come Lei stessa ha suggerito. Se, come specificato, ciò che la frena è un problema economico, esiste la possibilità di chiedere aiuto presso dei consultori o in casi particolari anche a dei professionisti, con cui può concordare dei costi calmierati. Se sente la necessità di recarsi da uno psicologo, è importante ascoltare questo bisogno, magari con soluzioni alternative come sopra citato. Non esiti a contattarmi per ulteriori informazioni, resto a Sua disposizione. Un saluto, Dott.ssa Alessandra Pace
Buongiorno, comprendo la sua sofferenza e il momento di difficoltà che sta attraversando. Ritengo molto importante Lei inizi un percorso di psicoterapia per meglio comprendere cosa le sta accadendo, attribuendo un significato e lavorando sui suoi stati interni.
Rispetto al piano economico, ci sono molto strutture con tariffe calmierate.
Rimango a disposizione, anche online.
Un caro saluto
Dott.ssa Daniela Parisi
Ciao, mi dispiace molto per ciò che ti sta succedendo. Capita di avere dei momenti difficili nella vita, dove niente sembra girare per il verso giusto e ci si sente senza energie né prospettive. Questo non significa che tu debba avere necessariamente la depressione. In ogni caso, depressione o meno, in questo momento mi sembra di capire che tu abbia bisogno di confrontarti con qualcuno. Hai provato a parlarne coi tuoi genitori? A chiedere loro di farti iniziare un percorso psicologico? Se il problema è economico, esistono molti consultori dove i colloqui hanno un prezzo calmierato. Prova a fare una ricerca nella tua zona! In bocca al lupo per tutto. Cordialmente, dott Simeoni.
Buonasera. Io la posso aiutare. Per prima cosa si chieda "Cosa voglio fare?". Lei finora ha fatto cose che "deve" fare. Che le sono state in qualche modo imposte. La patente, l'università. Tutte cose che, ipotizzo, magari è stata influenzata a dover iniziare. Fino a quando non si guarderà dentro con attenzione e non capirà cosa VUOLE veramente fare, potrà iniziare mille attività, senza risultato. E tutto ciò porta ad un abbassamento della sua autostima. Ascolti il suo dialogo interno, che immagino sia negativo. E adesso si chieda: "se una mia amica mi raccontasse che ha abbandonato l'università e che ha smesso di andare alle lezioni per la patente... cosa le direi?". Sono sicuro che non userebbe le stesse parole di sconforto che utilizza invece nei suoi confronti. Questo perchè tendiamo ad essere più severi con noi stessi e più comprensivi con gli altri. Ecco. Lei in questo momento deve essere, verso sè stessa, più comprensiva di quanto non lo è mai stata. Usi le stesse parole che userebbe per consolare una sua amica. Mi contatti e la aiuterò a trovare la sua strada.
Buongiorno, da quello che scrive le potrebbe essere utile intraprendere un percorso di psicoterapia, per certe difficoltà non basta l'ascolto di amici che comunque rimangono punti di riferimento e risorse esterne. L'aiuto di un professionista la potrà affiancare in questo suo disagio da un punto di vista professionale e umano nel farla stare meglio, supportarla, riscoprendo le sue risorse e potendo così riprendere in mano i suoi progetti di vita. Resto a disposizione, Cordiali Saluti.
Eventualmente posso darti anche qualche consiglio per quanto riguarda la stanchezza piuttosto che le difficoltà a dormire ma però ho bisogno di qualche ulteriore informazione.
Ti invito a riflettere su che cosa ti piacerebbe veramente fare e cosa ti farebbe sentire veramente realizzata.
Eventualmente posso darti anche qualche consiglio per quanto riguarda la stanchezza piuttosto che le difficoltà a dormire ma però ho bisogno di qualche ulteriore informazione. di non essere in grado di fare le cose.

Ciao,
Spesso a ragazzi e ragazze della tua età capita di avere a che fare con questi sentimenti di impotenza inadeguatezza, Convinzione di non essere in grado di fare le cose.
Penso che la rabbia possa essere un po’ una conseguenza di questi tuoi vissuti.
Credo che un percorso psicologico sicuramente potrebbe aiutarti per superare questa fase di difficoltà che stai affrontando e comprendere meglio che cosa ti porta a bloccarti quando fai le cose e ti fa perdere interesse per quello che stai facendo o cercando di portare a termine.
Ti invito a riflettere su che cosa ti piacerebbe veramente fare e cosa ti farebbe sentire veramente realizzata
Per ulteriori necessità resto disposizione eventualmente scrivimi.
Dott. Michele Arnaboldi


Buonasera, mi permetto di darti del tu data la tua età.
La difficoltà nel provare piacere in ciò che fai, nell'individuare degli obiettivi come nel sentirti capace di raggiungerli. E poi provare quella rabbia che non capisci fino in fondo e nella quale non ti riconosci, confrontandoti con le sue conseguenze. Naturale tu preferisca comunque la rabbia alla tristezza. La tristezza è il sentimento della perdita. Se la proviamo troppo intensamente o troppo a lungo possiamo fermarci, ma fermarci davvero, con in mano nient'altro che la constatazione di ciò che non abbiamo, o non abbiamo più ma vorremmo tanto. La rabbia è invece ciò che segue alla percezione di aver subito un'ingiusto danno, e per quanto spiacevole se non altro ci attiva verso un obiettivo, ciò per cui proviamo rabbia.

Trovo tu abbia delle risorse importanti. La capacità di riflettere su te stessa, curiosità bisogno e voglia di farlo. Parlarne con un amico, anche questo è molto importante ma sopra tutto l'idea di un aiuto professionale, cioè un piano concreto in arrivo per stare meglio. Bene anche per l'idea di non soffermarsi su un'auto diagnosi, può essere davvero sviante credimi. Se dovessi avere difficoltà a livello economico, considera la possibilità di contattare dei centri di psicologia solidale, ne esitono moltissimi in tutto il territorio italiano.
Un caro saluto
Buongiorno,
ti do del tu essendo cosí giovane.
Mi diapiace per questa condizione di blocco che senti. Sembra che la
forte rabbia che spesso tieni dentro tu abbia difficoltà a rivolegerla a chi di dovere e finisci per rivolgerla contro te stessa. Questo ti porta ad una sorta di autosabitaggio per cui tutto quello che fai ti sembra sbagliato e lo interrompi, come se nulla valesse la
pena di essere portato avanti. Sembra quasi che non ti concedi di stare bene. A mio avviso sarebbe utile un percorso di terapia per aiutarti a capire le origini di questa rabbia, dirigerla verso i reali destinatari per elaborarla e poterla integrare come parte di te, ma non come tutta te.
Spero di averti aiutato con questa breve risposta a prendere una decisione per te stessa.
Se vuoi approfondire quanto scritto non esitare a contattarmi.
Cari saluti
Gentile utente, dare voce ha ciò che abbiamo dentro è spesso un lavoro lungo e laborioso. Ma la sua grande consapevolezza e capacità di leggersi dentro saranno armi importanti per affrontare un percorso con uno specialista che la potrà accompagnare nella ricerca di ciò che si cela sotto la sua sofferenza.
Rimango a sua disposizione
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Carissima,
sebbene siano presenti in te sintomi di natura depressiva, come apatia, mancanza di energie, disordini del sonno, ho la sensazione tu sia più’ ‘bloccata’. Rispetto al tuo percorso di studi, alla tua autonomia (patente), alla sfera affettiva. E ‘ una fase di grande cambiamento, dall’adolescenza all’ età adulta, dalla dipendenza familiare alla propria vita autonoma, dal divertimento all’impegno….e’ comprensibile essere disorientati. Non è semplice scegliere quale strada intraprendere, quale strada sarà verosimilmente quella che ti accompagnerà una vita. La difficoltà di scelta legata anche alla tua insicurezza ed alla paura di sbagliare che sentì ti caratterizza, ti porta ad essere bloccata, ferma, e visto che lo sei in un ambito così importante come il tuo futuro, agiscono dei meccanismi di sabotaggio che ti portano ad essere ferma un po’ in tutto, come se ‘non lo merito’. Hai vari pezzi da mettere in fila, sarebbe opportuno e consigliatissimo per te un percorso. Chiedi alla tua famiglia un aiuto e se proprio non c’è possibilità informati dei servizi della tua zona come il consultorio. Spero di averti dato qualche spunto.
Marianna Pasello
Di tutto quello che leggo la cosa su cui mi cade l’occhio è "Devo dire però che l’unico momento in cui mi sento più “energica” è quando sono arrabbiata, però devo dire che è come se fosse bloccata in me perché non riesco a sfogarla e pian piano (in questo caso) la rabbia mi consuma e si trasforma alla fine in stanchezza sia fisica che mentale"

Sembra infatti che ci sia un problema con un serbatoio di rabbia che spesso si rivolta contro di lei facendola sentire inutile, in ritardo, velleitaria e successivamente stanca, affaticata.

Forse c’è bisogno di capire che arrabbiarsi non significa sempre esplodere e che esprimendo la rabbia in modo originale una persona si completa… Ma è un discorso lungo!

Le auguro buona fortuna..
Salve. Spiega con chiarezza che si sente più energica quando è a contatto con la rabbia. Stare a contatto con le emozioni, in particolare la rabbia, non fa deprimere. La perdita di energie è collegata all'eccessivo controllo delle emozioni, cercando di raggiungere gli obiettivi attraverso la volontà. La volontà non supportata dal piacere ma solo dal dovere o, peggio, dal senso di colpa, fa perdere ulteriormente energie.
Nella mia lunga esperienza di terapeuta corporea che lavora sull'integrazione mente, corpo, emozioni, posso dirle che lavorando sull'espressione delle emozioni, si ridimensionano le aspettative e il bisogno di non deludere se stessi e gli altri, si stimola la fiducia in se stessi che può far aumentare l'autostima e si recupera la possibilità di fare le cose con piacere senza dover attivare troppo la forza di volontà. Sono disponibile per approfondimenti. Distinti saluti
Buonasera, mi dispiace per il periodo che sta passando. Sarebbe importante affrontare tutti questi suoi stati d'animo con uno psicologo, per aiutarla a ritrovare sicurezza e voglia di rimettersi davvero in gioco.
Perché non ne parla con i suoi genitori, così magari da chiedere loro un aiuto economico per un percorso psicologico.
In alternativa i consultori offrono supporto a prezzi meno costosi.
Resto comunque a disposizione per qualunque ulteriore informazione, offrendo supporto anche on line.
Un caro saluto, dottoressa Paola De Martino
Salve, la ringrazio per aver utilizzato questo portale per porre la sua questione.
Il disagio che sta vivendo merita di approfondimento. Non è possibile dare risposte generiche, ogni sintomo è collegato e nasce all’interno di una storia di vita del tutto personale e unica. Quello che le posso suggerire è di fare una scelta su di sé, cioè prendersi cura di ciò che le accade. La direzione l'ha già intravista, ovvero quello di farsi accompagnare in questo momento difficile da uno psicologo/a. Per le difficoltà economiche sono sicura che si possa trovare una soluzione o attraverso la ASL di zona o privatamente attraverso prezzi calmierati.
Un buon percorso di psicoterapia in genere migliora la condizione di disagio che ci ha descritto e permette di valutare come proseguire per rimettere in moto la propria esistenza in una direzione più soddisfacente.
Se ha necessità di approfondimento non esiti a contattarmi o scrivermi.
Qualora decidesse di fare un percorso psicologico le sedute possono avvenire anche online.
Un saluto
Dott.ssa Camilla Ballerini
Ciao. Innanzitutto grazie per averci scritto. Parlare dei propri disagi è un atto di coraggio. Mi preme dirti che sarebbem buono un lavoro per riattivare gli stimoli e le tante risorse interne. Il mondo esterno infatti spesso ci delude ma avere dei colori dentro per poterlo colorare come ci piace ci aiuta quando siamo depressi. INoltre è piu facile arrabbiarsi che dispiacerci ma la rabbia come insegna un libro importante è una emozione che ci aiuta molto. Tu potresti partire proprio da lei. Sappi che esiste anche aggressività sana che è quella che una volta contattata ci da' il motore per ripartire.
Se hai voglia, io sono a Napoli ma possiamo con la videochiamata o con Skype ripartire assieme.
Cristina
Buongiorno, grazie per aver condiviso con noi questo suo momento di difficoltà; capisco quello che sta provando e mi dispiace molto per la sua sofferenza.
Quello che mi sento di consigliarle, visto che questa situazione è diventata così invalidante, è di rivolgersi a uno psicologo per intraprendere un percorso, in modo da essere più consapevole di cosa le sta capitando. Comprendendo il problema economico, la informo che nel servizio sanitario nazionale sono presenti psicologi che forniscono prestazioni gratuite o pagando il ticket, quindi a prezzi agevolati; provi a informarsi presso la sua Asl di riferimento o il suo medico di base.
Spero di esserle stata d'aiuto.
Resto a disposizione.
Dott.ssa Fabiola Ribechini
Buongiorno, le consiglio di intraprendere un percorso psicologico. E' molto giovane ed è importante iniziare al più presto. Se non se lo può permettere senta se ci sono dei consultori dove vive o chieda aiuto ai genitori. A disposizione, Dott,ssa Francesca Ghislanzoni

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