Buon pomeriggio a voi tuttə, sono una ragazza pugliese di 19 anni e ciò che mi ha portato a scrivere

23 risposte
Buon pomeriggio a voi tuttə, sono una ragazza pugliese di 19 anni e ciò che mi ha portato a scrivere a voi qui oggi è il fatto che da un po’ di tempo non riesco ben a capire cosa mi stia succedendo, anzi un sospetto lo avrei ma non ho le giuste competenze per farmi un’autodiagnosi di depressione. Tuttavia posso tentare di spiegare come mi sento (anche se non è facile) e magari di avere delle risposte da voi specialisti, cercherò di essere il più concisa possibile e spero che mi comprendiate.
Non ho più stimoli nel fare le cose e anche se dovessero esserci sono “temporanei” nel senso che nonostante ci siano questi stimoli poi finisco sempre per stancarmi, perdere interesse nelle cose e di conseguenza incomincio a rimandare il raggiungimento di piccoli traguardi (come prendere la patente ad esempio) che mi ero prefissata di raggiungere, in quel determinato momento, con entusiasmo e volontà. Ciò è accaduto anche con il percorso universitario, che ho abbandonato neanche a metà anno e al momento non sto studiando e facendo nulla di produttivo. Come ho detto, anche se nel profondo vorrei fare qualcosa per realizzarmi, per non deludere più né i miei genitori né me, c’è qualcosa, forse tristezza, dolore, rabbia che mi “prosciugare” dalla mie energie, dalla mia forza di volontà e mi ritrovo sempre al punto di partenza. Ho anche pochissima autostima di me, alcune volte non mi “butto” neanche in nuove cose perché l’unico pensiero che mi passa per la mente è che fallirò, che non sarò adeguata/ capace ad alcune situazioni, che sbaglierò e basta. Sono molto insicura e pessimista? ma in un certo senso è un modo per non rimanerci male se le cose non mi vanno bene, quando sono sicura di riuscire a fare qualcosa poi le cose vanno male e mi butto giù perché penso che in realtà non sono buona a fare nulla.
Per non parlare della situazione sonno che è pessima perché non riesco più a dormire bene, a volte mi sveglio più volte durante la notte facendo si e no 3/4 ore di sonno oppure alcune notti non riesco proprio a prendere sonno. Ma anche se dovessi dormire almeno 6/7 ore, la mattina mi sveglio ancora più stanca di prima come se non avessi proprio dormito.
Me la prendo anche per sciocchezze, basta poco per arrabbiarmi e scoppiare a piangere.
Vorrei tanto gestire questa rabbia, perché a causa sua ho perso un rapporto importante e questa forse può essere una delle cause del mio stato d’animo attuale.Vorrei tanto capire perché mi arrabbio così facilmente e pesantemente (anche per cose futili come un messaggio senza risposta) fino a rovinare dei rapporti importanti per me.
Devo dire però che l’unico momento in cui mi sento più “energica” è quando sono arrabbiata, però devo dire che è come se fosse bloccata in me perché non riesco a sfogarla e pian piano (in questo caso) la rabbia mi consuma e si trasforma alla fine in stanchezza sia fisica che mentale. È una questione un po’ complicata ed è per questo che mi piacerebbe tanto parlarne con qualcuno che possa darmi dei consigli concreti da attuare nella vita in modo da magari superare questo periodo buio e trovare la mia strada. Ne ho parlato in parte con un amico che mi ha ascoltata, però mi sento “incompleta” perché è come se non abbia esplicitato a pieno il mio malcontento.
Non ho idea di come fare economicamente però ci terrei tanto a fare uscire tutto ma tutto fuori. Spero di essermi spiegata e spero in un vostro riscontro. Grazie per il vostro tempo, buon proseguimento!
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso alla genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Dott.ssa Alessandra Pace
Psicologo, Psicoterapeuta
Milano
Gentile Utente, grazie per il coraggio di essersi esposta. Sicuramente un percorso di sostegno e aiuto non potrà che giovarLa, come Lei stessa ha suggerito. Se, come specificato, ciò che la frena è un problema economico, esiste la possibilità di chiedere aiuto presso dei consultori o in casi particolari anche a dei professionisti, con cui può concordare dei costi calmierati. Se sente la necessità di recarsi da uno psicologo, è importante ascoltare questo bisogno, magari con soluzioni alternative come sopra citato. Non esiti a contattarmi per ulteriori informazioni, resto a Sua disposizione. Un saluto, Dott.ssa Alessandra Pace
Dott.ssa Daniela Parisi
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Como
Buongiorno, comprendo la sua sofferenza e il momento di difficoltà che sta attraversando. Ritengo molto importante Lei inizi un percorso di psicoterapia per meglio comprendere cosa le sta accadendo, attribuendo un significato e lavorando sui suoi stati interni.
Rispetto al piano economico, ci sono molto strutture con tariffe calmierate.
Rimango a disposizione, anche online.
Un caro saluto
Dott.ssa Daniela Parisi
Dott. Gianmarco Simeoni
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Varese
Ciao, mi dispiace molto per ciò che ti sta succedendo. Capita di avere dei momenti difficili nella vita, dove niente sembra girare per il verso giusto e ci si sente senza energie né prospettive. Questo non significa che tu debba avere necessariamente la depressione. In ogni caso, depressione o meno, in questo momento mi sembra di capire che tu abbia bisogno di confrontarti con qualcuno. Hai provato a parlarne coi tuoi genitori? A chiedere loro di farti iniziare un percorso psicologico? Se il problema è economico, esistono molti consultori dove i colloqui hanno un prezzo calmierato. Prova a fare una ricerca nella tua zona! In bocca al lupo per tutto. Cordialmente, dott Simeoni.
Dott. Giacomo Carella
Psicologo, Psicologo clinico
Pistoia
Buonasera. Io la posso aiutare. Per prima cosa si chieda "Cosa voglio fare?". Lei finora ha fatto cose che "deve" fare. Che le sono state in qualche modo imposte. La patente, l'università. Tutte cose che, ipotizzo, magari è stata influenzata a dover iniziare. Fino a quando non si guarderà dentro con attenzione e non capirà cosa VUOLE veramente fare, potrà iniziare mille attività, senza risultato. E tutto ciò porta ad un abbassamento della sua autostima. Ascolti il suo dialogo interno, che immagino sia negativo. E adesso si chieda: "se una mia amica mi raccontasse che ha abbandonato l'università e che ha smesso di andare alle lezioni per la patente... cosa le direi?". Sono sicuro che non userebbe le stesse parole di sconforto che utilizza invece nei suoi confronti. Questo perchè tendiamo ad essere più severi con noi stessi e più comprensivi con gli altri. Ecco. Lei in questo momento deve essere, verso sè stessa, più comprensiva di quanto non lo è mai stata. Usi le stesse parole che userebbe per consolare una sua amica. Mi contatti e la aiuterò a trovare la sua strada.
Dott.ssa Sonia Cannavò
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Torino
Buongiorno, da quello che scrive le potrebbe essere utile intraprendere un percorso di psicoterapia, per certe difficoltà non basta l'ascolto di amici che comunque rimangono punti di riferimento e risorse esterne. L'aiuto di un professionista la potrà affiancare in questo suo disagio da un punto di vista professionale e umano nel farla stare meglio, supportarla, riscoprendo le sue risorse e potendo così riprendere in mano i suoi progetti di vita. Resto a disposizione, Cordiali Saluti.
Dr. Michele Arnaboldi
Psicologo, Psicologo clinico
Bovisio Masciago
Eventualmente posso darti anche qualche consiglio per quanto riguarda la stanchezza piuttosto che le difficoltà a dormire ma però ho bisogno di qualche ulteriore informazione.
Ti invito a riflettere su che cosa ti piacerebbe veramente fare e cosa ti farebbe sentire veramente realizzata.
Eventualmente posso darti anche qualche consiglio per quanto riguarda la stanchezza piuttosto che le difficoltà a dormire ma però ho bisogno di qualche ulteriore informazione. di non essere in grado di fare le cose.

Ciao,
Spesso a ragazzi e ragazze della tua età capita di avere a che fare con questi sentimenti di impotenza inadeguatezza, Convinzione di non essere in grado di fare le cose.
Penso che la rabbia possa essere un po’ una conseguenza di questi tuoi vissuti.
Credo che un percorso psicologico sicuramente potrebbe aiutarti per superare questa fase di difficoltà che stai affrontando e comprendere meglio che cosa ti porta a bloccarti quando fai le cose e ti fa perdere interesse per quello che stai facendo o cercando di portare a termine.
Ti invito a riflettere su che cosa ti piacerebbe veramente fare e cosa ti farebbe sentire veramente realizzata
Per ulteriori necessità resto disposizione eventualmente scrivimi.
Dott. Michele Arnaboldi


Dr. Festo Terenzio
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buonasera, mi permetto di darti del tu data la tua età.
La difficoltà nel provare piacere in ciò che fai, nell'individuare degli obiettivi come nel sentirti capace di raggiungerli. E poi provare quella rabbia che non capisci fino in fondo e nella quale non ti riconosci, confrontandoti con le sue conseguenze. Naturale tu preferisca comunque la rabbia alla tristezza. La tristezza è il sentimento della perdita. Se la proviamo troppo intensamente o troppo a lungo possiamo fermarci, ma fermarci davvero, con in mano nient'altro che la constatazione di ciò che non abbiamo, o non abbiamo più ma vorremmo tanto. La rabbia è invece ciò che segue alla percezione di aver subito un'ingiusto danno, e per quanto spiacevole se non altro ci attiva verso un obiettivo, ciò per cui proviamo rabbia.

Trovo tu abbia delle risorse importanti. La capacità di riflettere su te stessa, curiosità bisogno e voglia di farlo. Parlarne con un amico, anche questo è molto importante ma sopra tutto l'idea di un aiuto professionale, cioè un piano concreto in arrivo per stare meglio. Bene anche per l'idea di non soffermarsi su un'auto diagnosi, può essere davvero sviante credimi. Se dovessi avere difficoltà a livello economico, considera la possibilità di contattare dei centri di psicologia solidale, ne esitono moltissimi in tutto il territorio italiano.
Un caro saluto
Dott.ssa Claudia Picinotti
Psicologo, Psicoterapeuta
Montevarchi
Buongiorno,
ti do del tu essendo cosí giovane.
Mi diapiace per questa condizione di blocco che senti. Sembra che la
forte rabbia che spesso tieni dentro tu abbia difficoltà a rivolegerla a chi di dovere e finisci per rivolgerla contro te stessa. Questo ti porta ad una sorta di autosabitaggio per cui tutto quello che fai ti sembra sbagliato e lo interrompi, come se nulla valesse la
pena di essere portato avanti. Sembra quasi che non ti concedi di stare bene. A mio avviso sarebbe utile un percorso di terapia per aiutarti a capire le origini di questa rabbia, dirigerla verso i reali destinatari per elaborarla e poterla integrare come parte di te, ma non come tutta te.
Spero di averti aiutato con questa breve risposta a prendere una decisione per te stessa.
Se vuoi approfondire quanto scritto non esitare a contattarmi.
Cari saluti
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Gentile utente, dare voce ha ciò che abbiamo dentro è spesso un lavoro lungo e laborioso. Ma la sua grande consapevolezza e capacità di leggersi dentro saranno armi importanti per affrontare un percorso con uno specialista che la potrà accompagnare nella ricerca di ciò che si cela sotto la sua sofferenza.
Rimango a sua disposizione
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Dott.ssa Marianna Pasello
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Ferrara
Carissima,
sebbene siano presenti in te sintomi di natura depressiva, come apatia, mancanza di energie, disordini del sonno, ho la sensazione tu sia più’ ‘bloccata’. Rispetto al tuo percorso di studi, alla tua autonomia (patente), alla sfera affettiva. E ‘ una fase di grande cambiamento, dall’adolescenza all’ età adulta, dalla dipendenza familiare alla propria vita autonoma, dal divertimento all’impegno….e’ comprensibile essere disorientati. Non è semplice scegliere quale strada intraprendere, quale strada sarà verosimilmente quella che ti accompagnerà una vita. La difficoltà di scelta legata anche alla tua insicurezza ed alla paura di sbagliare che sentì ti caratterizza, ti porta ad essere bloccata, ferma, e visto che lo sei in un ambito così importante come il tuo futuro, agiscono dei meccanismi di sabotaggio che ti portano ad essere ferma un po’ in tutto, come se ‘non lo merito’. Hai vari pezzi da mettere in fila, sarebbe opportuno e consigliatissimo per te un percorso. Chiedi alla tua famiglia un aiuto e se proprio non c’è possibilità informati dei servizi della tua zona come il consultorio. Spero di averti dato qualche spunto.
Marianna Pasello
Dott. Luca Pezzano
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Rosignano Marittimo
Di tutto quello che leggo la cosa su cui mi cade l’occhio è "Devo dire però che l’unico momento in cui mi sento più “energica” è quando sono arrabbiata, però devo dire che è come se fosse bloccata in me perché non riesco a sfogarla e pian piano (in questo caso) la rabbia mi consuma e si trasforma alla fine in stanchezza sia fisica che mentale"

Sembra infatti che ci sia un problema con un serbatoio di rabbia che spesso si rivolta contro di lei facendola sentire inutile, in ritardo, velleitaria e successivamente stanca, affaticata.

Forse c’è bisogno di capire che arrabbiarsi non significa sempre esplodere e che esprimendo la rabbia in modo originale una persona si completa… Ma è un discorso lungo!

Le auguro buona fortuna..
Dott.ssa Anna Paolantonio
Psicologo, Psicoterapeuta, Posturologo
Roma
Salve. Spiega con chiarezza che si sente più energica quando è a contatto con la rabbia. Stare a contatto con le emozioni, in particolare la rabbia, non fa deprimere. La perdita di energie è collegata all'eccessivo controllo delle emozioni, cercando di raggiungere gli obiettivi attraverso la volontà. La volontà non supportata dal piacere ma solo dal dovere o, peggio, dal senso di colpa, fa perdere ulteriormente energie.
Nella mia lunga esperienza di terapeuta corporea che lavora sull'integrazione mente, corpo, emozioni, posso dirle che lavorando sull'espressione delle emozioni, si ridimensionano le aspettative e il bisogno di non deludere se stessi e gli altri, si stimola la fiducia in se stessi che può far aumentare l'autostima e si recupera la possibilità di fare le cose con piacere senza dover attivare troppo la forza di volontà. Sono disponibile per approfondimenti. Distinti saluti
Buonasera, mi dispiace per il periodo che sta passando. Sarebbe importante affrontare tutti questi suoi stati d'animo con uno psicologo, per aiutarla a ritrovare sicurezza e voglia di rimettersi davvero in gioco.
Perché non ne parla con i suoi genitori, così magari da chiedere loro un aiuto economico per un percorso psicologico.
In alternativa i consultori offrono supporto a prezzi meno costosi.
Resto comunque a disposizione per qualunque ulteriore informazione, offrendo supporto anche on line.
Un caro saluto, dottoressa Paola De Martino
Dott.ssa Camilla Ballerini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, la ringrazio per aver utilizzato questo portale per porre la sua questione.
Il disagio che sta vivendo merita di approfondimento. Non è possibile dare risposte generiche, ogni sintomo è collegato e nasce all’interno di una storia di vita del tutto personale e unica. Quello che le posso suggerire è di fare una scelta su di sé, cioè prendersi cura di ciò che le accade. La direzione l'ha già intravista, ovvero quello di farsi accompagnare in questo momento difficile da uno psicologo/a. Per le difficoltà economiche sono sicura che si possa trovare una soluzione o attraverso la ASL di zona o privatamente attraverso prezzi calmierati.
Un buon percorso di psicoterapia in genere migliora la condizione di disagio che ci ha descritto e permette di valutare come proseguire per rimettere in moto la propria esistenza in una direzione più soddisfacente.
Se ha necessità di approfondimento non esiti a contattarmi o scrivermi.
Qualora decidesse di fare un percorso psicologico le sedute possono avvenire anche online.
Un saluto
Dott.ssa Camilla Ballerini
Dott.ssa Cristina Canino
Psicologo, Terapeuta, Psicologo clinico
Napoli
Ciao. Innanzitutto grazie per averci scritto. Parlare dei propri disagi è un atto di coraggio. Mi preme dirti che sarebbem buono un lavoro per riattivare gli stimoli e le tante risorse interne. Il mondo esterno infatti spesso ci delude ma avere dei colori dentro per poterlo colorare come ci piace ci aiuta quando siamo depressi. INoltre è piu facile arrabbiarsi che dispiacerci ma la rabbia come insegna un libro importante è una emozione che ci aiuta molto. Tu potresti partire proprio da lei. Sappi che esiste anche aggressività sana che è quella che una volta contattata ci da' il motore per ripartire.
Se hai voglia, io sono a Napoli ma possiamo con la videochiamata o con Skype ripartire assieme.
Cristina
Dott.ssa Fabiola Ribechini
Psicologo
Castelfiorentino
Buongiorno, grazie per aver condiviso con noi questo suo momento di difficoltà; capisco quello che sta provando e mi dispiace molto per la sua sofferenza.
Quello che mi sento di consigliarle, visto che questa situazione è diventata così invalidante, è di rivolgersi a uno psicologo per intraprendere un percorso, in modo da essere più consapevole di cosa le sta capitando. Comprendendo il problema economico, la informo che nel servizio sanitario nazionale sono presenti psicologi che forniscono prestazioni gratuite o pagando il ticket, quindi a prezzi agevolati; provi a informarsi presso la sua Asl di riferimento o il suo medico di base.
Spero di esserle stata d'aiuto.
Resto a disposizione.
Dott.ssa Fabiola Ribechini
Dott.ssa Francesca Ghislanzoni
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Conegliano
Buongiorno, le consiglio di intraprendere un percorso psicologico. E' molto giovane ed è importante iniziare al più presto. Se non se lo può permettere senta se ci sono dei consultori dove vive o chieda aiuto ai genitori. A disposizione, Dott,ssa Francesca Ghislanzoni
Dott.ssa Valeria Semidai
Psicologo
Taranto
Buon pomeriggio a te. In primis, vorrei dirti “Assolutamente si!”, sei riuscita a spiegarti molto chiaramente, ma non solo. Leggendo il tuo messaggio, arriva forte e chiaro ogni tuo dubbio circa il modo in cui affronti determinate situazioni, giusto o sbagliato che sia non importa: il fatto che tu abbia così tanta motivazione nel voler trovare delle risposte a delle domande che ti poni e alla volontà così presente di voler cambiare le cose nella tua vita quotidiana, mostra quanto tu sia una persona determinata. ‘Determinata’ lo è anche una persona che sa quello che vuole, ma non ha ancora trovato il modo migliore per giungere al suo obiettivo, ma lotta per volerci arrivare. Nella vita di tutti i giorni, a volte tendiamo a sminuire delle cose, ignorando quanto queste in realtà non siano un solo “gradino”, ma spesso si tratta di una sommatoria di tanti gradini che si susseguono. Ad esempio: tu stessa parli della patente descrivendola come un “piccolo traguardo” da raggiungere in un determinato momento. Te la vorrei mostrare sotto un altro aspetto: la patente è il risultato finale di più prove, è quel rettangolino di plastica tanto desiderato che ci viene consegnato solo dopo aver superato una prova scritta ed una pratica di guida; e tu hai assolutamente ragione nell’essere preoccupata nel portarlo a termine, chi non lo sarebbe? Io sarei la prima! Ma ad ogni modo, il segreto sta nel porci dei micro obiettivi, che seppur all’apparenza sembrano facili e rapidi, ci permettono di arrivare a ciò che vogliamo step by step ed un piccolo traguardo dopo l’altro, si arriva alla meta finale. Un esempio di micro obiettivi circa la patente? Andare a lezione di scuola guida, dedicare dei minuti al giorno per aprire l’APP dei quiz, ecc. Tutti questi sono piccoli scalini e superarli pian piano uno per volta, ti potrebbe aiutare a non arrivare a fine scalinata col fiatone o con il desiderio di tornare a piano terra.
La gestione della rabbia, il sonno, la stanchezza, hanno spesso a che fare con alcuni pensieri che arrivano nella mente (la notte soprattutto!) ed è per questo che avverti quel senso di liberazione durante una “esplosione emotiva” e quanto senti dentro te stessa, è pienamente normale e ne hai la piena consapevolezza. Tutte le emozioni, belle o brutte che siano, fanno parte di noi; quello che possiamo fare per aiutarci è mettere in pratica in maniera concreta quelli che ci arrivano come consigli, ma che in realtà a volte si rivelano una vera e propria guida pratica. Per qualsiasi altro confronto, resto volentieri a disposizione, anche online. Ti auguro un buon proseguimento di giornata. Dott.ssa Valeria Semidai
grazie per la sua condivisione,
avere a che fare con il proprio desiderio è la questione più complessa che ci possa essere. il desiderio non è solo l'augurio di qualcosa che vorremmo, ma qualcosa di più profondo che in fin dei conti spaventa e ci blocca, minando percorsi e relazioni. Quando ci blocchiamo, e ciò che ci siamo costruiti inizia a smuoversi, quella sofferenza passa per altre vie ed è lì che emergono i dubbi e i sintomi come rabbia, depressione, ansia e attacchi di panico. Forse un percorso volto ad esplorare questi aspetti le potrebbe fornire la possibilità di conoscersi meglio e trovare un nuovo slancio a partire da ciò che scopre su sé stessa. sono certo che troverà il percorso più adatto a lei.
spero di esserle stato utile.
cordiali saluti
dott Carlo M. R. Flamini
Dott. Giorgio De Giorgi
Psicologo, Psicologo clinico
Bologna
Buon pomeriggio (o meglio buongiorno),

Mi sembra che stia vivendo un momento davvero difficile, e la sua frustrazione è comprensibile. Quando ci si sente bloccati e privi di energia, come se non si riuscisse a muoversi in nessuna direzione, può essere difficile vedere una via d'uscita. Le sue parole esprimono un misto di rabbia, tristezza e insoddisfazione, emozioni che, in effetti, sembrano consumarla sia mentalmente che fisicamente. E poi c’è anche quella continua oscillazione tra voler fare qualcosa e non riuscire a farlo, che può davvero far sentire impotenti.
Quello che descrive può essere legato a una serie di fattori che si intrecciano tra loro, ma la domanda fondamentale è: cosa sta accadendo dentro di sé in relazione a queste emozioni così forti e a come si percepisce? La rabbia, ad esempio, è un’emozione potente che può nascere da una sensazione di frustrazione o impotenza, e può esserci un legame stretto tra quella rabbia non espressa e la stanchezza che descrive. A volte, anche il modo in cui pensiamo e interpretiamo ciò che ci accade può avere un impatto profondo sul nostro stato d'animo.
Non esiste una risposta universale su come affrontare questa situazione, ma esplorare insieme le sue emozioni e i suoi pensieri potrebbe aiutarla a trovare una nuova prospettiva. Per quanto riguarda la parte economica, se dovesse considerare il supporto psicoterapeutico, potrebbero esserci soluzioni anche più accessibili.

Se lo desidera, potremmo esplorare insieme cosa sta alimentando questa frustrazione e come può gradualmente ritrovare la sua strada.
Io mi tengo disponibile su Bologna, Lecce ed anche online

Un caro saluto.

Dr. Giorgio De Giorgi
Grazie per il tuo messaggio, che hai scritto con grande lucidità e profondità emotiva — davvero non è da tutti, soprattutto a 19 anni. Sei riuscita a descrivere un vissuto interiore complesso con un’onestà che merita molta attenzione e rispetto. Ti rispondo come psicologa, ma anche con la delicatezza che si deve a chi ha avuto il coraggio di mettere in parole un dolore così intimo.

Prima di tutto: no, non sei “pazza”, né “sbagliata”.
Quello che descrivi non è solo un “momento no”, ma una condizione che **assomiglia molto da vicino a una forma di depressione**. Ovviamente non posso fare una diagnosi in questo contesto, ma i segnali che riporti sono importanti e vanno presi sul serio:

- perdita di interesse per le attività quotidiane (apatia, anedonia),
- sonno disturbato e non ristoratore,
- calo di energia anche dopo il riposo,
- forte autocritica, senso d’inadeguatezza,
- rabbia accumulata che sfocia in crisi o isolamento,
- pensieri ricorrenti di fallimento o inadeguatezza,
- tendenza a rimandare, con senso di colpa e delusione.

Tutto questo **non fa di te una persona debole**, ma una persona che **sta lottando con una grande fatica interna che ha bisogno di essere compresa e curata, non ignorata né minimizzata**.

Qual è il primo passo concreto che puoi fare?
**Chiedere aiuto professionale.** Non solo per “parlare”, ma per iniziare un percorso di cura vero e proprio.

Hai detto una cosa importante: *"non ho idea di come fare economicamente, ma ci terrei tanto"*. Ecco qualche possibilità realistica:

1. **Centro di salute mentale (CSM) della tua ASL**
Ogni territorio ha un centro dove puoi accedere **gratuitamente o a costi molto bassi**. Basta anche solo una prima visita per orientarti. Puoi andare da sola se sei già maggiorenne, oppure con l’accompagnamento di un genitore se necessario.

2. **Consultori familiari pubblici**
Spesso hanno psicologi e psicoterapeuti disponibili **per adolescenti e giovani adulti**, anche senza l'intermediazione dei genitori. Informati presso il tuo Comune o online cercando “consultorio familiare + tua città”.

3. **Università/Servizi per studenti**
Anche se non sei iscritta in questo momento, alcune università offrono sportelli psicologici per giovani del territorio. Vale la pena chiedere.

Intanto, ecco qualche consiglio pratico per iniziare a respirare meglio:

1. **Scrivi.** Come hai fatto adesso. Scrivi ogni giorno cosa provi, cosa ti ha fatto arrabbiare, cosa hai desiderato. La scrittura è un modo per scaricare la rabbia senza ferire nessuno e senza tenersi tutto dentro.

2. **Riconosci la tua fatica come legittima.**
La stanchezza cronica, il non trovare motivazione, il “blocco” non sono pigrizia. Sono **campanelli d’allarme che il corpo e la mente ti stanno lanciando** per chiedere una pausa, un cambiamento, un supporto.

3. **Non misurare il tuo valore in base a “produttività” o risultati.**
Il fatto che non stai studiando, che non hai preso la patente, che ti senti ferma… **non dice nulla sul tuo valore come persona**. In questo momento sei semplicemente in una fase in cui stai cercando di capire te stessa, e questo è già un lavoro profondo.

4. **La rabbia non è il nemico, ma un segnale.**
Quando esplodi, o ti consumi di rabbia, probabilmente stai cercando di difendere qualcosa di importante (come la tua dignità, il tuo bisogno di essere capita, la tua solitudine). Con un supporto psicologico puoi imparare **a trasformare quella rabbia in una spinta sana per cambiare, invece che in qualcosa che ti fa sentire in colpa.**
Concludo con questo pensiero:
> Cercare aiuto non è un segno di fallimento, ma **una scelta coraggiosa per cominciare a vivere invece che sopravvivere**.

Hai tutte le carte in regola per uscire da questo momento buio, ma non devi farlo da sola. **Non sei sbagliata, sei solo molto stanca. E stanca si può essere aiutati.**
Ciao, sei sata molto esaustiva nella spiegazione e poichè all'interno hai un insieme di emozioni contrastanti che hanno bisogno di essere rimesse apposto ti consiglierei un consulto psicologico, in modo da aiutarti nella gestione e dell'ordine dell'accaduto. Grazie.

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