Buon giorno, assumo delorazepam da diversi anni, 15 gocce alla mattina e 13 alla sera, ho deciso di

20 risposte
Buon giorno, assumo delorazepam da diversi anni, 15 gocce alla mattina e 13 alla sera, ho deciso di smettere e parlando con il mio dottore mi ha detto che devo togliere 1 goccia ogni 5 giorni chiedo se può essere corretto o è troppo, io pensavo di scalare 1 goccia al mese o ogni 20 giorni. Grazie
Salve, se si fida del suo medico, che le ha prescritto inizialmente la cura, deve eseguire le indicazioni prescritte. Comunque non ci da nessuna indicazione su di se, non si capisce dalla domanda neanche se è di sesso maschile o femminile e perchè prende da tanti anni questo medicinale, quindi è molto difficile aiutarla senza avere notizie su di lei, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
Prenota subito una visita online: Primo colloquio individuale - 50 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Le indicazioni del medico, poiché la conosce e saprà la sua storia clinica sono da seguire. È meglio comunque chiedere a lui spiegazioni e nell'eventualità valutare un supporto psicologico.
Salve signora Penso che le indicazioni che il suo medico le ha fornito per lo svezzamento da benzodiazepine siano le più opportune
Salve. Come gia' affermato dai colleghi concordo sull'opportunita' di seguire le indicazioni del medico prescrittore sullo scalaggio del farmaco. In linea generale questo genere di benzodiazepine viene prescritta in casi di ansia. Non avendo informazioni ulteriori circa le circostanze che hanno indirizzato al farmaco le suggerirei senz'altro un percorso di sostegno psicologico che rafforzi la sua capacita' di gestione del sintomo d'ansia. Un saluto, FG
Buongiorno, lei pone una domanda in termini esclusivamente medici. Se ha preso questo farmaco per 15 anni ed è il suo medico (medico di base?) ad averglielo prescritto, può con la stessa fiducia con cui l'ha preso finora, sospenderlo in base alla sua prescrizione. Se le è stato prescritto da un altro medico (neurologo, psichiatra?) , allora ne dovrebbe riparlare con lui o con figure dello stesso tipo. In ogni caso non può fare di testa sua senza rivolgersi a un medico. Questo non per una questione di astratta autorità, ma perché un'errata sospensione può dare seri disturbi anche di insonnia. Perché pensa di doverlo sospendere? Questo è il vero punto in questione. Cordiali saluti PG
Sono pienamente d'accordo con gli interventi di tutti i colleghi, ha scritto senz'altro per avere un consiglio, per essere aiutata eppure non ha fornito alcun elemento ulteriore al farmaco... mi viene da pensare che potrebbe sentire il timore di parlare dei sintomi e del malessere che l'hanno portata ad assumere i farmaci e le suggerisco di parlare anche di questo aspetto allo specialista che la segue. Siamo tutti con lei. Dott.ssa Tiziana Vecchiarini
Salve, il suo dottore le ha detto di togliere 1 goccia ogni 5 giorni, mentre lei pensava di scalare 1 goccia al mese o ogni 20 giorni. Si evince chiaramente che il suo pensiero non concorda con quello del suo medico. Teme che le possa succedere qualcosa, nel ridurre 1 goccia ogni 5 giorni?
Cordiali saluti.
Dr. Maria Antonietta Fasanella
Salve, il primo consiglio che mi sento di darle è quello di seguire la prescrizione medica. Inoltre trattandosi di un ansiolitico sarebbe utile individuare, con lo psicologo, le cause dell'ansia o dell'insonnia e ricercare soluzioni diverse dai farmaci in modo da evitare di assumere il farmaco per lungo tempo.
Cordiali saluti
Buongiorno,
oltre l’uso del farmaco che mi sembra assuma da molti anni, visto il suo intento di ridurlo le sarebbe di aiuto un approccio integrato tra farmaco e psicoterapia. Credo meriti un pensiero sulla possibilità di far leva su sue risorse interiori per affrontare il suo disagio con cui convive da tempo. Il farmaco, aiuta, seda ma non mobilità capacità che abbiamo per superare difficoltà psichiche.
Disponibile per approfondimenti.
Dr.ssa Elisabetta Ciaccia
Buongiorno,
Se lei prende il farmaco da così tanto tempo, credo che il abbia avuto modo di parlare più con il suo medico rispetto alle motivazioni e alle indicazioni del farmaco in questione. Come si è fidato nell'assumerlo, si deve fidare anche nelle indicazioni date per la sua dismissione. Il medico è a conoscenza della sua storia clinica e delle sue condizioni, per cui è la persona più indicata per il percorso di dismissione del farmaco. Credo potrebbe comunque esserle utile iniziare un percorso di sostegno che la aiuti a capire le condizioni che l'hanno portata ad adottare il rimedio farmacologico per anni in modo da non rivivere le stesse dinamiche una volta iniziata la diminuzione e l'eliminazione del farmaco.
Buona giornata
Giorgia Tolio
Sarebbe opportuno che lei seguisse il consiglio a scalare del suo medico. Parallelamente le consiglierei uno psicoterapeuta per aiutarla ad individuare le cause dell’ansia o dell‘insonnia e ricercare insieme soluzioni diverse. Distinti saluti
Buonasera, anche io le consiglio di seguire le prescrizioni del suo medico e di confrontarsi con lui sulle sue perplessità. Le suggerisco inoltre di valutare l'ipotesi di rivolgersi ad uno psicoterapeuta così da riflettere insieme sulle cause oltre che curarne solo i sintomi. In bocca al lupo, E. Cuzzucoli
Gentile utente, se non si fida del Suo medico curante il consiglio è di cercare uno che Le ispiri maggiore fiducia. Richiedere consigli online sulla posologia di un farmaco prescrittoLe è poco sensato poiché nessuno dei medici che La leggono La conosce personalmente ed è a conoscenza della Sua situazione (comorbilità, altra terapia farmacologica, eventuali allergie o problemi in passato con farmaci). Inoltre, il rischio è che anche eventuali prescrizioni future vengano messe in discussione. Il medico deve essere una persona di cui Lei ha fiducia, se non è questo il caso, per il Suo bene può valutare di richiederne uno diverso. Ma non si basi mai su pareri altri rispetto a quelli della persona cui sceglie di affidarsi. In bocca al lupo, cordialità. DMP
Buongiorno. Le indicazioni del medico curante sono sempre le più attendibili e preziose, in quanto conosce approfonditamente la storia clinica dei propri pazienti. Se quanto le ha indicato non le è chiaro non esiti a sentire nuovamente il parere, poichè è buona norma maneggiare con cura lo scalare farmacologico.

Cordialità

Massimiliano Trossello
Buongiorno, sono felice per lei che sia giunto il momento di poter scalare il farmaco che sta assumendo da un tempo importante, 15 anni; credo che sia inevitabile che percepisca lo scalaggio di 1 goccia ogni 5 giorni precipitoso, questo vuol dire proiettarsi in un futuro prossimo a muoversi senza questa "stampella"; parlo proprio di "stampella" come se si fosse fatto male ad una gamba e avesse bisogno di cure e di riabilitazione, ossia di guarire e di rimettersi in forze, recuperando le risorse fisiche (per es. la muscolatura, la capacità di movimento) che nel frattempo si sono attenuate. Con questo esempio vorrei che lei si soffermasse sull'osservare se è in via di recupero di quelle risorse psicologiche che le permetteranno di lasciare il farmaco; se è così ( e credo che lo sia dato che sta iniziando lo scalaggio) la invito a porre la sua attenzione principalmente nel curare questo recupero e nell'apprezzare i minimi cambiamenti in questa direzione; per cui può dare fiducia al suo medico, e se sente che è troppo veloce, lo ricontatti e ne parlate insieme. Se invece sente che ha ancora bisogno di rafforzare le sue risorse interiori, le consiglio di farlo rivolgendosi ad uno o una psicoterapeuta e di ritornare dal suo medico e di parlargli delle sue perplessità.
Sarebbe importante che questi farmaci fossero assunti e scalati con il monitoraggio del medico competenze, ossia di uno psichiatra.
Buonagiornata
dr.a Angela Chiavassa
Porsi delle domande è legittimo e la cautela che leggo dalle sue parole non appartiene a tutti i pazienti e questo personalmente, come professionista, mi rincuora ma allo stesso tempo non deve metterla nelle condizioni di avere più fiducia nei farmaci che in se stessa. Cominci a parlarne con il suo medico, lui è competente e conosce la sua storia, poi sii fiduciosa che sta e starà bene e vedrà che i timori le passeranno.
Le auguro il meglio, Silvana Amitrano
Buonasera, le consiglio di seguire le indicazioni del medico che le ha prescritto la terapia farmacologica. Per qualsiasi domanda, si rivolga a lui. Saluti, Alessandro D'Agostini
Salve, rivolga la domanda al suo medico di base.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Salve, deve necessariamente chiedere al suo medico curante.
Un saluto,
MMM
Salve, la riduzione di un farmaco deve seguire le prescrizioni di un medico. Questo al fine di ottenere il miglior risultato possibile e mantenere monitorata la situazione. Anche se la sua riflessione è comprensibile dato il lungo periodo di utilizzo del sostegno farmacologico, mi permetto di suggerirle di evitare il "fai da te". Cordiali saluti. Dott. Daniele Dondi

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati o richieste di una seconda opinione.
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.