87enne a gennaio c.a. le è stata diagnosticata cistite da Escherichia Coli ( 500.000 UFC/ml ), analo

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87enne a gennaio c.a. le è stata diagnosticata cistite da Escherichia Coli ( 500.000 UFC/ml ), analoga diagnosi il 1° di marzo e aprile ( questa volta con variante quantitativa 800.000 UFC/ml ), mentre alla fine di aprile(4°) il risultato è stato 800.000 UFC/ml per Enterococcus Faecalis; ha assunto, di volta in volta( per le prime 3 diagnosi ), rispettivamente 1 bustina di Monuril, Lavoxacin x 5 gg.( 1 cmp al g.) e da ultimo Bactrim 160 mg x 6 gg.( 2 cmp al dì), per l'ultima diagnosi( di qlc giorno fa) il medico di famiglia sarebbe orientato a prescrivere altro antibiotico. Negli anni scorsi aveva avuto analoghe problematiche con cadenza, all'incirca, ogni 18 mesi sempre x Escherichia Coli, risolte con antibiotici, ci si chiede pertanto perchè, da ultimo, l'antibiotico sembra non sortire effetto( è divenuto controindicato e, in caso affermativo, quale sarebbe l'alternativa?) e il motivo dell'ultima variante batterica. Può esserci correlazione con Colite Ischemica diagnostica 2 anni fa, con prescrizione di assunzione Normix ( 3 cmp x 5 gg al mese ) proprio x prevenire infezioni; può continuare ad assumerlo in pendenza delle descritte, recenti problematiche?
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Buongiorno, i gastroenterologi e gli altri specialisti del settore insegnano a noi urologi che esiste il fenomeno della "permeabilità intestinale", infatti la parete dell'intestino non permette un assoluto "isolamento" del contenuto intestinale dal contatto con altri organi addominali, inclusi quelli urinari, ed in particolare la vescica, che si sa avere rapporti di vicinanza con il colon. Questo, particolarmente quando il funzionamento dell'intestino non è regolare per una stitichezza ostinata o al contrario per fenomeni di frequente accellerazione del transito con dissenteria, concorre a creare le condizioni per il prodursi di infezioni urinarie ricorrenti: non appena si conclude la cura antibiotica di un episodio si sviluppa un nuovo episodio.
Credo che sia ancora più importante la ricerca delle cause delle recidive batteriche rispetto alla cura del singolo episodio. E' probabile che la colite ischemica passata giochi un ruolo, ed anche che sia utile cercare di prevenire le infezioni ricorrenti continue usando prodotti alternativi agli antibiotici, esiste infatti il Normix, antibiotico con azione intestinale, ed altri prodotti utili per evitare il continuo ricorso agli antibiotici in queste situazioni.
Indicato sottoporre la paziente a Visita urologica e ginecologica
L'influenza della funzionalità intestinale sulle vie urinarie è riconosciuta , non ho capito se ha anche effettuato indagini urologiche oltre all'urocultura. Le consiglio di eseguire una ecografia con valutazione del residuo post minzionale , una flussometria con successiva visita urologica .
Saluti

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