Terapia parodontale – come funziona

Odontoiatria • 18 marzo 2017 • Commenti:

La parodontite è una malattia del cavo orale molto diffusa, che colpisce per lo più in età adulta. Il parodonto è l'apparato di sostegno dei denti e comprende le gengive, i legamenti, il cemento radicolare e le ossa alveolari. In genere, la parodontite è una degenerazione della gengivite, ovvero un'infiammazione delle gengive.
La causa della parodontite è la formazione della placca batterica, una patina trasparente che si deposita sulle gengive, sui denti e sui loro tessuti di sostegno. Se non eliminata in tempi rapidi, la placca produce delle sostanze tossiche che possono danneggiare le gengive ed i tessuti di sostegno dei denti in modo irreparabile, causando la creazione di cavità gengivali profonde e la conseguente caduta dei denti. La terapia parodontale si concentra sulla rimozione della placca batterica e del tartaro, ovvero la calcificazione della placca da parte minerali presenti nella saliva.

Sintomi e fasi della malattia parodontale

La malattia parodontale si sviluppa in tre fasi distinte, ognuna con sintomi propri che tendono a peggiorare nel tempo. Le fasi della malattia parodontale sono:

  1. gengivite: in questa fase si presenta una semplice infiammazione delle gengive. I sintomi comprendono arrossamento e ammorbidimento delle gengive, gonfiore, sanguinamento durante il lavaggio dei denti e alito cattivo. In genere, se trattata subito, la malattia si ferma alla sua fase iniziale;

  2. parodontite: in questa fase le gengive assumono un colore rosso acceso, il sanguinamento aumenta, le gengive si restringono ed è possibile notare delle cavità tra le gengive ed il dente. È fondamentale in questo stadio adottare un'igiene orale corretta e sottoporsi a interventi di pulizia dentale profonda, per rimuovere il tartaro e la placca batterica;

  3. parodontite avanzata: questa è l'ultima fase della malattia parodontale e in genere è molto raro raggiungerla. In questo stadio le cavità gengivali sono molto ampie, quindi si assiste alla mobilità e alla conseguente caduta dei denti.

La parodontite deve essere trattata tramite specifici interventi di pulizia, come ad esempio la detartrasi, poiché il semplice lavaggio dei denti non è in grado rimuovere il tartaro in maniera efficace. Esistono però degli accorgimenti da mettere in pratica per evitare la degenerazione della malattia, eccone alcuni:

  • sottoporsi a visite odontoiatriche almeno una-due volte l'anno può essere essenziale per scongiurare il rischio di parodontite, dato che i tempi di sviluppo della malattia possono essere molto lunghi;

  • evitare di fumare;

  • limitare il consumo di alcol;

  • utilizzare spazzolini con setole morbide;

  • assumere giuste quantità di calcio per rafforzare i denti;

  • utilizzare il collutorio;

  • lavare i denti dopo ogni pasto;

  • utilizzare dentifrici delicati;

  • non consumare alimenti troppo caldi o troppo freddi;

  • consumare frutta e verdura;

  • assumere alimenti ricchi di vitamina C;

  • consumare yogurt con fermenti lattici vivi per rafforzare le difese immunitarie;

  • evitare cibi duri;

  • evitare bevande e cibi ricchi di zucchero.

Trattamento

Una buona igiene orale è fondamentale per evitare la parodontite, ma nel caso in cui la malattia sia già in uno stadio avanzato, esistono alcune terapie possibili per ristabilire la salute dei denti. I parodontologi si concentrano sulla ricostruzione dei tessuti, ovvero sulle terapie rigenerative. Questo tipo di terapia inizia con la detersione completa delle cavità parodontali. A quel punto, si può procedere con tre tipi di trattamento applicabili anche in contemporanea tra loro:

  • utilizzo dell'amelogenina, ovvero una proteina che favorisce la crescita delle cellule parodontali;

  • utilizzo di materiali per riempire le cavità gengivali e le ossa alveolari;

  • utilizzo di membrane biologiche, le quali agiscono come barriere contro i batteri e stabilizzano il processo di coagulazione delle cellule mentre si rigenerano.

Al termine dell'applicazione di queste terapie si effettua la chiusura dei tessuti tramite punti di sutura, per proteggere le gengive durante il processo di rigenerazione. Il tempo di convalescenza è di alcune settimane, ma è fondamentale seguire una dieta corretta per le prime due, evitando cibi solidi e disinfettando spesso la ferita.

Il trattamento per la parodontite è una terapia complessa che il paziente deve prendere in modo serio, per evitare di incorrere in complicazioni pericolose per la salute dell'intero cavo orale. Oltre ai trattamenti medici, esistono anche dei trattamenti casalinghi per la parodontite, tra cui prodotti all'aloe vera, impacchi di echinacea, propoli, salvia, tarassaco.

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