Qual è la pillola anticoncezionale giusta per me? Solo progestinica, combinata, minipillola?

Ginecologia • 1 gennaio 2017 • Commenti:

La scelta della pillola anticoncezionale corretta può essere effettuata solo da un medico, ma per capirci qualcosa in più, vediamo insieme quali sono i diversi tipi di contraccettivi orali effettivamente disponibili, i loro meccanismi di funzionamento e i fattori che possono contribuire a orientare la scelta del proprio ginecologo.

I tipi di pillole anticoncezionali in commercio sono fondamentalmente due: la cosiddetta pillola combinata, così chiamata perché composta da un’associazione di estrogeno e progestinico, nonché le pillole solo a base di progestinico, comunemente note anche come minipillole.

Pillole combinate
 

L’elenco delle pillole anticoncezionali combinate esistenti in commercio è molto lungo, trattandosi del tipo più tradizionale e più diffuso.

Originariamente sviluppate negli Stati Uniti, le pillole di questo tipo esistono ormai dai primi anni Sessanta del secolo scorso. Come abbiamo appena detto, sono dette “combinate” perché associano due diversi ormoni, rispettivamente un estrogeno e un progestinico.

Le varie pillole di cui è possibile aver sentito i nomi commerciali (come Arianna®, Yasmin®, Gynodian® e Dueva®, solo per citarne alcuni) differiscono per lo specifico estrogeno e progestinico usati nella formulazione, nonché per il relativo dosaggio.

L’ampia scelta di prodotti esistenti permette da un lato di correggere eventuali effetti secondari e dall’altro può dimostrarsi più efficace per il trattamento di altri disturbi, come l’endometriosi, la dismenorrea e forme gravi di acne, spesso curati con l’assunzione di contraccettivi orali.

Infatti, eliminando le fluttuazioni ormonali che si verificano nel corso del normale ciclo femminile di 28 giorni, questi farmaci dimostrano ad esempio la capacità secondaria di ridurne alcuni effetti più sgradevoli, quali mal di testa, crampi, sbalzi di umore, ecc.

Meccanismo di azione delle pillole combinate
 

L’assunzione quotidiana di piccoli quantitativi combinati di questi ormoni inibisce il meccanismo naturale che provoca l’ovulazione. In termini un po’ semplificati, in questo modo la produzione naturale degli ormoni che attivano l’ovulazione da parte dell’ipofisi viene ridotta e controllata, evitando il manifestarsi di tale evento, fondamentale nell’organismo femminile fertile.

Le pillole combinate si distinguono anche in base al dosaggio, che può essere fisso per tutta la durata del ciclo di assunzione (pillole monofasiche) oppure variabile a seconda della settimana (pillole bifasiche o trifasiche).

Nella maggior parte dei casi, i cicli complessivi previsti sono di 21 giorni, separati tra loro da pause di 7 giorni. Attualmente, però, esistono anche contraccettivi orali estro-progestinici con cicli di assunzione estesi di 24 giorni (e pause di 4).

Pillola progestinica: come funziona e quando è indicata
 

Le pillole a base di solo progestinico sono nate solo in anni più recenti.

Spesso dette anche “minipillole” o qualche volta POP (dall’inglese Progestogen-Only Pill), non contengono alcun dosaggio di estrogeno. Lo schema di somministrazione è continuo e non prevede la pausa tipica delle pillole combinate.

Al momento in Italia i nomi commerciali delle pillole contraccettive di questo tipo disponibili sono Azalia® e Cerazette®, entrambe a base di desogestrel.

Il meccanismo anticoncezionale della pillola progestinica presenta vari aspetti:

  • agisce sul muco cervicale, riducendolo e rendendolo scarsamente penetrabile agli spermatozoi;
  • riduce la motilità dell’epitelio ciliato responsabile dello spostamento dell’ovulo all’interno delle tube;
  • inibisce l’ovulazione.

Le pillole di questo tipo spesso si dimostrano efficaci per il trattamento dei casi dismenorrea (mestruazioni dolorose o eccessivamente abbondanti), perché tendono a ridurre notevolmente o a sopprimere del tutto il ciclo mestruale; inoltre, essendo prive di estrogeni, riducono gli effetti tipicamente collegati a questo tipo di ormoni (mal di testa, gonfiore, ecc.). Possono infine essere impiegate anche per prevenire gravidanze – meno probabili, ma non impossibili – nel corso dell’allattamento.

La scelta della pillola progestinica è dettata in particolare dalla concomitanza di specifici fattori di rischio, in particolare di natura cardiovascolare, quindi età, fumo, tromboembolie venose pregresse, ipertensione, diabete e obesità.

Efficacia delle pillole anticoncezionali combinate e progestiniche
 

Le pillole anticoncezionali rappresentano uno dei metodi di prevenzione delle nascite più efficaci, con percentuali di insuccesso quasi irrilevanti, che si aggirano attorno allo 0,1% (1 caso su 1000).

L’efficacia della pillola progestinica, pur essendo elevata, è inferiore rispetto alla classica pillola combinata estroprogestinica. Anche per questo motivo essa è indicata principalmente per le donne che, a causa di altre patologie come quelle elencate sopra, non devono assumere estrogeni.

Casi in cui la pillola progestinica può essere indicata
 

La minipillola, per quanto abbiamo detto sinora, pur non rappresentando la prima scelta tra gli anticoncezionali orali, rappresenta un’importante innovazione in grado di fornire un’efficace protezione da gravidanze indesiderate a donne che presentano particolari situazioni o patologie.

A seconda dei casi, il ginecologo potrà scegliere di prescrivere le pillole a base di solo progestinico a donne che si trovano nelle situazioni seguenti:

  • che hanno partorito o abortito di recente o che stanno allattando;
  • di età superiore ai 35 anni, fumatrici, con rischio cardiovascolare o storia personale o familiare di flebite o tromboflebite venosa;
  • affette da diabete mellito, ipertensione, obesità, iperlipidemia;
  • con flusso mestruale eccessivo;
  • che non possono assumere estrogeni per ridurre il rischio di tumore dell’endometrio;
  • dopo la sospensione della pillola combinata.

Un fattore importante da sottolineare è che, rispetto alla pillola combinata estroprogestinica, la minipillola richiede una disciplina dell’assunzione molto più rigorosa e deve essere presa quotidianamente alla stessa ora, senza interruzioni. In caso contrario, il rischio di gravidanze extrauterine può essere più elevato. Si tratta di un punto da tenere ben presente, dato che la dimenticanza occasionale della pillola anticoncezionale è un evento che, come tutti i ginecologi sanno bene, si verifica con una certa frequenza.

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