I vari metodi contraccettivi: le pillole, gli impianti, il preservativo e il cerotto

Ginecologia • 21 dicembre 2016 • Commenti:

Esistono vari metodi contraccettivi ed ognuno è più o meno adatto a seconda dell’età, delle esigenze e degli stili di vita. Fondamentalmente si possono suddividere in 3 grandi tipologie: contraccettivi naturali, contraccettivi di barriera e contraccettivi ormonali. Vediamo insieme le differenze e caratteristiche di ognuno.

Contraccettivi naturali

Questi metodi si basano sull’astensione dai rapporti sessuali in alcuni giorni del ciclo mestruale della donna. Come è noto, un rapporto non protetto può portare al concepimento e tali metodi naturali vanno ad identificare in quale periodo sussiste il rischio di una gravidanza. Alcuni esempi di contraccettivi naturali includono:

  • Monitor contraccettivo: registra i livelli dei 2 ormoni della fertilità principali e indica così quando è possibile avere un rapporto senza rischi di gravidanza
  • Metodo sintotermico: si basa sull’analisi del muco cervicale e sul rilevamento della temperatura basale per stabilire inizio e fine del ciclo mestruale.
  • Metodo del ritmo/calendario: si basa sul concetto che l’ovulazione avvenga intorno al 14° giorno e pertanto si calcola, calendario alla mano, il periodo di ovulazione, da donna a donna. Essendo variabile da persona a persona, bisogna essere molto precisi nel calcolare i giorni ed è soggetto a un grosso margine di errore.

Contraccettivi di barriera

Rientrano in questa categoria di contraccettivi tutti i metodi in cui si interpone una barriera o ostacolo al tragitto degli spermatozoi in modo che non avvenga la fecondazione dell’ovulo. Tra i più noti:

  • Preservativo maschile: probabilmente il più usato, si tratta di una guaina in lattice o materiali simili da apporre sul pene in erezione e cattura lo sperma al suo interno, impedendo del tutto che acceda all’utero. Ha il non marginale vantaggio di proteggere anche dalle malattie sessualmente trasmissibili. Non presenta effetti collaterali, tranne ove si fosse allergici al lattice: in questo caso, esistono profilattici in poliuretano.
  • Preservativo femminile: simile nel concetto a quello maschile, e anche esso utile a proteggere da malattie sessualmente trasmissibili, è generalmente una guaina in poliuretano da inserire nella vagina prima del rapporto.
  • Diaframma o cappuccio cervicale: anche esso da inserire nella vagina prima del rapporto, è una semisfera di gomma che è atta a bloccare l’accesso alla cervice uterina. Esistono fino a 20 tipi di diaframma differenti, in modo da adattarsi meglio alla dimensione della vagina. É consigliabile rivolgersi a un ginecologo per scegliere quello più adatto a sé. Se usato insieme ad uno spermicida, riesce a bloccare la penetrazione degli spermatozoi nell’utero, con un’efficacia del 95%. Dura un anno.

Contraccettivi ormonali

Si tratta di forme sintetiche di estrogeni e/o progestinico che alterano i livelli ormonali naturali per impedire l’ovulazione o favorire una gravidanza.

  • Pillola contraccettiva: si tratta di una pillola da assumere precedentemente ai rapporti sessuali non protetti, per 21 giorni di norma con una pausa di 7. É efficace nell’arrestare l’ovulazione agendo sul muco cervicale per rendere difficile il passaggio degli spermatozoi.
  • Spirale: un dispositivo di varia forma che viene introdotto nell’utero, per esservi lasciato alcuni anni. L’effetto anticoncezionale è determinato dall’impedimento della fecondazione. Un altro tipo di spirale invece contiene progesterone, che è un ormone che impedisce la fecondazione. L’efficacia della spirale è molto alta, 99,9%.
  • Anello vaginale: efficace nel 92% dei casi, funziona similmente ad una pillola anticoncezionale poiché contiene una piccola quantità di ormoni sessuali femminili che vengono rilasciati lentamente nel sangue, bloccando l’ovulazione. Generalmente in materiale atossico e biocompatibile e non richiede l’intervento di un medico per essere inserito. Non dà neanche fastidio durante il rapporto sessuale. Va applicato il 5° giorno del ciclo e va usato per 3 settimane; dopo una settimana di sospensione, ricomincia il ciclo anticoncezionale con un nuovo anello. Non protegge però dalle malattie sessualmente trasmissibili.
  • Cerotto anticoncezionale: un piccolo cerotto che contiene una combinazione di progestinico e di un estrogeno e va applicato direttamente sulla pelle, asciutta e pulita. Il rilascio delle sostanze in esso contenute impedisce l’ovulazione e favorisce l’ispessimento del muco vaginale. L’efficacia e circa il 99%.
  • Sistema intrauterino (IUS): un dispositivo con una forma a “T” che viene inserito da un medico e dura 5 anni. Anche con questo sistema si va a modificare il muco cervicale ostacolando il passaggio degli spermatozoi e rendendo la parete uterina inadatta a ricevere un ovulo fecondato. Si basa sul graduale rilascio di ormoni.
  • Dispositivo intrauterino (IUD): come il sistema intrauterino, deve essere inserito da un medico ma non contiene ormoni. Semplicemente crea un ambiente sfavorevole alla fecondazione dell’ovulo. Dura anch’esso 5 anni.

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