La dieta dei gruppi sanguigni

Nutrizione • 16 gennaio 2017 • Commenti:

La determinazione del gruppo sanguigno è un sistema di classificazione del sangue basato sulla presenza di alcune molecole, dette antigeni, sulla superficie dei globuli rossi.
La definizione del gruppo sanguigno costituisce un elemento fondamentale nella medicina e su di essa si basano le trasfusioni di sangue.

I gruppi sanguigni sono 4, ognuno determinato geneticamente e in dipendenza dalla combinazione dei gruppi dei genitori.

  • A
  • B
  • AB
  • 0

Negli ultimi anni si è diffusa la dieta basata sul gruppo sanguigno, ideata dal dottore naturopata Peter J. D'Adamo.

La teoria su cui si fonda la dieta del gruppo sanguigno è spiegata dal motto “eat right for your blood type” (“mangia le cose giuste per il tuo gruppo sanguigno”) e può essere riassunta nei seguenti punti:

  • gli alimenti reagiscono con il sangue in maniera determinata dalla genetica e dal gruppo sanguigno; pertanto, solo mangiando cibi adatti al proprio gruppo sanguigno è possibile perdere peso;
  • analogamente, ogni gruppo sanguigno presenta una particolare predisposizione allo sviluppo di determinate patologie. La dieta personalizzata aiuta a prevenire queste malattie;
  •  
  • anche l'attività fisica deve essere personalizzata sulla base del gruppo sanguigno;
  • il gruppo sanguigno produce effetti anche sulla sfera psicologica e influenza la personalità;
  • la reazione tra il cibo contenuto nell'apparato digerente e il sangue si verifica per mezzo di proteine dette lectine, che sono presenti anche su virus e batteri e mediano la reazione immunitaria.

Le lectine sono specifiche di ogni alimento e reagiscono con le cellule del sangue. L'interazione, tra il gruppo sanguigno e le lectine dei cibi non adatti al gruppo del soggetto, determina effetti nocivi come:

  • flatulenza
  • gonfiore
  • sovrappeso
  • dolore muscolare e articolare
  • sbalzi ormonali
  • problemi della pelle e dei capelli
  • stanchezza e affaticabilità.

In presenza di questi sintomi, secondo il dottor D'Adamo, è necessario intraprendere la dieta del gruppo sanguigno e abbandonare le abitudini precedenti.
Il dottor D'Adamo suggerisce ulteriori consigli e strategie personalizzati sulla base del gruppo sanguigno e secondo il motto “live right for your blood type” (“vivi bene per il tuo gruppo sanguigno”): questi consigli riguardano la vita sentimentale, le amicizie, il lavoro, le relazioni, etc.

Ad ogni gruppo sanguigno la sua dieta

Gruppo 0
 

I soggetti di gruppo 0 sono più suscettibili agli effetti nocivi dello stress e tendono a reagire con manifestazioni aggressive.

Essi devono attenersi ad un regime dietetico iperproteico e gli alimenti indicati sono:

  • carne
  • pollame
  • pesce
  • verdure fresche

Sono da evitare, invece, i legumi, la soia, i cereali e i latticini.

Inoltre, il dottor D'Adamo suggerisce l'assunzione di integratori specifici per le carenze nutrizionali di questo gruppo.

I soggetti con gruppo sanguigno 0 devono preferire l'attività fisica intensa e l'esercizio aerobico, come il ciclismo, il trekking e la corsa.

Gruppo A
 

La dieta del gruppo sanguigno A deve essere priva di carne e basarsi sul consumo di vegetali: sono consigliati frutta, verdura, cereali e legumi. Questi alimenti devono essere preferibilmente da coltivazione biologica perché, secondo D'Adamo, meglio tollerati dal sistema immunitario dei soggetti con gruppo A, particolarmente sensibile.

Devono evitare il consumo di ceci, fagioli, melanzane e pomodori.

L'attività fisica indicata è rilassante e basata sull'allungamento muscolare, come lo yoga, il Tai Chi e il pilates.

Gruppo B
 

Gli alimenti raccomandati per i soggetti di gruppo B sono vegetali a foglia verde (insalata, cavolo, lattuga, bietola e spinaci), latticini a ridotto contenuto di grassi, uova e alcuni tipi di carne. Devono, invece, evitare mais, lievito, lenticchie, pomodori, noci, nocciole, arachidi, sesamo e pollo.

Gruppo AB
 

I soggetti di gruppo AB dovrebbero prediligere tofu, pesce, crostacei, verdure, yogurt e kefir. Devono evitare carni affumicate e insaccati, pollo, peperoni e fave.

Per tutti i gruppi, deve essere abolito il consumo di alcolici e caffeina.
 

La dieta del gruppo sanguigno funziona?
 

La dieta del gruppo sanguigno è efficace nel determinare riduzione del peso corporeo e sensazione di benessere negli individui che vi si affidano. Tuttavia, la riduzione del peso sembra derivare più dalle restrizioni di alcuni alimenti che dal meccanismo molecolare ipotizzato dal dottor D'Adamo. La sua efficacia, pertanto, sarebbe sovrapponibile a quella di altre diete e indipendente dal gruppo seguito: infatti, se un soggetto di gruppo A adotta la dieta del gruppo 0, si verifica comunque la perdita di peso.

Svantaggi della dieta del gruppo sanguigno
 

La dieta del gruppo sanguigno presenta alcuni aspetti negativi:

  • è scarsamente adattabile alle esigenze dell'individuo: i soggetti con intolleranze alimentari o che seguono regimi diversi (ad esempio vegetariani o vegani) possono incontrare difficoltà a delineare il loro piano alimentare;
  • la dieta fornisce indicazioni molto precise anche in merito alle modalità di preparazione dei cibi e alle spezie che possono essere usate in virtù del gruppo sanguigno di appartenenza e lasciano poco margine di modifica;
  • non tiene in considerazione la possibilità di essere applicata a soggetti con patologie come il diabete;
  • può avere un costo rilevante sul piano economico, dal momento che sono spesso consigliati integratori (anche molto cari) e prodotti di agricoltura biologica;
  • i regimi dietetici restrittivi determinano frequentemente carenze nutrizionali;
  • la scarsa varietà di cibi consentiti diminuisce l'aderenza del soggetto alla dieta per la sua monotonia.

La comunità medica ritiene che la teoria del dottor D'Adamo non abbia alcun riscontro scientifico. Tuttavia, i regimi dietetici proposti possono aiutare a perdere peso e a ritrovare la forma fisica. Pertanto, nei soggetti che presentano un sovrappeso lieve e in assenza di altre patologie, questo percorso può essere di aiuto. Si ricorda comunque l'indicazione a rivolgersi ad un dietologo prima di intraprendere un regime dimagrante e a controllare approfonditamente il proprio stato di salute.

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