Il rapporto fra stress e obesità

Dietetica • 25 febbraio 2017 • Commenti:

Lo stress è stato collegato a reazioni biochimiche dell’organismo che possono indurre all’obesità. Vediamo come interrompere questo pericoloso meccanismo.

Gli studi confermano quel che si pensava da tempo, ovvero che stress e obesità sono strettamente correlati. L’aspetto più insidioso di questo legame consiste nella sua natura sinergica: spesso chi è stressato tende a mangiare in maniera inappropriata, con la conseguenza di un aumento di peso, causa di ulteriore stress.

È come l’effetto di un boomerang, che torna indietro dopo esser stato lanciato.

Una connessione biologica tra lo stress e l’obesità

Tutti si saranno trovati almeno una volta nella situazione di sentirsi davvero stressati e trovare conforto in cibi carichi di grassi e zucchero. Alcuni ormoni specifici giocano un ruolo fondamentale in questo processo. Fra di essi:

  • serotonina

  • cortisolo

  • neuropeptide Y

La serotonina è conosciuta anche come “ormone del buon umore”. Quando si ha bisogno di cibo che ci risollevi dalle situazioni di stress, si attiva una sorta di auto-trattamento: consumando carboidrati, l’organismo aumenta il livello di serotonina che dà una sensazione di benessere. Non è un caso che sotto stress non si senta il bisogno di cibo salutare, ma piuttosto si tenda a ricercare conforto psicologico in dolcetti e pasticcini, invece che in un piatto di pasta integrale.

I ricercatori hanno anche scoperto che lo stress cronico può indurre l’organismo a rilasciare un eccesso di cortisolo, un ormone essenziale nella gestione del consumo di energia e del deposito dei grassi all’interno dell’organismo. Il cortisolo è infatti definito anche “ormone dello stress”.

Da alcune ricerche emerge che il nostro corpo processa il cibo in maniera differente quando siamo in condizioni di stress, accumulando maggiormente massa grassa rispetto a condizioni psicofisiche normali. I ricercatori hanno collegato questo fenomeno ad una molecola chiamata neuropeptide Y, rilasciata dalle cellule nervose durante i periodi di stress e che implica l’accumulo di grasso. Una dieta carica di zucchero e grassi favorisce il rilascio di questo neurormone.  

Interrompere il ciclo tra stress e obesità

Come fare ad evitare di accumulare peso quando ci si trova in situazioni difficili, rinunciando a ricorrere a cibi non salutari? Esistono diverse soluzioni:

  • evitare di sentirsi troppo affamati

  • tenere sotto controllo le porzioni dei pasti

  • consumare snack sani

  • pensare a quel che si mangia

  • gestire lo stress

Quando si è molto affamati e si trascorre troppo tempo senza mangiare, il livello di zuccheri nel sangue inizia a diminuire: non è facile ragionare in maniera razionale quando il glucosio nel sangue è troppo basso, perchè si tende a voler mangiare qualsiasi cosa. Per evitare questa situazione, è importante non saltare mai i pasti e gli spuntini.

Nelle situazioni di stress si tende a non pensare a cosa e quanto si mangia. Piccole porzioni dosate, possono aiutare a tenere sotto controllo le calorie assunte.

È importante consumare snack salutari, a base di proteine e carboidrati nella giusta quantità, che il corpo digerisce lentamente, conferendo una sensazione di sazietà prolungata.

In condizioni di forte stress talvolta si pensa che fare attenzione alla dieta, causi maggiore stress: in realtà è esattamente il contrario. Non va dimenticato che il cibo rappresenta il carburante dell’organismo e del cervello, quindi mangiare in maniera corretta significa nutrire l’organismo e combattere lo stress.

Gestire lo stress potrebbe sembrare più facile da dire che da fare, ma trovare un metodo per riuscirci è fondamentale per la salute generale. Provare lo yoga, la meditazione o il Tai Chi, può rappresentare un’ottima soluzione. Cercare modi per ridurre lo stress psicofisico e focalizzarsi su scelte alimentari migliori è un ottimo sistema per interrompere la relazione fra lo stress e l’obesità.
Lo stress può far parte della nostra vita, ma non deve portare ad ingrassare.

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