Cosa c’è da sapere sulla gravidanza dopo i 40 anni

Ginecologia • 29 dicembre 2016 • Commenti:

Rimanere incinta dopo i quarant’anni è una questione spesso molto dibattuta, specialmente negli ultimi anni, in cui le donne hanno dedicato maggiore tempo e attenzione alla propria carriera, rispetto al passato, con conseguente ritardo della decisione di avere un figlio. Solo fino a qualche decennio fa,  diventare mamme a 40 anni, sarebbe stato quasi inconcepibile poichè si riteneva questa età ormai troppo avanzata.

Avere un figlio a 40 anni è certamente possibile ma occorre tener presente che in alcuni casi con una gravidanza dopo i 40, possono insorgere complicazioni; pertanto decidere di rimanere incinta dopo i 40 anni è una scelta da affrontare con estrema attenzione.

Innanzitutto, va detto che le possibilità di rimanere incinta dopo i quaranta, sono notevolmente ridotte rispetto a chi è più giovane, poichè ci  sono alte probabilità di infertilità.

Molto rischi possono accompagnare una gravidanza a quarant’anni. Fra questi i principali sono:

  • alterazione cromosomica del feto
  • aborto spontaneo
  • gravidanza extrauterina
  • insorgere di fibromi
  • possibilità di parto prematuro
  • distacco di placenta con possibile morte del feto
  • mortalità materna
  • emorragia post-partum (necessitando di trasfusioni)

 

I rischi derivanti da una gravidanza dopo i 40, possono essere sensibilmente ridotti se si è in uno stato generale di salute buono. Una donna quarantenne sana avrà più probabilità di un parto senza complicazioni, rispetto ad una sua coetanea a cui è stato diagnosticato il diabete o che si trovi in una condizione di sovrappeso.

Contrariamente a quanto si pensi, non tutti i parti di donne dopo i quarant’anni sono cesarei. In presenza di una gravidanza senza particolari difficoltà, il parto può avvenire in maniera naturale.

Un consiglio importante da seguire, è quello di sottoporsi ad esami prima del concepimento, per arginare rischi di eventuali complicazioni alla mamma o al bambino. In ogni caso, durante la gravidanza dopo i quarant’anni, è opportuno effettuare esami più approfonditi. Nello specifico, durante il primo trimestre di gravidanza,  vanno eseguiti – oltre a quelli di rito, quali esame delle urine e del sangue – anche gli esami per verificare la presenza di anticorpi della toxoplasmosi e della rosolia; controlli specifici della pressione sanguigna; esami di monitoraggio quali la villocentesi e l’amniocentesi – questi ultimi particolarmente invasivi e abbastanza rischiosi -. La villocentensi va eseguita intorno alla decima settimana di gravidanza, l’amniocentesi, tra la 14° e la 19° settimana di gravidanza.

Inoltre sono raccomandati un tampone vaginale, che servirà ad escludere l’insorgere dello streptococco e l’esame HIV.

Gravidanza dopo i 40, diversi punti di vista

Da uno studio condotto su un campione di donne europee che affrontano la prima gravidanza dopo i 40 anni, le italiane sono in netta maggioranza.

L’opinione pubblica si scontra molto sul tema della gravidanza all’età di quarant’anni. Talvolta la si ritiene una scelta “egoistica” dettata da un’esigenza personale che non tiene conto delle difficoltà e dei disagi a cui può andare incontro un figlio in età adolescenziale che abbia una mamma molto in là con gli anni.

Un gap generazionale troppo largo, può comportare – secondo alcuni – l’insorgere di problemi comunicativi e di difficoltà nel legame fra mamma e figlio.

Un’altra posizione è invece quella di coloro che ritengono la maternità in età matura, un’opportunità ed un’occasione di maggiore consapevolezza che induce a vivere con maggiore coscienza e attenzione lo status di genitore.

Alcune ricerche, dimostrano che le donne che affrontano la maternità dopo i quaranta, sono meno soggette a disturbi tipici dell’età come la depressione, i problemi respiratori e l’ansia. Inoltre la gravidanza in questa fase della vita, dà una sensazione di ringiovanimento che dona un benessere generale alla donna, incidendo sulla serenità dei rapporti familiari.

Sembra che le donne che affrontano il parto ultraquarantenni, abbiano maggiori possibilità di essere molto longeve rispetto alle donne diventate mamme in età più giovane.

Di solito una gravidanza a quarant’anni, presuppone l’attesa di un figlio molto desiderato, per questo motivo risulta essere molto più serena e intensa a livello emozionale.

Si può quindi affermare che una gravidanza a quarant’anni e oltre è – rispetto a un tempo – un evento ormai abbastanza normale che va vissuto con positività e gioia, esattamente come chi la vive con qualche anno in meno. Non sottovalutando i rischi a cui si può andare incontro e prestando molta attenzione ai consigli medici e agli esami specifici da eseguire, è un momento da vivere nella più totale serenità.

Nei casi di forti dubbio riguardo alla capacità materna e fisica delle “primipare attempate” - così vengono definite le donne che affrontano la gravidanza dopo i quarant’anni - si può di certo tener presente che lo status di mamma non dipende esclusivamente dall’orologio biologico – che si esprime in maniera differente da donna a donna - ma è fortemente influenzato dall’istinto materno che ogni donna vive in maniera diversa e del tutto personale.

Inoltre i moderni standard di salute e benessere, permettono alla donna di mantenersi in forma mentale e fisica migliore, rispetto a qualche anno fa; pertanto nessuna controindicazine su figli avuti dopo i quarant’anni, se non l’accortezza di eseguire diagnosi e esami volti a garantire la sicurezza di una gravidanza dopo i 40 anni.

 

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