Toxoplasmosi: gatto, verdura e carne cruda. Chi è il principale responsabile?

Medicina Generale • 15 dicembre 2016 • Commenti:

Il Toxoplasma gondii, responsabile della toxoplasmosi, è un protozoo intracellulare che ha come ospiti definitivi i felini e come ospiti intermedi tutti i vertebrati omeotermi (tra cui anche l’uomo). E’ quindi una delle patologie che rientra nel gruppo delle zoonosi, malattie trasmissibili dagli animali all’uomo.
Il parassita durante la sua vita può assumere diversi stadi di maturazione, nell’intestino di parla di schizonti, gameti e oocisti, nel sangue e nel sistema linfatico di tachizoiti e nei tessuti di bradizoiti.​​

Toxoplasmosi nel gatto

Nel gatto, e negli altri felini, questo protozoo viene ingerito nella stadio larvale di bradizoita o tachizoita (presenti nella carne cruda) e penetrano nelle cellule intestinali. A questo punto il parassita va a parassitare altre cellule e subisce un ulteriore trasformazione.

All’interno dell’ospite definitivo avviene la riproduzione del parassita che evolve e porta alla formazione di un oocisti, a doppia parete, che viene eliminata dall’animale mediante le feci. Questa, però, ha bisogno da 1 a 5 giorni per diventare infettante per gli altri mammiferi. L’oocisti, d’altra parte, ha una resistenza nell’ambiente esterno molto elevata, può infatti arrivare anche ad un anno di vita.

Toxoplasmosi negli altri animali

L’ospite intermedio si contagia ingerendo le occisti infettanti, oppure assumendo le forme tachizoita e bradizoita presenti in altri ospiti intermedi (carne poco cotta). Questi microrganismi riescono a superare la barriera intestinale e vanno a convogliare nel sistema emolinfatico dove si replicano. Riproducendosi formano lo stadio di tachizoita e si diffondono in tutto l’organismo. Migrano prima nel sistema linfatico e poi arrivano a tessuto muscolare e nervoso.

Toxoplasmosi nell'uomo

Per quanto riguarda la contaminazione umana, la Toxoplasmosi può essere acquisita o congenita.

La forma acquisita si contrae prevalentemente per via alimentare, ingerendo, ad esempio, verdure non lavate accuratamente, carne poco cotta o cruda e maneggiando la lettiera del gatto di casa senza precauzioni. Le possibilità di contagio dal gatto aumentano se quest’ultimo è libero di cacciare all’esterno oppure viene alimentato con carne cruda.

La forma congenita viene invece trasmessa per via transplacentare dalla madre al feto.

Nell’uomo la toxoplasmosi ha una fase primaria e post-primaria, in condizioni normali non è pericolosa in quanto i sintomi spesso non si manifestano oppure sono di lieve entità. Il pericolo maggiore si presenta quando una donna in gravidanza incontra per la prima volta il parassita. I danni che può arrecare cambiano in base alla fase di quest’ultima:

  • Primo trimestre di gravidanza: può provocare la morte del feto;

  • Secondo trimestre di gravidanza: possibili calcificazioni cerebrali, corioretinite e idrocefalo;

  • Terzo trimestre di gravidanza: effetto più blando come ittero neonatale o asintomatico

E’ per questo motivo che in caso di gravidanza, la donna deve subito fare il test per la toxoplasmosi, in quanto se non è mai venuta a contatto con il protozoo deve assumere comportamenti preventivi per evitare l’infestazione.

Per prevenire questo tipo di problematiche è essenziale che la futura mamma si alimenti in gravidanza con carne ben cottaverdura ben lavata, evitando il più possibile insaccati ed affettati non cotti.

Il gatto di casa deve essere alimentato con carne cotta e la lettiera dovrebbe essere pulita almeno una volta al giorno, utilizzando i guanti, pulendola in questo modo, infatti, si impedisce alle oocisti di divenire infettanti poiché non ne hanno il tempo e si riduce il rischio di contagio.

Riassumendo è più facile contagiarsi con carne e verdure crude piuttosto che dal proprio gatto attraverso la lettiera, sempre che quest'ultima venga pulita quotidianamente. Inoltre il gatto, pur se portatore, non elimina il parassita in maniera continua, ma la sua diffusione è limitata solo nel periodo corrispondente alla prima infezione.

Toxoplasmosi: i consigli del veterinario per le donne in gravidanza

  1. Pulite la lettiera del vostro gatto quotidianamente;

  2. Chiedete aiuto a qualcun della famiglia, se invece siete costretti a pulirla voi utilizzate dei guanti;

  3. Non è necessario allontanare il gatto dalla propria abitazione, basta assumere dei semplici accorgimenti;

  4. Il cane, essendo un ospite intermedio, può trasmettere la toxoplasmosi solo se viene ingerito crudo;

  5. Lavate accuratamente la verdura cruda e non mangiate carne poco cotta o insaccati.

 

Dr. Manuel Mastrelli

Medico Veterinario

CEO & Founder Vetclick.it

Esperto

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