Cos’è la borsite trocanterica?

Fisioterapia • 2 febbraio 2017 • Commenti:

Per definire correttamente cos’è la borsite trocanterica occorre prima di tutto definire il termine, per rendere il tutto comprensibile. La borsa (o borsa sinoviale) è una struttura anatomica che si trova a livello delle articolazioni molto mobili. La zona di contatto tra due ossa, che devono articolarsi tra di loro, è rivestita di cartilagine che necessita di essere nutrita. Il nutrimento della cartilagine articolare è garantito dal liquido sinoviale, prodotto dalla membrana della borsa sinoviale e  totalmente racchiuso nella borsa. Nel caso della borsite trocanterica, la borsa interessata dall’infiammazione si trova a livello del trocantere - una tuberosità che si trova a livello della parte alta del femore. Questa tuberosità è fondamentale per quanto concerne la deambulazione. Dalle ossa del bacino si dipartono vari muscoli (medio e piccolo gluteo, otturatore ed i muscoli gemelli) che si vanno ad inserire sulla suddetta tuberosità. Nel caso di borsite trocanterica, e quindi di infiammazione della borsa presente a livello dell’anca, avremo i tipici sintomi della borsite.

Quali sono i sintomi della borsite?

Il soggetto che percepisce i sintomi della borsite riferisce un dolore alla zona dell’anca.
Il dolore all’anca si irradia in genere posteriormente, fino a raggiungere la regione dei glutei e non in direzione inguinale (elemento utile nella diagnosi differenziale con patologie a carico della testa del femore). Il dolore non risulta essere di grande intensità, ma persiste per gran parte della giornata e rende difficile alcuni movimenti in cui venga posta particolare pressione a livello del trocantere. Il dolore di tipo cronico è il principale sintomo lamentato da questi pazienti.

Il dolore alla gamba ed il alle articolazioni sono caratteristiche tipiche di questo tipo di borsite, che in genere insorge in età adulta ed in pazienti con condizioni predisponenti. Quali possono essere queste condizioni che predispongano alla borsite trocanterica?

  • coxartrosi (o artrosi all’anca);

  • artrite reumatoide (artropatia autoimmune che interessa principalmente le articolazioni dotate di borsa);

  • discopatie (qualsiasi alterazione della normale statica della spina dorsale ha delle ripercussioni a livello di qualsiasi altra articolazione assiale);

  • dismetria degli arti inferiori;

  • obesità (condizione sempre più frequente nella popolazione sia adulta che pediatrica);

  • piede piatto;

  • spondiloartrosi;

  • interventi chirurgici precedenti a livello della gamba o del bacino.

Come trattare la borsite all’anca?

Il trattamento della borsite è sempre opportuno ed è quindi meglio non sottovalutarla, per evitare le probabili complicanze o recidive. Se la sintomatologia viene sopportata troppo a lungo, senza un intervento terapeutico, il corpo tenderà ad abituarsi alla postura ed alla andatura antalgica (assunta per non avvertire troppo il dolore) che diventerà il suo normale “equilibrio”. Da questa deviazione della simmetria deriveranno vari altri problemi di tipo ortopedico.

Se la borsite è insorta in seguito ad importante attività fisica in un soggetto sportivo, il miglior consiglio che un medico possa dare è il riposo totale per un tempo che va dalle 2 alle 3 settimane. I tipici FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) possono essere utilizzati per donare un rapido sollievo nel caso in cui la borsite sia di forte intensità.

Se invece la borsite risulti essere secondaria ad altre importanti patologie sottostanti, essa può essere controllata solamente con la terapia per la malattia specifica che la causa.

Nel caso di interventi chirurgici che abbiano esitato con questa patologia allora sarà ancora più fortemente consigliabile ricorrere alla fisioterapia. Quest’ultima è una scienza medica che si avvale della terapia fisica e che punta al recupero funzionale del paziente. Il fisioterapista saprà quando muovere passivamente o attivamente l’articolazione per favorirne la guarigione. Se la motilità dell’anca dovesse essere fortemente compromessa, attraverso degli esercizi guidati dal fisioterapista è possibile ottenere un miglioramento della sintomatologia dolorosa ed la prevenzione delle complicanze a venire.

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