Fasce per il gomito del tennista: la guida completa

Fisioterapia • 30 marzo 2017 • Commenti:

Molti conoscono il gomito del tennista, un disturbo che causa forti dolori nell’articolazione tra avambraccio e braccio. Si stima che ne soffra oltre il 3% della popolazione, ma tra questi solo il 5% dei casi è effettivamente dovuto al tennis. Se non adeguatamente trattato, questo dolore acuto e invalidante può diventare cronico e compromettere seriamente la propria vita quotidiana. Tra le strategie curative per il gomito del tennista, una delle più raccomandate dai medici è l’utilizzo di fasce e supporti per il gomito.

Cos’è il gomito del tennista?

Gomito del tennista è il nome popolare dato ad una patologia medica, l’epicondilite laterale: questa condizione è dovuta ad un processo degenerativo ed infiammatorio dei tendini della zona compresa tra avambraccio e gomito. Chi soffre di gomito del tennista accusa spesso dolori osteomuscolari in corrispondenza dei punti in cui i tendini si inseriscono sull’osso, ma anche un dolore generalizzato ai muscoli di questa zona ed in particolare a quelli dell’avambraccio.

Contrariamente a quanto suggerito dal nome, il gomito del tennista non colpisce esclusivamente amanti del tennis e sportivi in generale, ma chiunque. La causa principale di questa infiammazione è da ricercare infatti nello svolgimento di un movimento ripetitivo e prolungate svolto da braccio e avambraccio. Chi si allena spesso con la racchetta, così come gli amanti delle sale pesi sono ovviamente un facile bersaglio di questa patologia, ma anche chi svolge professioni quali macellaio, muratore, cuoco e perfino musicisti e pittori.

Non solo i movimenti ripetitivi legati ad attività lavorativi o ricreative, ma anche traumi o eventi improvvisi (come sovraccarichi accidentali, microtraumi o fratture precedenti) possono portare all’infiammazione di questi tendini, causando così il gomito del tennista.

Quali sono i sintomi?

Per la sua natura e la localizzazione specifica, il gomito del tennista determina sintomi caratteristici che ci permettono di identificarlo. Ecco una lista dei disturbi più comuni legati a questa patologia.

  • Dolore localizzato nella parte esterna del gomito: l’epicondilite laterale interessa i tendini dell’articolazione del gomito, causando un dolore acuto che, se non adeguatamente curato, può diventare cronico.

  • Difficoltà a sollevare pesi, anche leggeri. Spesso il dolore si irradia anche ai muscoli dell’avambraccio che, soprattutto durante la fase acuta, si intorpidiscono impedendo anche movimenti quotidiani o lo spostamento di pesi minimi.

  • Sensazione di intorpidimento più intensa la mattina, con difficoltà nell’afferrare e fare presa salda sugli oggetti.

Come si cura?

Una volta che si è sviluppatosi, il gomito del tennista può persistere da qualche settimana a qualche mese, con episodi dolorosi più o meno acuti. Questa patologia di solito tende a guarire spontaneamente, tuttavia si possono avere delle situazioni, in cui il dolore è molto acuto o tende a diventare cronico: in questi casi, è utile ricorrere ad un trattamento medico. Un valido supporto consigliato dai fisioterapisti è l’utilizzo di fasce apposite, in tessuto elastico ma resistente, che hanno la funzione di mantenere l’articolazione ferma, impedendo movimenti che peggiorino la situazione e la sensazione di dolore, ma che garantiscano al tempo stesso un riposo delle strutture osteoarticolari, dando il tempo ai tendini di recuperare e di superare la fase acuta.

Quale fascia da gomito scegliere?

In commercio si trovano varie tipologie di fasce da gomito, da utilizzare in caso di gomito del tennista. Ecco le principali, con i vantaggi specifici.

  • Fascia a fibbia

Costituita da una fascia con fibbia di chiusura da porre a qualche centimetro di distanza dal punto dolorante. Questo tipo di fascia ha una grande efficacia, ma tra gli aspetti negativi troviamo il costo elevato e la difficoltà ad indossarla.

  • Fascia a strappo

Sicuramente più pratica e maneggevole rispetto alle fasce a fibbia, questo modello consiste in una fascia elastica molto resistente che viene avvolta intorno all’avambraccio, sotto al punto dolorante. Forza il tendine ad assumere una posizione di riposo, favorendone la guarigione.

  • Fascia a manicotto

Questo modello combina un manicotto per il braccio che copre tutto l’arto superiore, riscaldando la zona e aiutando così a ridurre il dolore, con una fascia a strappo, che comprime la zona dell’articolazione impedendo movimenti scorretti.

In caso di dolore e infiammazione, non affidatevi a rimedi fai da te, ma chiede sempre consiglio al vostro medico.

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